Visualizza Versione Completa : Blocco psicologico
Non so se vi è mai capitato di aver fatto qualche manovra azzardata o aver schivato per un pelo un'incidente che poteva risultare rovinoso, o peggio avere preso una caduta e per questo motivo non riuscire ad andare in moto come prima.
A me è successo che facendo una curva un po allegrotta ma senza esagerare andavo sotto i 100 km/h (è una curva che conosco bene fatta centinaia di volte), non so per quale motivo all'apice della curva il posteriore mi ha sbandato,, è scivolata all'asterno, forse c'era un po di sabbiolina per terra o qualcos'atro sull'asfalto.
Nell'addrizzarmi ho invaso l'altra corsia e non so quale angelo custode si trovava li in quel momento con una manovra strana ho schivato la macchina che arrivava di fronte e non sono caduto.
Da allora non riesco ad affrontare le curve come vorrei per paura di scivolare di nuovo.
Secondo voi devo lasciar passare un po di tempo e far sbollire la strizza o c'è qualche rimedio della nonna da dispensarmi?
grazie a tutti
Secondo voi devo lasciar passare un po di tempo e far sbollire la strizza o c'è qualche rimedio della nonna da dispensarmi?
grazie a tutti
.....a febbraio 2005 sono volato via a circa 90Kmh per colpa di un gattaccio che mi si è sparato all'improvviso sotto l'anteriore, pinzata di brutto e giù... :? :? :?
Che dire, il timore all'inizio è normale che ci sia, ma ti consiglio di continuare a guidare ora più che mai, senza forzare, magari affrontando le curve a velocità ridottissime, ma guida, vedrai che pian piano la fiducia ritorna. :wink:
stessa identica situazione tua al periplo di Sicilia quasi 3 anni fa.
una paura infinita pero' ho potuto constatare che almeno quando sono in situazioni simili, non mi attacco ai freni ..a questo credo sia dovuto il fatto che io non son caduta.
la paura non mi e' mai passata del tutto , ho trovato un grande giovamento nel corso di guida sicura che ho seguito l'anno scorso e poi ho raggiunto un accordo con me stessa :
chi se ne frega se vado un attimino piu' piano..mi diverto di piu ma soprattutto mi stresso di meno :mrgreen:
Chi in maniera grave chi lieve ma qui quasi tutti ci son passati sottoscritto compreso :roll: Hai solo fatto i conti con la realtà : andare in moto comporta un certo grado di rischio ed a volte è indipendente dalla nostra condotta di guida o dalle nostre capacità di guidatore. Quoto il Tinozzo...non forzare e riprendi in maniera graduale :wink:
8) ..e pure un ceretto in chiesa non guasta ogni tanto 8) :lol:
dopo essermi ricomposto in moto mi sono fermato 5 minuti per realizzare che effettivamente non mi ero fatto niente, e la prima cosa che ho pensato è stata quella di ri-affrontare la stessa curva per evitare eventuali paure e cio nonostane a distanza di circa un mese ho ancora qualche titubanza
Gaffiere
28/05/2008, 11:52
oltre a quello che ti han detto tutti aggiungerei anche cambiare gomme ;-)
fisicamente e psicologicamente potrebbe aiutare ;)
il blocco c'è, i km ed il tempo lo possono allentare: ma se rimane una traccia (sottolineo traccia, non solgo o simili) secondo me è meglio, significa che l'esperienza passata mi ha insegnato qualcosa.
stessa identica situazione tua al periplo di Sicilia quasi 3 anni fa.
una paura infinita pero' ho potuto constatare che almeno quando sono in situazioni simili, non mi attacco ai freni ..a questo credo sia dovuto il fatto che io non son caduta.
la paura non mi e' mai passata del tutto , ho trovato un grande giovamento nel corso di guida sicura che ho seguito l'anno scorso e poi ho raggiunto un accordo con me stessa :
chi se ne frega se vado un attimino piu' piano..mi diverto di piu ma soprattutto mi stresso di meno :mrgreen:
sicuramento non sono caduto perche inconsapevolmente non mi sono attaccato ai freni, pero credo che seguiro il tuo consiglio di seguire un corso di guida sicura
oltre a quello che ti han detto tutti aggiungerei anche cambiare gomme ;-)
fisicamente e psicologicamente potrebbe aiutare ;)
il blocco c'è, i km ed il tempo lo possono allentare: ma se rimane una traccia (sottolineo traccia, non solgo o simili) secondo me è meglio, significa che l'esperienza passata mi ha insegnato qualcosa.
ho pensato potesse essere un problema di gomme,nel senso di abitudine con levecchie, solo un mese prima avevo montato le corsaIII della pirelli,
Gaffiere
28/05/2008, 11:58
ho pensato potesse essere un problema di gomme,nel senso di abitudine con levecchie, solo un mese prima avevo montato le corsaIII della pirelli,
escludiamo così le gomme ;-)
sarà stato brecciolino, cmq sul blocco confermo quanto detto prima ;)
ehi ragazzi ma che bello ricevere parole di solidarieta e di cosigli da persone che si conoscono anche solo virtualmente!
vi ringrazio davvero per il gesto a prescindere da ciò che dite. :)
guarda, proprio con le strade che si fanno di solito può capitare di farle 100 volte e alla 101 succede qualcosa, e magari non sono le gomme, l'umido, il brecciolino, il gatto e le altre mille cause di pericolo, è che porca miseria capita, comunque vedrai che col tempo, quello che serve, riprenderai ad andare come prima, oppure con più attenzione
chettedevodi????
io 3 anni fa sono caduto a 30 all'ora in una curva a dx, mi sono rotto la cuffia della spalla ... Non chiedermi perchè sono caduto ... mi sono ritrovato in terra e basta
:shock:
Beh ancora oggi ho qualche remora a piegare a dx ma mi è servito a capire per l'ennesima volta che la moto ha i suoi pericoli.
Non farti fregare e continua ad andare in moto .... passerà vedrai :wink:
Io 4 anni fa presi un capriolo a 80 km/h ...che ti posso dire ...segui il tuo istinto...e lascia che il tempo faccia il resto...
l'avessi fatto io forse il capriolo sarebbe ancora vivo e la mia caviglia intatta... :wink:
Il psicoblocco post rischio o caduta è naturale. Esteso anche oltre il capitolo moto.
Su cadute o rischi miei ......... non ho mai avuto dei traumi, se non proprio lì nell'immediato. Passata la giornata .... passato tutto.
Però in compenso ho fatto tutta la stagione 2005 con paure di vario genere, dovute principalmente a svariate cadute (anche gravi) avute da amici e conoscenti. In quell'anno non riuscivo ad essere libero mentalmente e la moto non scorreva per niente ..... anzi era un peso !!
Se apro il capitolo viaggio con zavorra invece ..... è un casino di pippe mentali !! :roll:
Amsicora
28/05/2008, 17:10
Mi è già capitato di sentire il posteriore sbacchettare, ma mi sono sempre limitato a "far finta di niente", lui riprende aderenza e io continuo la curva normalmente, il tutto senza toccare i freni.
Forse finora sono stato solo fortunato a non avere sbacchettamenti troppo accentuati.
L'unica volta che mi sono cacato addosso è quando ho sentito andar via l'anteriore, là davvero non so se avrei potuto fare niente, ma anche là la gomma ha ripreso aderenza e si è rimessa in posizione, ma che strizza!! Solo che l'asfalto aveva chiazze d'umido e la gomma che avevo era una ciofeca.
Insomma, finora sono caduto due volte, tutte e due per colpa di due deficenti che mi hanno sbattuto per terra, senza che io ne avessi colpa. Sarà per questo che vado ancora "tranquillo", in tutti i sensi.
nel 2005 mi son scassato per bene un piede, ho recuperato piano piano ma di sicuro nn vado come allora, nel 2006 mi son capottato col kawa, e nonostante non mi fossi rotto nulla mi ha segnato forse di + psicologicamente...
ora sto riprendendo un pò di scioltezza a guidare, ma è + forte di me, se nn ho visibilità non riesco a buttarmi a cannone in curva! :wink:
Io 2 anni fa ho sbattuto contro un muro facendo un diritto su una curva a sinistra. Cazzata mia di guida ed inesperienza. Sono stato 4 mesi con la moto dal meccanico senza poterla usare quindi non sono risalito subito.
Ancora oggi mi porto l'incubo delle curve a sinistra. Mi porto subito al centro della strada per allontanarmi dal bordo esterno il piu' possibile e poi se ho il dubbio di arrivare troppo veloce divento un disastro, freno, scendo a piedi e faccio la curva a mano :oops: :oops:
Cerco di forzarmi nel non pensarci e nel rilassarmi entrando piu' lento ma alle volte il subconscio bastardo ancora vince.
Il trauma, o blocco psicologico è un fatto naturalissimo e fa parte di quei meccanismi che il nostro cervello mette in essere per la difesa e conservazione della specie. Il problema si è posto milioni di volte , sia che il trauma derivi da un incidente, sia da eventi tragici come una guerra o per tanti altri casi.
Tali traumi, moltissime volte impediscono di fatto la ripresa di una deteminata attività con lo stesso grado di efficienza ed efficacia, salvo porre in atto specifiche modalità che permettono sia di superarlo che di metabolizzarlo.
Se fate caso, i piloti di moto gp e altro cercano in tutti i modi di risalire velocemente sul mezzo, se è possibile, e di riprendere subito; tale pratica serve in realtà a coprire , come immagine neuronica, l'accaduto e permettere una più veloce metabolizzazione dell'accaduto.
Il trauma, se rientra in certi limiti , può , anzi deve essere utilizzato per capire ed imparare , non è facile, ci vuole tempo, ma il fatto che la moto sia una passione aiuta in tale processo mentale.
Anche a me sono capitati vari episodi sia motociclistici che altri, ho sempre cercato di "riverderli" in modo conscio in modo da digerirli in modo positivo.
Un vecchio maestro, dopo un mio incidente su una parete di roccia resa di vetro dal ghiaccio, mi disse :
" Smetti di frignare, vestiti , prendi gli attrezzi e vai di nuovo su.
Io risposi - Ma c'è più ghiaccio di prima !
Appunto per questo "
In bocca al lupo a tutti e mi raccomando -------------- priudenza :D
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