tartaruga
19/02/2010, 09:32
ecco a voi un breve racconto sull'Italiano a cui dobbiamo sempre dire grazie vista la nostra comune passione per le due ruote :wink: :D
Giuseppe Murnigotti, chi era costui? Era un ingegnere bergamasco dell'Ottocento, morto ai primi del Novecento. Un ingegnere di Martinengo che nel 1879, sei anni prima di Benz, brevettò la motocicletta. Brevettò cioè un mezzo a due ruote funzionante con motore a quattro tempi che venne pure attentamente progettato e illustrato nel brevetto, un motore compatto che trasmetteva il movimento alla ruota anteriore mentre la ruota posteriore della motocicletta imprimeva la direzione e veniva manovrata dal conducente come una sorta di timone.
Murnigotti brevettò anche una via di mezzo fra motocicletta e automobile: un veicolo a tre ruote e con due passeggeri mosso da un motore simile a quello della motocicletta. Oggi il brevetto è custodito nel Museo industriale italiano nel volume 13 del Registro generale dei brevetti.
Scriveva Murnigotti: “La presente invenzione consiste nel mettere in moto un velocipede usando la forza sviluppata dai gas esplodenti, cioè sostituendo la forza di un motore a gas infiammabile a quella che fa il velocipedista”.
http://webstorage.mediaon.it/media/2010/02/121978_482057_Senza_tito_8783393_medium.jpg
Giuseppe Murnigotti, chi era costui? Era un ingegnere bergamasco dell'Ottocento, morto ai primi del Novecento. Un ingegnere di Martinengo che nel 1879, sei anni prima di Benz, brevettò la motocicletta. Brevettò cioè un mezzo a due ruote funzionante con motore a quattro tempi che venne pure attentamente progettato e illustrato nel brevetto, un motore compatto che trasmetteva il movimento alla ruota anteriore mentre la ruota posteriore della motocicletta imprimeva la direzione e veniva manovrata dal conducente come una sorta di timone.
Murnigotti brevettò anche una via di mezzo fra motocicletta e automobile: un veicolo a tre ruote e con due passeggeri mosso da un motore simile a quello della motocicletta. Oggi il brevetto è custodito nel Museo industriale italiano nel volume 13 del Registro generale dei brevetti.
Scriveva Murnigotti: “La presente invenzione consiste nel mettere in moto un velocipede usando la forza sviluppata dai gas esplodenti, cioè sostituendo la forza di un motore a gas infiammabile a quella che fa il velocipedista”.
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