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Visualizza Versione Completa : Quel leggero tuffo al cuore...



cyberjack
23/06/2008, 12:02
Ciao a tutti, rieccomi qui a parlare di una cosa che mi è capitata ieri

Ieri sono andato a fare il Passo del Penice (per chi è di Milano o li vicino si tratta di una tappa obbligata ;)) per provare un po' che sensazioni mi dava la moto dopo averla ripresa in mano da qualche mesetto di fermo...

Tutto bene, inizio la mia marcia tranquilla, tengo la mia velocità costante, provo ad impostare qualche curva, poi trovo dei ragazzi e mi accodo a loro... con qualcuno che fa l'apripista è semplice: seguivo le loro traiettorie, spingevo un pochino (mai troppo) e andavo sciolto.

Poi è arrivato il furgone in mezzo alla strada, ho perso i miei apripista e mi sono ritrovato da solo.

Le curve continuavano a succedersi ed io continuavo a farle in scioltezza... fino a quando, senza nessun tipo di motivo apparente, ho avuto una secie di tonfo al cuore, una sensazione imotivata di paura che mi ha costretto a rallentare tantissimo, passando da fare le curve ad una velocità di 60-70 all'ora scendendo via via fino a 35-40 all'ora....

non so per quali motivi mi sia venuto quell'attimo di smarrimento, ma sicuramente ha influenzato pesantemente la mia guida facendomi sentire "fragile" insicuro ed esposto...

ora voi mi direte che devo "macinare chilometri", ma ne ho già più di 10.000 sulle spalle con questa -ina e ancora coninuo a non migliorare, anzi, mi sembra quasi di peggiorare mano a mano che vado....

ariete
23/06/2008, 12:51
a volte capita anche a me che durante la marcia in prossimità di una curva mi viene quello che tu chiami un tuffo al cuore, per esempio puo succedere che arrivo troppo ingarellato (a cannone) a una curva che ho sottovalutato e li piu che tuffo lo chiamo goccino :oops: ...e freno tutto quello che c'è da frenare a volte facendo saltellare la ruota post, xche non tiiro la frizione, dopo un po pero mi passa.
io sono abbastanza delinquente in moto mi trasformo in dott. jekil e mr. hide (bho si scrive cosi???) oltre pieghe mi piace fare i peli alle macchine/ camion/ bus insomma uno di quelli che vedi per strada e gli dai del ******** per capirci. eppure questa indole è venuta fuori subito dopo il rodaggio che ho superato i fatidici 8000 giri. quindi il discorso di kilometraggio è abbastanza relativo (l'fz6 è la mia prima moto, senza contare le volte che rubavo il 125 a mio fratello quando avevo 12-13 anni).
ti ho voluto dire come guido perche anche a me viene per chissa quale motivo il "tuffo" che mi fa andare piu calmo, come se qualcosa mi ha sorpreso. ogni tanto viene perche deve venire, mettila come vuoi, sarà il destino, sarà qualcuno che ci fa spingere di meno perche così deve essere...io lo chiamo angelo custode (...io ce l'ho davvero...) e quindi va bene cosi.guida come ti senti piu sicuro e tranquillo... non si puo andare sempre a cannone :wink:

riposseduto
23/06/2008, 13:14
da buon ultimo arrivato mi permetto di dire la mia.
cambia testa, cambia moto di pensare.
non aspettarti niente dalla tua guida, non meterti dei limiti entro il quale ti senti soddisfatto o no. questo ti mette inevitabilmente pressione e fretta nella guida, cosa che è solo controproducente.

esci e guida, per 10 o 10.000 km e fai ogni volta solo quello che ti senti di fare e piano piano, vedrai che le paure lasceranno spazio ad emozioni piu intense.
ho fatto tanti chilometri in moto, sono anni che vivo di moto e ho attreversato, sopratutto dopo incidenti vari, molti periodi da ''tuffo al cuore''.
ho imparato a non aspettarmi niente, ne ho fatto la mia forza. la pazienza di aspetattare che la paura si diluisse è stato il cardine del mio ritornare più di una volta a guidare ''veloce''.

in bocca al lupo e sorridi sotto il casco, la moto è sempre prima di tutto un gioco per il quale non si deve provare angoscia, MAI!

gigimanetta
23/06/2008, 14:34
Lo "stato mentale" è fondamentale quando si guida una moto , difatti a parità di esperienza ci sono giorni in cui si guida sicuri e veloci ed altri che sembra non si abbia mai preso in mano una due ruote a motore ........
Più siamo liberi da pensieri e più guidiamo bene in modo naturale , più pensiamo a guidare bene e più siamo impacciati .
Continua ad usare la moto e a godere solo del fatto di guidare magari in mezzo alla natura e lontano dagli affanni e dalle claure cittadine , il resto verrà da sè :wink: :wink:

Bye
gg

Rastasicily
21/07/2008, 18:41
io sono abbastanza delinquente in moto mi trasformo in dott. jekil e mr. hide (bho si scrive cosi???) oltre pieghe mi piace fare i peli alle macchine/ camion/ bus insomma uno di quelli che vedi per strada e gli dai del ******** per capirci.

I miei più sentiti complimenti

gamba
21/07/2008, 19:29
aspetta qualche giorno e poi riprova magari in compagnia di gente tranquilla, può succedere di spingere troppo e rendersene conto di colpo ( l'istinto che chiama ), con strizza alle interiora o comunque senso di insicurezza, 10.000 km non ti garantiscono scioltezza ( e neanche ti fanno impedito....... ), appena te la senti riprovi e ci sentiamo tra altri 10.000 :wink:

maury87
21/07/2008, 23:46
E' capitata anche a me una cosa simile ma nel mio caso era dovuta a stanchezza ...
Ero semplicemente stanco da una settimana lavorativa molto intensa ....
Mi sembrava di essere un bimbo che sale sul triciclo la prima volta ...
Non ho fatto altro che rallentare fino a che mi sentivo sicuro ed ho tenuto quel ritmo fino a casa (praticamente mi passavano gli scooter 50 :? )
Ho riposato per bene e due giorni dopo più nessun problema.

Come ti han detto gli altri ogni giorno è diverso dall'altro.

:wink: :wink: :wink: :wink: :wink:

Mr.R
22/07/2008, 09:41
a me succede più o meno la stessa cosa quando sono stressato dall'uni...mi basta fare una curva con un muretto vicino per immaginare la più catastrofica delle conseguenze!! in quelle situazioni rallento e vado via molto tranquillo, praticamente a passeggio.

Motogatto
22/07/2008, 10:17
Lo "stato mentale" è fondamentale quando si guida una moto , difatti a parità di esperienza ci sono giorni in cui si guida sicuri e veloci ed altri che sembra non si abbia mai preso in mano una due ruote a motore ........
Più siamo liberi da pensieri e più guidiamo bene in modo naturale , più pensiamo a guidare bene e più siamo impacciati .

Straquoto il maestro Gigi, anche a me (come credo a tutti) a volte capita la giornata o il momento "storti"; l'esperienza mi ha insegnato che in quel caso è meglio rallentare un po' l'andatura in modo da non alimentare la paura.. e tutto passa! ;-)

Leon47
22/07/2008, 12:51
Succede quando cominci a pensare... la guida è fatta di istinto e buonsenso, se incominci a usare la ragione nella sua forma più articolata vai in cacca. Capisco perfettamente cosa intendi, e non dico che non bisogna usare la testa, anzi! Ma bisogna usarla solo per quelle cose che non riguardano la paura e la prestazione in se, usala per la prudenza e l'attenzione ma la guida più bella e spesso più sicura è quella dominata dall'istinto! Se poi sei istintivamente un imbecille ci puoi fare ben poco :mrgreen:

Shark76
22/07/2008, 13:33
pensa che a me capita dopo una sosta....basta mezz'ora che non riconosco più le posizioni da tenere sulla sella e tutti i movimenti sono goffi e forzati...poi piano piano si riprende il ritmo

Rastasicily
22/07/2008, 15:50
A me a volte è successo....

LUKKINEN
22/07/2008, 16:18
io sono abbastanza delinquente in moto mi trasformo in dott. jekil e mr. hide (bho si scrive cosi???) oltre pieghe mi piace fare i peli alle macchine/ camion/ bus insomma uno di quelli che vedi per strada e gli dai del ******** per capirci.

I miei più sentiti complimenti


Giovanni okkio che poi ti fai i :twisted: nemici che c'ho io eh!!!

piano piano con le opinioni e mettiti in fila

:wink: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

:idea: ciao

Pave
22/07/2008, 16:32
Credo capiti più o meno a tutti :wink: ci sono le giornate buone in cui guidi sereno e fluido come non mai e nelle quali anche il paesaggio che hai visto milioni di volte ti sembra più bello del solito, giornate nelle quali anche la tua motina sembra andare meglio del solito come se partecipasse al tuo stato d'animo (anzi, secondo me lo fa davvero ma se lo dico a voce alta va a finire che mi intrernano :oops: ) e poi ci sono anche le giornate no :shock: quelle in cui la strada fino a ieri stupenda oggi è uno schifo, quelle in cui la moto non va come dovrebbe, quelle giornate in cui ti sembra di essere un neopatentato incapace di affrontare anche la più semplice delle curve :evil:

Niente paura, quando capita vai via tranquillo senza forzare e senza voler superare ad ogni costo il tuo limite del momento, tanto sai che poi passa e torna il gusto al quale sei abituato e che tanto ci fa amare le nostre dueruote :mrgreen:

Lamps

wormbike
26/07/2008, 01:16
Da ultimo riparto in prima :toothy_009: .
Panico.
:shocked_010: Ognuno lo percepisce in modo diverso, e non sempre è motivato da un evento o da una relazione sensoriale. Lo si può vivere in maniera diversa, a seconda delle percezioni che il nostro corpo assorbe e, di conseguenza, esso reagisce. A volte può sfogarsi in reazione inconscia, o nel classico tuffo al cuore. Allentare il gas è una reazione coscente, e il riprendere il controllo di se stessi rimette in sesto la falsa percezione degli eventi.
Può essere un fatto episodico, legato allo stress (Prima causa di tutti i guai fisici e mentali).
Insomma, prima di passare al Lexotan o al Serenase, guardati un pò dentro e fà un pò di pulizia della roba inutile che ci trovi.
:angry_003:

Schultz
29/07/2008, 00:20
Se poi sei uno che ha già assaggiato l'asfalto, è ancor più facile che capiti. Io dopo il volo nbon mi son più ripreso completamente e ormai son 3 anni.
E' anche vero che di km non ne faccio più tantissimi come una volta e questo contribuisce parecchio.

cyberjack
29/07/2008, 11:24
Se poi sei uno che ha già assaggiato l'asfalto, è ancor più facile che capiti. Io dopo il volo nbon mi son più ripreso completamente e ormai son 3 anni.
E' anche vero che di km non ne faccio più tantissimi come una volta e questo contribuisce parecchio.

grazie a tutti per i vostri pensieri ;)
penso che il problema sia proprio questo: aver assaggiato un op' di asfalto e non aver macinato migliaia di km subito dopo ;)

donylux
26/08/2008, 17:11
Quando si assaggia l'asfalto è IMPORTANTISSIMO capire bene e veramente PERCHE' è successo, e ripercorrerlo mentalmente e onestamente (verso sè stessi) un milione di volte, sia sopra la moto che sulla terraferma. Secondo me è ancor più importante che fare subito molti km come "terapia d'urto", come dicono in molti. Il rischio è infatti di passarci sopra, alla caduta, invece di analizzarla e "vivisezionarla".

La funzione che tutti noi (visto che ce ne è stata data l'opportunità) DOBBIAMO attribuire a una caduta, di qualsiasi tipo essa sia, è quella di trarne il massimo insegnamento perchè non accada più o, perlomeno, perché non ci andiamo più a mettere nella situazione in cui ci è capitato. L'assurdo infatti sarebbe cadere due volte per lo stesso motivo! Ce lo dicono tutti quei ragazzi (tanti, e sempre troppi purtroppo) che non hanno avuto questa possibilità, e se potessero ci menerebbero a piene mani a rivederci commettere lo stesso errore.

E sia ben chiaro che parlo anche dei casi in cui è oggettivamente tutta colpa di qualcun altro, se siamo caduti! E' altrettanto importante, infatti, analizzare l'accaduto, per viaggiare poi SEMPRE con il bagaglio di margini e contromisure necessario ad evitare che la cappella altrui ci faccia ritornare a terra.

E' solo così (secondo me, chiaramente) che si riesce pian piano a riportare sotto controllo quel leggero tuffo al cuore, invece che esserne sopraffatti e uscirne atterriti ad ogni minimo evento negativo nel corso di un giro in moto.

Aggiungo però dell'altro (spero brevemente): tu scrivi che ti eri aggregato a un gruppo che andava allegro, poi li hai persi e dopo un po' ti è venuto il braccino. Beh, mi sembra che gran parte della spiegazione stia proprio qui (oltre che nell'incidente di cui parli poi): il gruppo (specie se composto da sconosciuti o comunque da persone con cui non si è da tempo affiatati compagni di viaggio) infonde una fasulla impressione di sicurezza, che ci può portare a seguire un ritmo non nostro, a tirare dove non lo faremmo, ad accellerare più di quanto faremmo, a piegare di più, o a girare più largo o più stretto di quel che faremmo, se fossimo da soli. E non appena da soli ci si ritrova veramente, eccoci privati di quel fittizio termine di confronto che ci aveva spinto oltre i nostri limiti, o perlomeno verso uno stile di guida a noi poco consono.
E capita non solo quando ci si unisce a chi va più forte, ma anche quando ci si aggrega momentaneamente a chi va più piano.

Il gruppo improvvisato è a mio avviso una situazione da cui tenersi il più possibile lontani, e me lo ripete insistentemente una sorta di ansia latente che mi coglie tutte le volte che faccio troppa strada, magari spedita, con degli sconosciuti. Al che, di solito, o rallento o li semino (se proprio sono dei fermoni :wink: ), e torno tranquillo a godermi il mio ritmo.

Cià

Schultz
26/08/2008, 21:55
Io son tra i fortunati che dal volo ha imparato eccome ed è qui a raccontarlo..
Mi scoccia non andar più come una volta forse proprio per il gruppo .
Però vedendo nel gruppo il mio vecchio ritmo mi rendo conto che una volta pensavo poco al fatto che ero in strada.
E alla fine son contento così.
Ho riscoperto alcuni giretti belli a livello turistico che una volta venivan fatti solo per far pieghe.
Saranno gli anni ma penso che la lezione sia servita. Certo qualche puntatina ogni tanto la faccio ma nulla a che vedere rispetto al 2005. Chiamiamolo allegro andante ;-)

donylux
27/08/2008, 17:03
Quoto!

cyberjack
29/08/2008, 10:27
Il mio voletto risale a più di 10 anni fa, con tutt'altra moto e a causa di olio sulla strada (perfettmente a centro curva :roll:)...

Ho rielaborato tutto nella testa per mesi, non ho trovato nessuna colpa da parte mia, eppure ancora adesso ho paura che in piega la moto, semplicemente, "scivoli" da sola... lo so che non capiterà MAI, lo so che non è una roba nemmeno lontanamente possibile (con gli angoli di piega a cui sono abituato, ossia molto ma molto inferiori a quelli di un manico ;)), e tuttavia ogni tanto ho proprio paura che scappi di sotto al sedere, come quella volta...
Mah, forse semplicemente è una cosa che non mi toglierò mai, e anzi, magari mi servirà come ulteriore campanello d'allarme ;) (anche se a volte mi piacerebbe avere più fiducia in me stesso e scorrere dolcemente lungo le curve di montagna a velocità un pochino più sostenute :?)

Rastasicily
29/08/2008, 10:48
Non c'entra se sia stata colpa tua o no, è proprio il trauma della caduta, anzi è proprio il fatto che era inevitabile che ti fa credere che possa succedere ancora, altrimenti sapresti che è successo per esempio perchè hai fatto il pirla e basterebbe non farlo più.
Tranquillo, se ne andrà, rilassati e abbi pazienza :D

cesko!
03/09/2008, 15:41
Lo scorso anno ebbi un incidente con il mio kawa, una cretina in bicicletta mi tagliò la strada e io caddi rompendomi il gomito.
Dopo diversi mesi di fermo sono risalito sulla mia moto e ho continuato a viaggiare con il mio passo turistico come sempre...sono caduto a 30km/h e sono stato sfigato a farmi male...
Adesso, trascorso piu di un anno dall'incidente ho ordinato la Fazerona e domani la ritiro. Non voglio morire guidando la moto ma non voglio vivere impedendo a me stesso di godere delle sue meravigliose ed emozionanti particolarità...soltanto per paura!
Sul tema dei kilometri percorsi io posso dirti che ho fatto circa 40000 Km in 5 anni, viaggi, gite, raduni ecc e quando ho voglia di andare al mio ritmo (normalmente piu lento di altri) chiudo il gas, mi godo il panorama poi mi fermo e mi faccio una siga...
Viaggiare in gruppo non è facile nè tantomeno banale, ho esperienza di motoclub e ti garantisco che si viaggia bene in cordata soltanto quando si crea un certo feeling tra i componenti del gruppo.
Credo sia bello viaggiare insieme ma è fondamentale stabilire delle regole prima di partire...

Stai tranquillo e pensa alla moto come a te stesso libero, esprimi ciò che hai dentro mentre guidi e rispetta sempre la tua moto a prescindere dai cavalli che possiedi e dalla strada che percorri...

Affettuosi lampeggi :wink:

donatdm
03/09/2008, 22:27
io penso che spesso si trovano sconosciuti con i quali si macinano km sulle stesse strade per caso e ci si trova bene per ritmo, educazione,..a volte con gli amici con i quali non si esce spesso, si finisce con l'esagerare,...

per il tuffo al cuore mi piace pensare che è "solo" uno dei modi che in qualche modo ci fanno tardare ad un appuntamento con il destino...no per essere fatalista, ma come qualcuno parlava di angeli e aiuti divini; vi è mai capitato un incidente un pelo davanti a voi? magari vi siete soffermati ad allacciare la stringa o a guardare un attimo in più la figona che passava,...
sliding doors insegna

hallo