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Visualizza Versione Completa : [FZS 1000] Candele sosituite... come dico io! :D



Gsxr
26/09/2010, 16:35
Holà!

Del primo tagliando che feci alla Ona ricordo solo le smadonnate per sostituire le due candele interne.

Oggi che l'ais per mè è solo più un brutto ricordo sostituirle è un gioco da ragazzi. Peccato però che non sono mai riuscito a capire quato chiuderle... non vanno strette, c'è una regola nella motoristica che recita: a tampone più un quarto di giro... ma sui motori giapu non si applica.

Complice l'apposito, brutto ma indispensabile attrezzo Yamaha... facevo veramente fatica a capire il grado di serraggio.

Ergo... avendo un pò di tempo e una zampa fuori uso per una maldestra cacciavitata che mi son dato ieri... ho costruito segando e saldando questo attrezzino che di misura mi consente di chiudere le candele con la dinamometrica ai famelici 13Nm... che son davvero pochi! :wink:

http://img148.imageshack.us/img148/3166/addcandelefazer.jpg (http://img148.imageshack.us/i/addcandelefazer.jpg/)

Preciso in modo più chiaro che da tempo ho rimosso l'AIS e quindi non ho più quei simpaticissimi tubetti che corrono sulla testata attorno alle candele. Con l'AIS presente credo che non serva a un tubo quello che ho fatto perchè non si riesce a passare comunque. :wink:

Slamps, Mario.

paolo981
27/09/2010, 20:25
...davvero complimenti!!!!! :wink:

mannuc
05/10/2010, 08:26
bel lavoro!... però un dubbio: col gioco di leve che si viene a creare, non è che il serraggio non corrisponde con i dati che imposti sulla chiave?

Gsxr
05/10/2010, 08:32
Ottima osservazione.

Per la verità c'è solo uno snodo, quello necessario per introdurre nel foro del coprivalvole la chiave a tubo... ho copiato l'utensile originale. 8)

Inserito il tutto si chiude lavorando in asse con la candela, trasmettendo quindi correttamente la coppia di serraggio impostata. :wink:

mannuc
05/10/2010, 10:12
:wink_006:

silverfox
05/10/2010, 10:28
ottimo lavoro, :toothy_008:

comunque, le candele hanno una rondella a schiacciamento, che indica appunto quando il serraggio è corretto.

p.s. attenzione mario che i 13Nm siano sufficienti a comprimere la rondella :roll:

Brividoblu
05/10/2010, 11:48
Ho guardato ieri sul manuale d'uso e manutenzione della moto di mia giglia (Honda CBR 125 R) per la sostituzione candela. Le istruzioni sono interessanti:

- rimontaggio della candela smontata: serrare a pacco, poi 1/8 di giro di chiave
- candela nuova: portare a pacco, poi con chiave 1/2 giro per NGK e 3/4 per Denso; poi allentare, riportare a pacco e serrare 1/8 di giro con chiave.

Mi sa tanto di buon senso, forse perfino più della dinamometrica ;)

Tody
05/10/2010, 13:26
avvitate sempre a mano fino al bloccaggio e poi 1/4 di giro con la chiave !

Gsxr
05/10/2010, 16:33
Già... infatti il CBR è Honda IAPI... questa regoletta la sapevo ma dovrebbe essere valida solo per i motori europei... per i giapu vale il carico di chiusura in Nm che per il fazero è 13... effettivamente si sente la rondella cedere.

Per altro Marcello questa cosa di mandare a pacco e tornare indietro non è la prima volta che la sento... chi mi spiega la ragione?

Non riesco a trovare la logica... sul serraggio candele chiudere a pacco intanto è pericoloso, acciao su alluminio, poi tornare indietro e riserrare meno... :?:

aghi
05/10/2010, 21:36
Sulla Ona ho fatto anche io un attrezzo come quello di GSX ma senza dinamometrica, una volta che sento che stringono gli do un mezzo giro.

Sulla moto da cross le invitavo a mano poi 1/4 di giro con la chiave.

:D :D

tezoo76
07/10/2010, 18:18
Per altro Marcello questa cosa di mandare a pacco e tornare indietro non è la prima volta che la sento... chi mi spiega la ragione?

Non riesco a trovare la logica... sul serraggio candele chiudere a pacco intanto è pericoloso, acciao su alluminio, poi tornare indietro e riserrare meno...



Dunque, mi viene da fare due considerazioni.

La prima è che comunque i filetti della testata non sono così cedevoli da poter essere strappati operando con una chiave per candele a mani nude, e lo darei per certo. A meno che uno non sia Hulk o che utilizzi una leva lunghissima per serrare...

L'altra è un ricordo del corso di Costruzione di Macchine. Le guarnizioni si mettono per far sì che essere si accoppino perfettamente alla superficie che "guarniscono", impedendo il passaggio di qualsiasi cosa tra loro e la superficie.
Serrando a pacco la candela, la sua guarnizione (quell'anellino che si vede dopo il filetto, prima della parte esagonale su cui agisce la chiave di serraggio) si "snerva", cioè le si conferisce una deformazione permanente. Il metallo di cui è fatta è stato scelto dal costruttore in modo da essere più cedevole dell'acciaio dello stelo della candela e dell'alluminio della testata, che quindi non si deformano per via della forza applicata durante il serraggio. Bisogna sapere che quando sottopongo un qualsiasi metallo ad una forza, se la forza non supera un certo livello, esso si deforma, ma appena tolgo la forza esso ritorna alla forma iniziale. Ne è un esempio eclatante il comportamento delle molle: la lega di metalli di cui sono fatte (ferro + carbonio = acciaio, più altri additivi) è studiata apposta per esaltare la capacità di deformarsi senza che la deformazione sia permanete. Questo comportamento del materiale si chiama "elastico".
Se invece la forza applicata supera un certo livello, quando rimuovo la forza, scopro che la deformazione del metallo è stata tale che esso non è più in grado di tornare alla forma inziale, ma resta in parte deformato. Tuttavia per una certa altra parte tende comunque a tornare alla forma iniziale: questo comportamento è detto "elasto-plastico", per identificarne sia la parte di deformazione plastica (che non si recupera più quando tolgo la forza), che quella elastica (che invece si recupera).
Quando ho forzato serrando ho schiacciato la guarnizione e l'ho in parte deformata: lo snervamento mi è servito per conferire alla sua superficie esattamente la sagoma della sede dove essa deve "guarnire". Svitandola un po' ho fatto in modo che essa recuperasse buona parte della sua deformazione elastica, "rignofiandosi" un po'. A questo punto, se voglio deformarla di più in maniera plastica, devo applicare una forza superiore a quella applicata precedentemente. Se la forza è minore, le deformazioni saranno sempre recuperabili, come quelle di una molla. Nel momento in cui tutti e tre i metalli (acciaio della candela, alluminio della testata e quello della guarnizione, spesso ottone) si dilateranno per effetto del calore del motore (che in quel punto lì è tutt'altro che poco), la forza introdotta sulla guarnizione sarà inferiore a quella che avevo applicato serrandola all'inizio: essa tornerà a deformarsi, ma questa volta, esattamente come fa una molla, assorbirà le spinte causate dalla dilatazione, facendo la sua funzione di guarnizione senza deformarsi oltre il suo limite elastico.

Chissà se ripasserei quell'esame dopo tanto tempo... Chi mi conferma che non ho sparato c@§§#te?

silverfox
07/10/2010, 18:44
Per altro Marcello questa cosa di mandare a pacco e tornare indietro non è la prima volta che la sento... chi mi spiega la ragione?

Non riesco a trovare la logica... sul serraggio candele chiudere a pacco intanto è pericoloso, acciao su alluminio, poi tornare indietro e riserrare meno...



Dunque, mi viene da fare due considerazioni.

La prima è che comunque i filetti della testata non sono così cedevoli da poter essere strappati operando con una chiave per candele a mani nude, e lo darei per certo. A meno che uno non sia Hulk o che utilizzi una leva lunghissima per serrare...

L'altra è un ricordo del corso di Costruzione di Macchine. Le guarnizioni si mettono per far sì che essere si accoppino perfettamente alla superficie che "guarniscono", impedendo il passaggio di qualsiasi cosa tra loro e la superficie.
Serrando a pacco la candela, la sua guarnizione (quell'anellino che si vede dopo il filetto, prima della parte esagonale su cui agisce la chiave di serraggio) si "snerva", cioè le si conferisce una deformazione permanente. Il metallo di cui è fatta è stato scelto dal costruttore in modo da essere più cedevole dell'acciaio dello stelo della candela e dell'alluminio della testata, che quindi non si deformano per via della forza applicata durante il serraggio. Bisogna sapere che quando sottopongo un qualsiasi metallo ad una forza, se la forza non supera un certo livello, esso si deforma, ma appena tolgo la forza esso ritorna alla forma iniziale. Ne è un esempio eclatante il comportamento delle molle: la lega di metalli di cui sono fatte (ferro + carbonio = acciaio, più altri additivi) è studiata apposta per esaltare la capacità di deformarsi senza che la deformazione sia permanete. Questo comportamento del materiale si chiama "elastico".
Se invece la forza applicata supera un certo livello, quando rimuovo la forza, scopro che la deformazione del metallo è stata tale che esso non è più in grado di tornare alla forma inziale, ma resta in parte deformato. Tuttavia per una certa altra parte tende comunque a tornare alla forma iniziale: questo comportamento è detto "elasto-plastico", per identificarne sia la parte di deformazione plastica (che non si recupera più quando tolgo la forza), che quella elastica (che invece si recupera).
Quando ho forzato serrando ho schiacciato la guarnizione e l'ho in parte deformata: lo snervamento mi è servito per conferire alla sua superficie esattamente la sagoma della sede dove essa deve "guarnire". Svitandola un po' ho fatto in modo che essa recuperasse buona parte della sua deformazione elastica, "rignofiandosi" un po'. A questo punto, se voglio deformarla di più in maniera plastica, devo applicare una forza superiore a quella applicata precedentemente. Se la forza è minore, le deformazioni saranno sempre recuperabili, come quelle di una molla. Nel momento in cui tutti e tre i metalli (acciaio della candela, alluminio della testata e quello della guarnizione, spesso ottone) si dilateranno per effetto del calore del motore (che in quel punto lì è tutt'altro che poco), la forza introdotta sulla guarnizione sarà inferiore a quella che avevo applicato serrandola all'inizio: essa tornerà a deformarsi, ma questa volta, esattamente come fa una molla, assorbirà le spinte causate dalla dilatazione, facendo la sua funzione di guarnizione senza deformarsi oltre il suo limite elastico.

Chissà se ripasserei quell'esame dopo tanto tempo... Chi mi conferma che non ho sparato c@§§#te?


'inchia tezoo.... una tesi su una rondella :lol: :lol: :lol:

Brividoblu
07/10/2010, 19:27
Per altro Marcello questa cosa di mandare a pacco e tornare indietro non è la prima volta che la sento... chi mi spiega la ragione?

Non riesco a trovare la logica... sul serraggio candele chiudere a pacco intanto è pericoloso, acciao su alluminio, poi tornare indietro e riserrare meno... :?:

Credo che il primo serraggio serva solo a schiacciare la rondella, e il secondo a raggiungere la coppia di serraggio corretta. Credo!