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Visualizza Versione Completa : TESTED! 4 milloni a Magione!!



Gunner
07/07/2009, 01:11
Per una serie di casi fortuiti, quest’anno nella stessa pista (Magione) ho guidato:

1) la mia R1 2004 (ciclistica malmessa e bisognosa di messa a punto)
2) la R1 2009 (prova Club R-Series)
3) la mia R1 ’98 (recupero stagione, causa ’04 in rimessaggio – revisione)

4) e l’altroieri, la nuoverrima favolerrima Aprilia RSV-4 (solo 3,5 giri causa ennesima bandiera rossa, nonostante il meteo buono piovevano moto…).

Vediamo un po’ se mi ricordo le differenze?

E’ il mio turno con l’Aprilia.
Neanche il tempo di montare, manina già sulla frizione, e ZAC, l’ormai consueto attacco di panico elettronico: “Uè uè ‘spèta! Aiuto!!! In che mappa è? Qual è la mappa giusta? Che differenza c’è tra le mappe? Come si cambiano le mappe? Wàppe cellà? ”

“Ah sì giusto allora – e giù la consueta bordata di procedure pulsanti illumina qui seleziona là questa va bene per le piste veloci questa no è per il bagnato questa ecc. ecc. ecc.
Naturalmente appena rimango solo sbaglio già il pulsante e spengo la moto. Ok, un punto per la R1 ’09: procedure facili contro quelle cervellotiche di Aprilia.
Mi ritrovo con la “T” che vuol dire: piena potenza ma ridotta nelle prime tre marce. Non l’ideale per Magione, ma decido di tenerla:

- voglio sentire la piena potenza
- voglio spinta ridotta in uscita dalle curve lente (preferisco andare sul sicurissimo)
- tanto ho già bell’e dimenticato come si cambia…

Via, riaccendiamola e primi metri in corsia box. Suona come un bicilindrico col minimo alto, tono di scarico bello aggressivo, con le tipiche vibrazioni pulsanti a bassa frequenza. Più “ruspante” e grezzotta di R1 ’09. Impatto ergonomico così così: sella dura, ammo duro, profili sella e serbatoio che mordicchiano. Strane le pedane, alte ma, per me, troppo avanzate. Mi bloccano a bordo. Speriamo bene…

Il commissario mi dà il via: BRROOOOOO, BRRROOOO, BRòMMMM, in punta di ruote alle prime curve, sentiamo come reagisce agli impulsi su manubri e pedane. E sui freni: SBENG! Solito attacco frenata all’italiana, brusco come un lampo, e subito stampo le orme dei me cojotes sul serbatoio! Abituato a stritolare la leva della mia 98, qui è l’eccesso opposto: da troppo progressivo a tutto subito! Ci si può abituare, ma decisamente non vorrei una frenata del genere su strada, dove capita di doversi fermare SUBITO di fronte a lamiere troppo vicine o su fondi incerti. Qui preferisco nettamente i freni di R1 ’04 e ’09, potenza e progressività eccellenti in ogni fase.

Continuo il dialogo con la ciclistica RSV-4: parla subito chiaro e dice… cose belle!! L’avantreno Ohlins subisce i freni mordaci con un’iniziale sprofondata, ma poi si assesta, mantiene a terra il posteriore mentre fa sentire l’anteriore bello carico, gripposo e pronto, come dicesse “QUI ADERENZA OKAPPA, VAI, BUTTALA DENTRO”. E lei (compatta e reattiva come… la ’98!) entra bella veloce e scorrevole, si lascia portare alla corda senza sbavature, arrivano subito traiettorie corrette e belle pieghe.

Quindi: rispetto alla R1 ’09, la RSV-4 appare più rustica di motore e più secca di freni e retrotreno, compatta, reattiva, con una forcella non rigida ma molto ben controllata di idraulica, che apre subito la porta a inserimenti rapidi e sicuri.
La R1 ’09, corta uguale ma larga il doppio, è più comoda e “ovattata” in tutto: motore, ergonomia, seduta, erogazione. I primi metri sulla R1 sono facilissimi, ma la prime curve vedono un assetto rimbalzino, meno frenato, a sensazione più “liquido” e più difficile da decifrare (meglio prendersi qualche curva in più, aumentare il ritmo con più calma).

Via, usciamo dalla curva del muro (gulp) e si spalanca sul drittone da 200 e fischia. Parte il confronto all’americana:

- La 98: ormai è la vecchietta del gruppo. Barando un po’ col pignone corto, accelera forte e mostra una buona scalata verso il massimo. Ci conosciamo da anni, è facile puntare i piedi e guidarla di pedane / bacino quando lo sterzo parte a sbacchettare.

- La 04: ok aveva una mappatura fuoriserie, ma anche con quella di serie (provata oggi) rimane di gran lunga la SCREAMER del gruppo. Divora rapporti lunghissimi con un recupero di giri FOLGORANTE, in un tripudio di urla ferocissime. A pura sensazione, sembra la più veloce di tutte!! Non è così (riviste alla mano, paga almeno 8 - 10 CV all’Aprilia e 5 - 7 alla ’09), ma rimane di sicuro la più violenta e mozzafiato!!! E difatti spesso arrivo TARDI sulle pedane, pagando pegno con interminabili secondi aggrappato a stento a un manubrio ormai privo di direzionalità (pregando che non ritrovi aderenza di colpo, così ruotato fuori asse!!!)

- La 09 e l’Aprilia sono invece le portabandiera del nuovo corso elettronico: erogazioni robustissime ma controllabili come mai prima.
R1 mappa standard è la perfezione. Tutta potenza o tutta coppia, reattiva o gattina, basta chiedere. Riprendi il gas a regimi infimi, temendo strappi o fiacchezza… niente, lei risponde precisa, e man mano che apri sale così pronta eppure insieme così progressiva che, per capire la tua velocità… devi guardare gli altri!!! 600ini in primis, che vengono fagocitati in scioltezza (hehehehe) oppure scompaiono dagli specchietti dopo aver usato tutte le curve per azzannarti il codone (HOHOHOHOHO).

E’ nel primo riattacco dai bassi regimi che invece Aprilia fatica. Sarà colpa della mappa taglia-potenza-nelle-prime-tre, ma si comporta come il classico bicilindrico con una marcia troppo lunga: zoppica strappa strattona pistona, poca spinta e non mi fido ad aprire più sodo, temendo un “riattacco” brusco a moto inclinata. Finalmente poi si regolarizza e regala una graaande spinta, un enorme “respirone” mangia rettilineo, a sensazione più aggressivo rispetto a R1 ’09, senza arrivare alla castagna della ’04.

Finalmente ci ho fatto un po’ la mano. La tiro perbenino sul dritto lungo (RRRRRRRAAAAAAAA), ingannato dal sound inciampo nel limitatore (pari pari come con la ’09), e siamo alla staccatona della doppia dx da terza, dove poco prima ero stato bastonato da un dannato trofeista su Buell 1125R (“stacco quando stacca lui, stacco quando stacca lui, sta… OPPòRK…. “ e via me lo vedo divorarsi la doppia sdraiato a una velocità per me impossibile…).
Ritardo la staccata, stavolta modulo benino, i Brembo sparano fuori tutto e le mie braccia reggono a stento. La forcella è più brava e incassa il colpo, stabilizza il tutto e siamo pronti alla planata. Giù verso la prima corda, non gratto il ginocchio ma la traiettoria è già di quelle buone, con allargamento sul cordolo esterno e raccordo delle 2 curve quasi in un’unica piega. Doppia S, traguardo, staccata, i pezzi del mosaico sono a posto e posso già prendere il ritmo! Il prossimo giro facciamo sul se…
… bandiera rossa.

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G

kimiko
07/07/2009, 09:38
:mrgreen: grande......leggerti è il mio unico modo di grattare le saponette. :mrgreen: :wink:

Superpippo
07/07/2009, 09:48
“stacco quando stacca lui, stacco quando stacca lui, sta… OPPòRK…. “ e via me lo vedo divorarsi la doppia sdraiato a una velocità per me impossibile…

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

:happy_014: Spettacolo... come sempre! :wink_006:

andarco
07/07/2009, 09:55
:wink: