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Visualizza Versione Completa : novità sul wi-fi in Italia (forse..)



midall
07/11/2010, 13:29
Roma - Il ministro degli Interni Maroni e il Presidente del Consiglio Berlusconi hanno presentato (http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/20/0893_NUOVE_MISURE_IN_MATERIA_DI_SICUREZZA_DEI_CITTADINI_-_bis.pdf) le nuove misure in materia di sicurezza dei cittadini: fra di esse, le disposizioni relative alle reti WiFi e alla carta d'identità elettronica.

Il pacchetto sicurezza approvato (http://www.repubblica.it/politica/2010/11/05/news/pacchetto_sicurezza-8775432/) dal Consiglio dei Ministri è costituito da un decreto legge e da un disegno di legge: il primo entra in vigore da subito, il secondo deve attendere i tempi e l'iter parlamentare. E nel secondo dovrebbero rientrare le nuove disposizioni relative alla regolamentazione delle reti WiFi.

Sulla necessità di superare gli ostacoli alle procedure per le reti WiFi posti dal decreto Pisanu il Ministro era già intervenuto (http://punto-informatico.it/3022951/PI/News/decreto-pisanu-agli-sgoccioli-forse.aspx): Maroni conferma ora che la norma sarà abolita non sarà prorogata, lasciando quindi liberi i titolari degli esercizi commerciali di mettere a disposizione dei propri avventori risorse di connettività senza l'esigenza di richiedere una speciale licenza al questore né di identificarli attraverso carta d'identità.

La scadenza della norma, tuttavia, dovrebbe riguardare (http://www.minotti.net/2010/11/05/decreto-pisanu-al-capolinea/) solo la parte dell'articolo 7 del decreto relativo all'obbligo di richiesta di licenza specifica e non tutte le altre regole (dall'identificazione degli utenti che effettuano l'accesso alla registrazione dei dati di navigazione): secondo quanto stabilito (http://daily.wired.it/blog/law_and_tech/il-pisanu-in-soffitta-ed-il-wifi-in-piazza.html) al momento della sua approvazione, infatti, queste sono efficaci a tempo indeterminato e, dunque, possono venir meno solo per effetto di un'espressa abrogazione.

Il Ministro non ha tuttavia specificato nulla a tal proposito, ma ha comunque parlato di "liberalizzazione dal primo gennaio, senza bisogno di registrazione, carta di identità ecc." con il Governo che si assume il compito di valutare "da qui a dicembre quali siano gli adeguati standard di sicurezza" nell'ottica di predisporre comunque obblighi in questo senso "in capo naturalmente a chi fornisce il servizio di connettività" (avendo ancora una volta sottolineato l'equilibrio necessario tra liberalizzazione ed esigenze di sicurezza).

Secondo quanto riferito dal Ministro, dunque, la non conferma del decreto dovrebbe essere sufficiente a garantire dal 1 gennaio ai cittadini la libertà di "collegarsi ai sistemi WiFi senza le restrizioni introdotte 5 anni fa e che oggi sono superate dall'evoluzione tecnologica".

In ogni caso, comunque, occorre restare alla finestra per capire effettivamente i passaggi di questa decadenza/abolizione e quali obblighi saranno previsti per chi fornisce la connessione. A tal proposito, nel caso in cui fosse davvero necessaria una specifica abolizione, essendo la materia inserita nel disegno di legge e non nel decreto dovrebbe seguire i tempi del dibattito parlamentare (il Ministro dice "entro la fine di questa legislatura, sperando prima").

Al momento, c'è chi ipotizza due diversi livelli di responsabilità: un livello per gli esercenti (bar, ristoranti, negozi vari) che offrono una rete "aperta al pubblico" ed una per quelle "in luogo pubblico": nel primo caso gli obblighi sarebbero pochi e simili a quelli di altri paesi, trattandosi solo di predisporre sistemi di sicurezza informatica per evitare di essere perseguibili per eventuali illeciti commessi online dai propri utenti (rischio che corrono anche i singoli utenti che lasciano aperta la propria rete WiFi); nel secondo, invece, la normativa italiana avrebbe molte specificità e prevederebbe per i responsabili (da ipotizzare comuni e amministrazioni pubbliche in genere) oneri molto più pesanti (http://blog.quintarelli.it/blog/2010/10/la-pisanu-stanca-%C3%A8-ancora-con-noi-il-consiglio-dei-ministri-non-ha-deciso-nulla-al-riguardo.html).

Per quanto riguarda gli "obblighi di sicurezza in capo a chi fornisce il servizio", si ipotizza un modello che renda obbligatoria una rete con password, in modo da individuare gli utenti al momento del login. Alcuni osservatori (http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/11/05/wi-fi-piu-libero-ma-non-basta/), per esempio, parlano di un sistema di identificazione via SMS con l'utente che fornisce il proprio numero di cellulare per ricevere una password (metodo, peraltro, già parzialmente utilizzabile con una circolare di aggiornamento del decreto), e in modo simile (http://scialdone.blogspot.com/2010/11/decreto-pisanu-addio.html) a quanto previsto dal modello Cassinelli (http://punto-informatico.it/2761285/PI/News/wifi-cassinelli-libera-tutti.aspx).

Intanto fioccano già i primi commenti: per il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, l'accesso libero alle postazioni WiFi e agli internet point porterebbe a "ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet. Dietro queste reti WiFi e internet point - ha sottolineato - ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi".

Plauso, invece, dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, e dal responsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni: "Alla fine - sottolinea - sono state ascoltate le voci che da ogni parte sostenevano la mancanza di risultati del decreto Pisanu nella lotta al il terrorismo e i danni provocati allo sviluppo di Internet senza fili". Lo stesso Gentiloni, evocando il dubbio che non tutte le disposizioni siano soggette a scadenza, ha parlato (http://www.corrierecomunicazioni.it/index.php?section=news&idNotizia=80114) di una proposta abrogativa che comincia il suo iter alla Camera martedì prossimo e che va "comunque avanti anche per verificare che l'annuncio di oggi corrisponda ai concreti atti normativi delle prossime settimane".

Sicuramente nel disegno di legge, poi, le disposizioni riguardanti la nuova carta d'identità elettronica per tutti i cittadini: si chiude (http://www.corrierecomunicazioni.it/index.php?section=news&idNotizia=80118) la sperimentazione che ha visto negli ultimi anni un centinaio di comuni come cavie e si apre un nuovo capitolo che intende portare il documento ad essere valido sin dalla nascita in quanto valido non solo per l'identificazione ma anche per la sicurezza. Obiettivo di medio termine è il voto elettronico. Obiettivo di breve termine, la registrazione delle impronte digitali di cui Maroni ha parlato esplicitamente assicurando che gli strumenti necessari alla loro raccolta saranno messi a disposizione di tutti i comuni.


SPERE'M ;-)

Luke23
07/11/2010, 16:50
e tu ci credi? io finchè non testerò e non vedrò che effettvamente ci si collega senza macchinosmente rovinarsi le cervella non ci credo :roll:

Paperino
07/11/2010, 18:51
Manca ancora la regolamentazione e speriamo non sia troppo ristrettiva!

Cmq stiamo entrando nei paese civilizzati......pure La greonlandia ha il Free-Wifi :roll:

Roadrunner
07/11/2010, 19:43
Attenzione che l'accesso non potrà mai essere incontrollato. Secondo me, è abbastanza probabile che implementino il meccanismo SMS-->password, vi dirò non mi spiacerebbe neanche.
La questione sarà la disponibilità di banda e la portata. La banda costa, quindi è facile che ci sarà una roba a due velocità, free-->lento, fee-->veloce. Inoltre non dimentichiamoci che il WiFi è un sistema che colloca gli utenti nello stesso dominio di collisione, ovvero come se tutti fossero in una rete cablata facente capo ad un HUB e non ad uno Switch: parli tu-->io sto zitto, parlo io-->tu stai zitto. Più utenti attivi ci sono e più è bassa la velocità reale (il protocollo di accesso al mezzo è del tipo CSMA/CA).
La portata sarà un piccolo casino perché dovrà essere gestita la conflittualità a livello di canale tra punti di accesso adiacenti e perché la potenza dei dispositivi portatili è in genere molto bassa (dell'ordine dei 100mW) e le loro antenne sono a basso guadagno.
Non credo ci si possa collegare stabilmente a distanze maggiori di 100m dall'access point.
Secondo me, la vera rivoluzione ci sarà quando sarà implementato il WiMax.

midall
08/11/2010, 10:47
raga dite cose giuste ma la legge riguarda altro ovvero: trovare la classica rete aperta da cui potersi collegare senza lasciare documenti per la registrazione gratuita.

In Italia ci son parecchie strutture e parlo di alberghi , pub , ristoranti ecc. ecc. che offrono il wi-fi gratuito con la limitazione di dover lasciare un documento e firmare un foglio per l'utilizzo della rete. (successo così a Livigno).

Ebbene questo iter portava l'utente finale a non utilizzare la rete seppur gratuita vista la nostra innata allergia alla burocrazia....

vedremo come si svilupperà la vicenda, purtroppo il nostro paese in fatto di IT è indietro anni luce, se lato commerciale troviamo le ultime novità sui nostri scaffali lato infrastrutture siamo sempre in mano a quella ***** di telecom che fà il bello ed il cattivo tempo.

;-)

Gsxr
08/11/2010, 12:20
Il concetto di creare specifiche licenze per qualsiasi cosa è sempre stata una prerogativa dei governi di sx! Detto questo oltre alle questioni tecniche, si sono impianti wifi che connettono intere scuole e funzionano bene, altri invece creati ad minchiam nei condomini che non vanno affatto, è quella maledetta mentalità che deve cambiare! Quella che considera la connessione in rete un lusso, da parte dei governanti e da parte dei gestori delle reti che sfruttano qualsiasi situazione per far cassa con contratti ambigui e poco chiari per la maggior parte della gente! D'altra parte abbiamo un sacco di politici che il computer non sanno neppure cos'è... e ne sono orgogliosi! bah!

Speriamo sia un inizio!

Luke23
08/11/2010, 14:32
beh dubito che vogliano installare wifi ovunque da subito...io penso che inizino a farlo in aereoporti, metro, stazioni ferroviarie, city importanti magari solo in centro...per testare l'utilizzo ....io lo troverei intelligente fare cosi...

midall
08/11/2010, 14:37
beh dubito che vogliano installare wifi ovunque da subito...io penso che inizino a farlo in aereoporti, metro, stazioni ferroviarie, city importanti magari solo in centro...per testare l'utilizzo ....io lo troverei intelligente fare cosi...

quotone ;-) almeno che si parta nelle aree pubbliche in primis.. altrimenti si finisce che per la smania di far tutto non si combina nulla :twisted:

Luke23
08/11/2010, 14:39
usual come sempre e come succede sempre in itaggglia :twisted: