maury87
18/12/2007, 18:41
Ovviamente non è frutto della mia mente ma .... mi è piaciuta ... è un po' lunghina ma leggetela tutta
“Un vasetto di yogurt prodotto industrialmente e acquistato tramite i circuiti commerciali, per arrivare sulla tavola dei consumatori percorre da 1.200 a 1.500 chilometri, costa 10 euro al litro, ha bisogno di contenitori di plastica e imballaggi di cartone, subisce trattamenti di conservazione che spesso non lasciano sopravvivere i batteri da cui è stato formato.
Lo yogurt autoprodotto facendo fermentare il latte con opportune colonie batteriche non deve essere trasportato, non richiede confezioni e imballaggi, costa il prezzo del latte, non ha conservanti ed è ricchissimo di batteri.
Lo yogurt autoprodotto è pertanto di qualità superiore, costa molto meno, non comporta consumi di fonti fossili e di conseguenza contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, non produce rifiuti.
Tuttavia questa scelta, che migliora la qualità della vita di chi la compie e non genera impatti ambientali, comporta un decremento del prodotto interno lordo (Pil): sia perché lo yogurt autoprodotto non passa attraverso la mediazione del denaro, quindi fa diminuire la domanda di merci, sia perché non richiede consumi di carburante, sia perché non fa crescere i costi dello smaltimento dei rifiuti.
Ciò disturba i ministri delle finanze perché riduce il gettito dell'Iva e delle accise sui carburanti; i ministri dell'ambiente perché si riducono gli stanziamenti dei loro bilanci e non possono più sovvenzionare le fonti energetiche alternative nell'ottica dello "sviluppo sostenibile"; i sindaci, i presidenti di regione e provincia perché non possono più distribuire agli elettori i contributi statali per le fonti alternative; le aziende municipalizzate e i consorzi di gestione rifiuti perché diminuiscono gli introiti di discariche e inceneritori; i gestori degli inceneritori collegati a reti di teleriscaldamento perché devono rimpiazzare il combustibile derivante da rifiuti (che ritirano a pagamento) con gasolio (che devono comprare).
Ma non è tutto.
I fermenti lattici nello yogurt fresco autoprodotto arricchiscono la flora batterica intestinale più di quelli acquistati e fanno evacuare meglio. Le persone affette da stitichezza possono iniziare la giornata leggeri come libellule. Pertanto la qualità della loro vita migliora e il loro reddito ne ha un ulteriore beneficio, perché non devono più comprare purganti. Ma ciò comporta una diminuzione della domanda di merci e del Pil.
Anche i purganti prodotti industrialmente e acquistati tramite i circuiti commerciali, per arrivare nelle case dei consumatori percorrono migliaia di km. La diminuzione della loro domanda comporta dunque una diminuzione dei consumi di carburante e un ulteriore decremento del Pil.
Ciò disturba una seconda volta i ministri delle finanze e dell'ambiente, i sindaci, i presidenti di regione e provincia per le ragioni già dette.
Ma non è tutto.
La diminuzione dei rifiuti e della domanda di yogurt e purganti prodotti industrialmente comporta una riduzione della circolazione degli autotreni che li trasportano e, quindi, una maggiore fluidità del traffico stradale e autostradale. Gli altri autoveicoli possono circolare più velocemente e si riducono gli intasamenti. Di conseguenza migliora la qualità della vita. Ma diminuiscono anche i consumi di carburante e si riduce il Pil.
Ciò disturba una terza volta i ministri delle finanze e dell'ambiente, i sindaci, i presidenti di regione e provincia per le ragioni già dette.
Ma non è tutto.
La diminuzione degli autotreni circolanti su strade e autostrade diminuisce statisticamente i rischi d'incidenti. Questo ulteriore miglioramento della qualità della vita indotto dalla sostituzione dello yogurt industriale con yogurt autoprodotto comporta una ulteriore riduzione del Pil, facendo diminuire sia le spese ospedaliere, farmaceutiche e mortuarie, sia le spese per le riparazioni dei veicoli incidentati e gli acquisti di veicoli nuovi in sostituzione di quelli non più riparabili.
Ciò disturba una quarta volta i ministri delle finanze e dell'ambiente, i sindaci, i presidenti di regione e provincia per le ragioni già dette.
E adesso diamo pure torto all'autore della favoletta :lol: :lol:
“Un vasetto di yogurt prodotto industrialmente e acquistato tramite i circuiti commerciali, per arrivare sulla tavola dei consumatori percorre da 1.200 a 1.500 chilometri, costa 10 euro al litro, ha bisogno di contenitori di plastica e imballaggi di cartone, subisce trattamenti di conservazione che spesso non lasciano sopravvivere i batteri da cui è stato formato.
Lo yogurt autoprodotto facendo fermentare il latte con opportune colonie batteriche non deve essere trasportato, non richiede confezioni e imballaggi, costa il prezzo del latte, non ha conservanti ed è ricchissimo di batteri.
Lo yogurt autoprodotto è pertanto di qualità superiore, costa molto meno, non comporta consumi di fonti fossili e di conseguenza contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, non produce rifiuti.
Tuttavia questa scelta, che migliora la qualità della vita di chi la compie e non genera impatti ambientali, comporta un decremento del prodotto interno lordo (Pil): sia perché lo yogurt autoprodotto non passa attraverso la mediazione del denaro, quindi fa diminuire la domanda di merci, sia perché non richiede consumi di carburante, sia perché non fa crescere i costi dello smaltimento dei rifiuti.
Ciò disturba i ministri delle finanze perché riduce il gettito dell'Iva e delle accise sui carburanti; i ministri dell'ambiente perché si riducono gli stanziamenti dei loro bilanci e non possono più sovvenzionare le fonti energetiche alternative nell'ottica dello "sviluppo sostenibile"; i sindaci, i presidenti di regione e provincia perché non possono più distribuire agli elettori i contributi statali per le fonti alternative; le aziende municipalizzate e i consorzi di gestione rifiuti perché diminuiscono gli introiti di discariche e inceneritori; i gestori degli inceneritori collegati a reti di teleriscaldamento perché devono rimpiazzare il combustibile derivante da rifiuti (che ritirano a pagamento) con gasolio (che devono comprare).
Ma non è tutto.
I fermenti lattici nello yogurt fresco autoprodotto arricchiscono la flora batterica intestinale più di quelli acquistati e fanno evacuare meglio. Le persone affette da stitichezza possono iniziare la giornata leggeri come libellule. Pertanto la qualità della loro vita migliora e il loro reddito ne ha un ulteriore beneficio, perché non devono più comprare purganti. Ma ciò comporta una diminuzione della domanda di merci e del Pil.
Anche i purganti prodotti industrialmente e acquistati tramite i circuiti commerciali, per arrivare nelle case dei consumatori percorrono migliaia di km. La diminuzione della loro domanda comporta dunque una diminuzione dei consumi di carburante e un ulteriore decremento del Pil.
Ciò disturba una seconda volta i ministri delle finanze e dell'ambiente, i sindaci, i presidenti di regione e provincia per le ragioni già dette.
Ma non è tutto.
La diminuzione dei rifiuti e della domanda di yogurt e purganti prodotti industrialmente comporta una riduzione della circolazione degli autotreni che li trasportano e, quindi, una maggiore fluidità del traffico stradale e autostradale. Gli altri autoveicoli possono circolare più velocemente e si riducono gli intasamenti. Di conseguenza migliora la qualità della vita. Ma diminuiscono anche i consumi di carburante e si riduce il Pil.
Ciò disturba una terza volta i ministri delle finanze e dell'ambiente, i sindaci, i presidenti di regione e provincia per le ragioni già dette.
Ma non è tutto.
La diminuzione degli autotreni circolanti su strade e autostrade diminuisce statisticamente i rischi d'incidenti. Questo ulteriore miglioramento della qualità della vita indotto dalla sostituzione dello yogurt industriale con yogurt autoprodotto comporta una ulteriore riduzione del Pil, facendo diminuire sia le spese ospedaliere, farmaceutiche e mortuarie, sia le spese per le riparazioni dei veicoli incidentati e gli acquisti di veicoli nuovi in sostituzione di quelli non più riparabili.
Ciò disturba una quarta volta i ministri delle finanze e dell'ambiente, i sindaci, i presidenti di regione e provincia per le ragioni già dette.
E adesso diamo pure torto all'autore della favoletta :lol: :lol: