Green
21/07/2008, 22:09
domenica mi sono fatto un bel giretto, tranquillo, senza esagerare.
partenza ore 10.00 dal carre4 di paderno dugnano, autostrada (pallosissima) fino a bergamo.
da lì subito sulla statale 470 direzione val brembana.
la strada non è il massimo del divertimento. percorso abbastanza veloce, ma curve moooolto morbide.
zogno, san pellegrino terme e via dicendo.
a san giovanni bianco (credo...) ad un certo punto si incrocia la strada provinciale 25 direzione val taleggio (su tuttocittà inserendo vedeseta si rova il percorso), è una piccola laterale a sinistra.
qui la strada diventa parecchio più stretta, due macchine non passerebbero mai, il percorso è da paura, tutta la strada è costeggiata da un torrente sulla destra. sull'altra sponda l'acqua scende giù dal fianco della montagna e forma tante piccole cascatelle.
l'asfalto è tenuto molto bene per essere una piccola strada di montagna, e il pecorso è un bel serpentello di parecchi km.nel mezzo del nulla.
in alcuni punti le gallerie sono scavate direttamente nella montagna.
la velocità è molto ridotta, ma il paesaggio è così bello e si respira una quiete surreale che ti passa per la testa di voler buttare giù la moto.
la strada continua così fino a culmine san pietro, 1300 metri sul livello del mare. sono circa le 13.00 e ci fermiamo per il pranzo.
ci sono due ristoranti, il primo è su una curva a destra, non si può sbagliara perchè non c'è molto poi.
si può lasciare la moto a bordo della strada, dove hanno messo delle specie di piastrelle in cemento per appoggiare i cavalletti.
il posto è frequentato da un sacco di ciclisti e da qualche centauro.
il pranzo ovviamente con prodotti tipici:
1x antipasto con salame di cervo
2x gnocchi di patata con taleggio
1x mix formaggi
1x polenta taragna
2x birre (2 erano gentili omaggio del locandiere che ha sbagliato il conto...grazzzzzie)
totale 41.50 (un pò salatino per me)
ore 14.00 si riparte scendendo dal versante di lecco.
da questo lato la strada è moooolto peggiore, asfalto bucato e sporco perciò la cautela deve essere massima. la strada è un pelo più larga rispetto all'andata, ma le condizioni consigliano almeno la stessa prudenza.
si scende fino a ballabio.
qui le condizioni meteo sono peggiorate, anche se il cartello mortarone mi ha tentato non poco.
ad ogni modo visti i nuvoloni in cielo (e considerando la mia giacchetta nuova tutta forata) optiamo per un pronto ritorno a casa, comunque appagati del bel giro in moto e del pranzo ottimo.
consigliato per chi:
1. non vuola fare il classico giro domenicale in mezzo agli smanettoni (anche se salendo verso vedeseta ci si può togliere qualche sfizio ad ogni modo..PRUDENZA!!!)
2. si ha la zavorrina a seguito e si vuole fare un giretto dove ci sia anche un bel panorama
partenza ore 10.00 dal carre4 di paderno dugnano, autostrada (pallosissima) fino a bergamo.
da lì subito sulla statale 470 direzione val brembana.
la strada non è il massimo del divertimento. percorso abbastanza veloce, ma curve moooolto morbide.
zogno, san pellegrino terme e via dicendo.
a san giovanni bianco (credo...) ad un certo punto si incrocia la strada provinciale 25 direzione val taleggio (su tuttocittà inserendo vedeseta si rova il percorso), è una piccola laterale a sinistra.
qui la strada diventa parecchio più stretta, due macchine non passerebbero mai, il percorso è da paura, tutta la strada è costeggiata da un torrente sulla destra. sull'altra sponda l'acqua scende giù dal fianco della montagna e forma tante piccole cascatelle.
l'asfalto è tenuto molto bene per essere una piccola strada di montagna, e il pecorso è un bel serpentello di parecchi km.nel mezzo del nulla.
in alcuni punti le gallerie sono scavate direttamente nella montagna.
la velocità è molto ridotta, ma il paesaggio è così bello e si respira una quiete surreale che ti passa per la testa di voler buttare giù la moto.
la strada continua così fino a culmine san pietro, 1300 metri sul livello del mare. sono circa le 13.00 e ci fermiamo per il pranzo.
ci sono due ristoranti, il primo è su una curva a destra, non si può sbagliara perchè non c'è molto poi.
si può lasciare la moto a bordo della strada, dove hanno messo delle specie di piastrelle in cemento per appoggiare i cavalletti.
il posto è frequentato da un sacco di ciclisti e da qualche centauro.
il pranzo ovviamente con prodotti tipici:
1x antipasto con salame di cervo
2x gnocchi di patata con taleggio
1x mix formaggi
1x polenta taragna
2x birre (2 erano gentili omaggio del locandiere che ha sbagliato il conto...grazzzzzie)
totale 41.50 (un pò salatino per me)
ore 14.00 si riparte scendendo dal versante di lecco.
da questo lato la strada è moooolto peggiore, asfalto bucato e sporco perciò la cautela deve essere massima. la strada è un pelo più larga rispetto all'andata, ma le condizioni consigliano almeno la stessa prudenza.
si scende fino a ballabio.
qui le condizioni meteo sono peggiorate, anche se il cartello mortarone mi ha tentato non poco.
ad ogni modo visti i nuvoloni in cielo (e considerando la mia giacchetta nuova tutta forata) optiamo per un pronto ritorno a casa, comunque appagati del bel giro in moto e del pranzo ottimo.
consigliato per chi:
1. non vuola fare il classico giro domenicale in mezzo agli smanettoni (anche se salendo verso vedeseta ci si può togliere qualche sfizio ad ogni modo..PRUDENZA!!!)
2. si ha la zavorrina a seguito e si vuole fare un giretto dove ci sia anche un bel panorama