kimiko
15/11/2007, 11:34
ecco come restare fuori dalle nuove tecnologie non per colpa dei nostri "cervelli" ma per colpa dei nostri"decerebrati" al governo....di tutti i tempi e colori...e pensare che è stato un italo/bergamasco ad "inventare" l'algoritmo usato nella telefonia mobile...
http://www.cellulare-magazine.it/news.php?id=7960
Giovedi 15-11-2007
Google esclude l'Italia da Android
I nostri sviluppatori non possono partecipare al concorso. Colpa della burocrazia italica, dice il supermotore di ricerca
Gli sviluppatori italiani di software per cellulare sono esclusi dal superconcorso per la piattaforma Android lanciata da Google.
Colpa delle leggi italiane sfavorevoli, spiega Google. Colpa della burocrazia, insomma, che richiederebbe al più famoso motore di ricerca su Internet speciali requisiti aggiuntivi per lanciare il concorso in Italia. Più o meno per le stesse ragioni non si può partecipare nemmeno da Cuba, Iran, Siria, Nord Corea, Burma (Myanmar), né dalla provincia canadese del Quebec.
Il Quebec e l'Italia, spiega Google, sono i soli esclusi a causa delle restrittive leggi locali. Gli altri invece sono banditi a causa delle leggi Usa. "Il problema è che le norme italiane ci avrebbero obbligato a lungaggini - fanno sapere da Google - e non avremmo potuto far partire il concorso nei tempi previsti. Stiamo valutando se inserire l'Italia in un secondo momento, a concorso già iniziato".
Da noi ci sono infatti norme che in tempi di internet spaventerebbero qualsiasi organizzatore di concorsi internazionali. Per prima cosa Google dovrebbe stanziare 10 milioni di dollari in un conto corrente solo per lanciare il concorso in Italia. Poi, i premi dovrebbero essere assegnati in presenza di un notaio e di un rappresentante di un'associazione dei consumatori riconosciuta; Google dovrebbe infine compilare moduli e fare registrare il concorso da due ministeri e dai monopoli di Stato.
Una bella occasione sprecata per l'imprenditoria italiana e per i creativi informatici che vogliono farsi strada nel nuovo e promettente mercato dei software per cellulari. Reso ancora di più interessante dal lancio di Android, il sistema operativo aperto che promettte di diventare il nuovo standard universale per la telefonia mobile del futuro.
http://www.cellulare-magazine.it/news.php?id=7960
Giovedi 15-11-2007
Google esclude l'Italia da Android
I nostri sviluppatori non possono partecipare al concorso. Colpa della burocrazia italica, dice il supermotore di ricerca
Gli sviluppatori italiani di software per cellulare sono esclusi dal superconcorso per la piattaforma Android lanciata da Google.
Colpa delle leggi italiane sfavorevoli, spiega Google. Colpa della burocrazia, insomma, che richiederebbe al più famoso motore di ricerca su Internet speciali requisiti aggiuntivi per lanciare il concorso in Italia. Più o meno per le stesse ragioni non si può partecipare nemmeno da Cuba, Iran, Siria, Nord Corea, Burma (Myanmar), né dalla provincia canadese del Quebec.
Il Quebec e l'Italia, spiega Google, sono i soli esclusi a causa delle restrittive leggi locali. Gli altri invece sono banditi a causa delle leggi Usa. "Il problema è che le norme italiane ci avrebbero obbligato a lungaggini - fanno sapere da Google - e non avremmo potuto far partire il concorso nei tempi previsti. Stiamo valutando se inserire l'Italia in un secondo momento, a concorso già iniziato".
Da noi ci sono infatti norme che in tempi di internet spaventerebbero qualsiasi organizzatore di concorsi internazionali. Per prima cosa Google dovrebbe stanziare 10 milioni di dollari in un conto corrente solo per lanciare il concorso in Italia. Poi, i premi dovrebbero essere assegnati in presenza di un notaio e di un rappresentante di un'associazione dei consumatori riconosciuta; Google dovrebbe infine compilare moduli e fare registrare il concorso da due ministeri e dai monopoli di Stato.
Una bella occasione sprecata per l'imprenditoria italiana e per i creativi informatici che vogliono farsi strada nel nuovo e promettente mercato dei software per cellulari. Reso ancora di più interessante dal lancio di Android, il sistema operativo aperto che promettte di diventare il nuovo standard universale per la telefonia mobile del futuro.