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thenick
13/01/2012, 13:11
eh si, sembra sempre ieri che siano successe le cose e poi invece guardi indietro e sono passati anni, alle volte decenni.
In questo caso ventidue anni, 13 gennaio 1990, la notte in cui persi mio padre,a otto anni.
Non mi accorsi subito della perdita morale, in quanto i miei, separati ancor prima che nascessi presero strade diiferenti e mio padre non lo vidi mai, se non una volta, all'età di 6 anni, un paio d'ore, un ricordo sbiadito della mia infanzia condita solo della presenza di una madre e di una sorella.
Non ho mai sentito la mancanza di mio padre, non ho sentito il distacco fisico di chi perde qualcuno che ha avuto affianco una persona e poi la perde, ho pianto per anni la mancanza di un padre, quasi senza neanche pianger la perdita di mio padre, troppo sconosciuto per poterlo rimpiangere.
L'unica certezza che ho di lui è che le sue ultime parole in vita, raccolte da un amico furono per me, per quel figlio che non fece mai parte della sua vita.
Non ho mai parlato di queste cose a degli sconosciuti, ho portato il mio dolore per anni, cambiandogli posto ogni volta, quando dal buco dove l'avevo rintanato tornava a farsi sentire, fino a quando mi sono reso conto che mi stava mangiando dentro, ma ora a 30 anni, con un figlio in arrivo e la responsabilità di padre da affrontare devo togliermi questo peso,.
Per anni questo anniversario e i giorni che lo precedevano erano fonte di grandi malesseri, di grande disagio, di mille domande senza risposte.
Qeusta è la mia storia, una storia come tante sicuramente, la storia di chi ha visto sua madre non rifiutare quel figlio e sacrificare tutta la vita per dargli l'esistenza più dignitosa che le sue possibilità, non certo l'amore, le hanno dato.
La storia di chi, da bambino senza padre circondato da bambini con più lingua che cervello che ti facevano sempre sentire diverso, la storia di chi, se si bucava la gomma della bici dovevi imparare da solo a ripararla se volevi tornare a correrci,la storia di chi ha visto tanti natale senza regali sotto l'albero o con la casa fredda per risparmiare sulla bolletta del gas,la storia di chi ha studiato a scuola ma la vita l'ha imparata dalla strada, la storia di chi si è tagliato mille volte il viso senza nessuno che gli insegnasse a radersi, la storia di chi non aveva un padre sulle tribune a guardarlo mentre giocava a basket o nessuno che gli insegnasse a guidare la macchina.
La storia di chi, a differenza di molti altri, avrebbero voluto ricevere una sberla da suo padre, per il solo fatto che questo avrebbe voluto dire avercelo.
Sono passati 12 anni prima che andassi a trovare mio padre al cimitero, nemmeno sapevo dove fosse sepolto all'interno del cimitero, non so, forse ce l'avevo con lui, forse volevo risposte a domande che non potrò mai porre, forse mi è solo mancato.
Molti di voi, sopratutto per merito mio, non hanno una grande considerazione di me, e non fatico a darvi torto, l'esperienze della vitra ti segnano profondamente , specie se non hai il coraggio di liberartene.
Dietro la mie risposte aggressive, la mia finta arroganza o presunta irriverenza, si nasconde solo un grande dolore, l'abitudine a dover lottare per non farsi portar via quel poco di buono che sei riuscito ad ottenere, il dover e poter contare solo su se stessi, non certo cattiveria.
Credo di aver finto di raccontare un pezzo della mia storia, e non mi vergono nemmeno un pò perchè ho estrema stima di chi leggerà queste righe.
Ciao

Gsxr
13/01/2012, 13:21
Hai tutta la mia stima... come l'avevi prima. ;-)

danii
13/01/2012, 13:36
se ti ricorderai di quel che sei stato tu, sarai un buon padre... farai sicuramente degli errori, come tutti, ma non credo farai mancare a tuo figlio quel che è mancato a te...

un abbraccio

Lud7587
13/01/2012, 13:38
Quoto Mario. :-)

mikifollet
13/01/2012, 13:43
spesso ci si lascia accecare dalle apparenze e dal valutare superficialmente le persone,
per mia fortuna lascio sempre spazio, margine di errore perchè ho imparato dalla vita che le
cose sono troppe volte più "complicate" dell'apparire.
Emerge da quello che hai scritto la tua voglia di passare oltre e allora quale momento migliore,
tuo figlio nascerà tra sei mesi. Amalo senza ritegno e non avrai rimpianti.

tutto il resto è passato e nonostante tutto non sei riuscito così male quanto credi:lol::mrgreen:

un saluto anche a mio padre lui mi guarda da lassù ( da 35 anni) ma fino all'età di 10 anni io l'ho sempre avuto presente
e se voglio posso godermelo ravanando nei ricordi.

Ciccio77
13/01/2012, 15:27
Caro Thenick, leggendo le tue parole avrei potuto mettere il mio nome al posto del tuo.
stessa situazione e stessi problemi, problemi che vennero fuori proprio 3 anni fa alla nascita dei miei gemellini.
Quando si sta per diventare padri il cervello ti impallina di domande che non ti sei mai posto, ti chiedi come sia possibile essere un buon padre se non avendone mai avuto uno, e li incomincia il calvario.
Si cercano risposte proprio da quella persona che non c'è mai stata e si vorrebbe incontrarla e parlarci, perchè é solo nel momento in cui si diventa padri che ci si mette nei panne del proprio di padre.
Tu non hai fatto in tempo a incontrarlo purtroppo, io che potrei non ho il coraggio di conoscerlo.
Ti capisco, ti capisco fin troppo bene.

bazaro
13/01/2012, 16:21
io il padre ce l'ho, ma non ci ho mai parlato, divario generazionale si dice, genitore che vedevo la sera giusto il tempo della cena, che non è mai stato presente alle cose che facevo, che se avevo un problema a scuola l'unica risposta che ricevevo era "studia", e sono arrivato anch'io al giorno in cui 22 anni fa stavo per diventare padre, che dovevo decidere quale rapporto avrei voluto avere con mio figlio e ho deciso, non sarei stato come il mio ma esattamente il contrario, un padre presente, un padre con cui parlare, un padre che prima risolve i casini che hai combinato :grin: e poi ti liscia il pelo perchè te lo meriti, un padre con cui puoi anche sederti al bar a bere una birra e commentare le ragazze che passano. E che è stata la strada giusta me l'ha dimostrato 4 anni fa quando ha deciso di venire a vivere con me, preferendo le mie regole da genitore comprese le rotture paranoiche tipiche di un padre, all'indifferenza di sua madre.
Oggi sono un padre felice, ho uno splendido rapporto con mio figlio, nonostante sia in giro per il mondo quasi 9 mesi all'anno, magari non ci sentiamo spesso (se chiamo più di 3 volte alla settimana rompo :grin: ma se non mi faccio sentire per una settimana arriva l'sms con scritto "sei vivo?"), ma cosa più importante non ho mai rinunciato ne mi sono mai vergognato di dire a mio figlio TI VOGLIO BENE e ancora oggi se non possiamo sentirci sicuramente arriva, da una parte o dall'altra, un sms con scritto T.V.B.


Quindi viviti questo figlio fino in fondo, parlaci anche adesso che è nella pancia della mamma (ma non dire cose comprommettenti, hanno una memoria paurosa :grin: ), perdi un giorno di lavoro per starne uno con tuo figlio, ma sopratutto non perderti mai una recita, una partita o qualunque altra cosa faccia perchè il sorriso che avrà quando ti vedrà tra il pubblico non ha prezzo, e non dimenticarti mai di dirgli quanto gli vuoi bene, non ce niente da vergognarsi.

vecia
13/01/2012, 17:13
Respect. ;-)

Ufo
13/01/2012, 17:38
Bravo Nicola, forse ci siamo incrociati negli incontri del Nordest, ma non credo che ci siamo mai presentati (o forse si... memoria del cacchio!!!). Ma non fa nulla. Devo però ammettere che quello che hai scritto è da persona estremamente matura, parole dette da chi veramente la vita lo ha messo in difficoltà e ne è uscito da solo con le sue forze.
Ora che stai per avere un figlio, cerca di non fargli mancare ciò che è mancato a te, ma non farlo in maniera maniacale o esagerando perchè potresti avere l'effetto contrario. Sii presente ma non oppressivo, sii severo ma anche comprensivo, ascoltalo più che puoi e non portare rancore se combina qualche cazzata.
Sono papà di 2 bimbe (la più grande ha 4 anni e mezzo) e posso assicurarti che fare il papà è il mestiere più difficile che esista. Non sai quante volte, dopo aver sgridato e magari sculacciato (ovviamente con moderazione) la "grande", mi sono chiesto se avevo fatto la cosa giusta. La conferma però di essermi comportato da buon genitore ce l'ho quando dopo poco ritorna da me chiedendomi scusa ed è lì in quel preciso istante che un abbraccio e una parola dolce non deve mancare. :mrgreen:

Brividoblu
13/01/2012, 17:56
Nick, ho visto tutti e due i lati della medaglia, da figlio di genitori separati e padre di un figlio che non vive con me. Non è facile, né da una parte né dall'altra, ma mi sembra che tu abbia l'atteggiamento giusto. Cerca di esserci, stà con le antenne dritte, non soffocare, non pretendere di plasmare i figli a tua immagine e somiglianza o peggio cercare di farli diventare come avresti voluto essere tu. Perdona loro quando sbagliano e anche te stesso, quando ti capiterà.

Devi essere l'arco che li lancia nella vita, e il porto a cui devono sapere di potere sempre approdare, per quanto lontani possano andare.

Non mi chiedere come, lo si scopre solo passo dopo passo. Ricorda però sempre l'affetto, quello non deve mancare mai di venire espresso, anche nei momenti più difficili. E ricordati anche di imparare da loro, è un rapporto che deve fare crescere anche te, non pensare mai che sia a senso unico.

In bocca al lupo, i figli sono la cosa più bella della vita ;)

ONDABIONDA
13/01/2012, 18:40
Quindi viviti questo figlio fino in fondo, parlaci anche adesso che è nella pancia della mamma (ma non dire cose comprommettenti, hanno una memoria paurosa :grin: ), perdi un giorno di lavoro per starne uno con tuo figlio, ma sopratutto non perderti mai una recita, una partita o qualunque altra cosa faccia perchè il sorriso che avrà quando ti vedrà tra il pubblico non ha prezzo, e non dimenticarti mai di dirgli quanto gli vuoi bene, non ce niente da vergognarsi.
;-)

Io non ricordo mio padre prima dei 6 anni, era sempre in trasferta, per lavoro, in giro per il mondo...
Quando ha cambiato lavoro, tornando a casa tutte le sere, non giocava con me e mio fratello e le uscite che facevo con lui erano quando mi portava a vedere le sue gare di rally (così la mamma non poteva rimproverargli di non stare un po' con i bambini nel week-end :mrgreen:)...
Cos'altro ricordo di lui? Che quando io compii 18 anni mi disse:<ora sono tutti cazzi tuoi...> chissà se ho interpretato bene quello che voleva dirmi... :roll: :lol:
Comunque ho imparato dagli amichetti a cambiare le gomme, a rimettere su la catena, a cambiare i cavetti dei freni della bicicletta, ecc... e per la moto? ho il meccanico di fiducia 8)

Adesso che sono mamma, da 3 anni e mezzo, di un marmocchio più vivace di me, preferisco fare il papà!!! gli ho insegnato a salire sulla moto, ad accenderla, piantare chiodi, usare cacciaviti, fare la lotta corpo a corpo, prendere la rincorsa e lanciarsi in discesa con il monopattino e adesso stiamo provando ad andare in bicicletta senza rotelle :-D e quando arriverà il momento sarò pronta anche a parlargli di quella cosa meravigliosa che è "l'unione di due corpi" :mrgreen:

Nick, la mia amicizia e la mia stima per te non sono cambiate e sicuramente ora comprendo alcuni atteggiamenti che non ho mai giudicato perchè non è nel mio stile e perchè "se non fai parte del gioco non puoi trovare la soluzione" ;-)

ti voglio bene :-D

thenick
13/01/2012, 19:09
Bravo Nicola, forse ci siamo incrociati negli incontri del Nordest, ma non credo che ci siamo mai presentati (o forse si... memoria del cacchio!!!).


Nicholas ;-) ma nn fa nulla :mrgreen:
si, ci siamo visti a qualche incontro nordest, anche all'ultimo pranzo di novembre, sono quello che CASUALMENTE si è offerto di scaricare dalla tua macchina le 6 bocce di vino :mrgreen::mrgreen:


i Io non ricordo mio padre prima dei 6 anni, era sempre in trasferta, per lavoro, in giro per il mondo...
Quando ha cambiato lavoro, tornando a casa tutte le sere, non giocava con me e mio fratello e le uscite che facevo con lui erano quando mi portava a vedere le sue gare di rally (così la mamma non poteva rimproverargli di non stare un po' con i bambini nel week-end :mrgreen:)...
Cos'altro ricordo di lui? Che quando io compii 18 anni mi disse:<ora sono tutti cazzi tuoi...> chissà se ho interpretato bene quello che voleva dirmi... :roll: :lol:
Comunque ho imparato dagli amichetti a cambiare le gomme, a rimettere su la catena, a cambiare i cavetti dei freni della bicicletta, ecc... e per la moto? ho il meccanico di fiducia 8)

Adesso che sono mamma, da 3 anni e mezzo, di un marmocchio più vivace di me, preferisco fare il papà!!! gli ho insegnato a salire sulla moto, ad accenderla, piantare chiodi, usare cacciaviti, fare la lotta corpo a corpo, prendere la rincorsa e lanciarsi in discesa con il monopattino e adesso stiamo provando ad andare in bicicletta senza rotelle :-D e quando arriverà il momento sarò pronta anche a parlargli di quella cosa meravigliosa che è "l'unione di due corpi" :mrgreen:

Nick, la mia amicizia e la mia stima per te non sono cambiate e sicuramente ora comprendo alcuni atteggiamenti che non ho mai giudicato perchè non è nel mio stile e perchè "se non fai parte del gioco non puoi trovare la soluzione" ;-)

ti voglio bene :-D


:sad_008: ;-)

fox68
13/01/2012, 20:46
nick........ti voglio bene :oops:

Massimo il panaco
13/01/2012, 22:27
Pensa che sono andato proprio oggi a trovarlo al cimitero dove riposa accanto a mia madre, e leggendo ora quello che hai scritto si riaccende ancora quella piccola malinconia/nostalgia che ogni volta provo per non averlo accanto a me.
Lui è sempre stato presente e rivivo ancora oggi i momenti e le cose fatte insieme, come è ancora vivo il momento che se ne andato, dopo un giorno passato senza conoscenza mentre gli tenevo la mano ha aperto gli occhi e mi ha sorriso e io gli ho detto : ciao papà.
Io non ti conosco ma da quello che scrivi mi sembra tu sia una persona con dei sentimenti sinceri e dei valori, non farli mancare a tuo figlio te ne sarà grato e tu proverai delle soddisfazioni che solo i figli ti sanno dare.
Poi le tue idee possono essere più o meno condivisibili, almeno tu non ti nascondi,sei sincero, soppratutto con te stesso e quindi di riflesso anche con gli altri e quindi il rispetto non mancherà ;-)

Giringiro
13/01/2012, 22:59
...touché.

Da oggi il tuo nick mi sara' piu' familiare.

Buona Strada. ;)

Gilles
14/01/2012, 09:19
Ragazzo... mi hai emozionato :oops:
Mi sembra che la tua domanda "latente" sia: che "padre sarò?" :-?
Sarai un padre pari all'uomo che sei; i figli sono degli "animaletti" con un fiuto pazzesco e qualunque tuo insegnamento, per quanto "giusto" con corrispondente con il tuio modo d'essere e di agire, gli scivolerà addosso senza attecchire ;-)
Ti contesteranno, magari ti odieranno dell'odio classico dei ragazzi che come divampa così si spegne, poi ti verranno a cercare e ti ameranno e tu in quel momento camminerai ad una metro da terra :-D
Buona avventura :-D

Molti di voi, sopratutto per merito mio, non hanno una grande considerazione di me
Non parli di me e lo sai ;-)

Elettrico
14/01/2012, 18:39
Io sono stato fortunato. Fortunato perché' con mio Padre ho lavorato fianco a fianco per circa venti anni. Poi nel 1996 e deceduto, dopo una breve malattia. Breve e altrettanto atroce malattia che mi ha mostrato tutte le umane debolezze di un uomo che sembrava di ferro.
Da padre di tre figli sono certo che anche tu sarai un ottimo padre;-)

Italianblu
15/01/2012, 08:41
ma ora a 30 anni, con un figlio in arrivo e la responsabilità di padre da affrontare devo togliermi questo peso
E' bello scoprire che, tra mille luoghi reali o virtuali dove poter sfogare i tuoi sentimenti, tu abbia scelto proprio questo.
Non so cosa si provi in situazioni del genere visto che ho la fortuna di avere ancora un padre (ha 80 anni) col quale sono sempre andato d'accordo e la sfortuna di non aver avuto figli (ho una nipotina di 6 anni che adoro come una figlia ma non è purtroppo la stessa cosa).
Quello che hai scritto è comunque la prova provata che non bisogna mai tranciare giudizi affrettatti su nessuno: ognuno di noi è condizionato nei propri atteggiamenti - il più delle volte inconsciamente - da quella che è stata la propria storia e la propria esperienza, e quasi mai ciò che appare corrisponde al vero 'io' della persona.
Penso che forse soltanto ora sei riuscito a ritrovare te stesso e l'hai fatto da solo, e per questo ti ammiro. :wink:

thenick
30/03/2012, 12:53
eh si, sembra sempre ieri che siano successe le cose e poi invece guardi indietro e sono passati anni, alle volte decenni.
In questo caso ventidue anni, 13 gennaio 1990, la notte in cui persi mio padre,a otto anni.
Non mi accorsi subito della perdita morale, in quanto i miei, separati ancor prima che nascessi presero strade diiferenti e mio padre non lo vidi mai, se non una volta, all'età di 6 anni, un paio d'ore, un ricordo sbiadito della mia infanzia condita solo della presenza di una madre e di una sorella.
Non ho mai sentito la mancanza di mio padre, non ho sentito il distacco fisico di chi perde qualcuno che ha avuto affianco una persona e poi la perde, ho pianto per anni la mancanza di un padre, quasi senza neanche pianger la perdita di mio padre, troppo sconosciuto per poterlo rimpiangere.
L'unica certezza che ho di lui è che le sue ultime parole in vita, raccolte da un amico furono per me, per quel figlio che non fece mai parte della sua vita.
Non ho mai parlato di queste cose a degli sconosciuti, ho portato il mio dolore per anni, cambiandogli posto ogni volta, quando dal buco dove l'avevo rintanato tornava a farsi sentire, fino a quando mi sono reso conto che mi stava mangiando dentro, ma ora a 30 anni, con un figlio in arrivo e la responsabilità di padre da affrontare devo togliermi questo peso,.
Per anni questo anniversario e i giorni che lo precedevano erano fonte di grandi malesseri, di grande disagio, di mille domande senza risposte.
Qeusta è la mia storia, una storia come tante sicuramente, la storia di chi ha visto sua madre non rifiutare quel figlio e sacrificare tutta la vita per dargli l'esistenza più dignitosa che le sue possibilità, non certo l'amore, le hanno dato.
La storia di chi, da bambino senza padre circondato da bambini con più lingua che cervello che ti facevano sempre sentire diverso, la storia di chi, se si bucava la gomma della bici dovevi imparare da solo a ripararla se volevi tornare a correrci,la storia di chi ha visto tanti natale senza regali sotto l'albero o con la casa fredda per risparmiare sulla bolletta del gas,la storia di chi ha studiato a scuola ma la vita l'ha imparata dalla strada, la storia di chi si è tagliato mille volte il viso senza nessuno che gli insegnasse a radersi, la storia di chi non aveva un padre sulle tribune a guardarlo mentre giocava a basket o nessuno che gli insegnasse a guidare la macchina.
La storia di chi, a differenza di molti altri, avrebbero voluto ricevere una sberla da suo padre, per il solo fatto che questo avrebbe voluto dire avercelo.
Sono passati 12 anni prima che andassi a trovare mio padre al cimitero, nemmeno sapevo dove fosse sepolto all'interno del cimitero, non so, forse ce l'avevo con lui, forse volevo risposte a domande che non potrò mai porre, forse mi è solo mancato.
Molti di voi, sopratutto per merito mio, non hanno una grande considerazione di me, e non fatico a darvi torto, l'esperienze della vitra ti segnano profondamente , specie se non hai il coraggio di liberartene.
Dietro la mie risposte aggressive, la mia finta arroganza o presunta irriverenza, si nasconde solo un grande dolore, l'abitudine a dover lottare per non farsi portar via quel poco di buono che sei riuscito ad ottenere, il dover e poter contare solo su se stessi, non certo cattiveria.
Credo di aver finto di raccontare un pezzo della mia storia, e non mi vergono nemmeno un pò perchè ho estrema stima di chi leggerà queste righe.
Ciao


questa mattina ho accompagnato la mia compagna a fare l'ecografia morfologica del 5 mese, e tra le notizie positive, ovvero il perfetto stato di salute del feto abbiamo anche saputo il sesso.... un bel maschietto che ha preso tutto dal papà visto che alla 21 settimana è lungo 28 cm..... che invidia :mrgreen:
si chiamerà Antonio, come mio padre, il padre che io non ho avuto mai e che lui avrà, spero il più a lungo possibile...
io non credo molto in queste cose ma l'anno scorso quando mi avevano diagnosticato grossi problemi al cuore, sulla tomba di mio padre e di mio nonno gli domandai di non farmi morire prima di aver visto mio figlio, che è sempre stato il sogno della mia vita, l'unica ambizione che ho sempre cullato.... due settimane dopo la mia compagna è rimasta incinta e il figlio nascerà il giorno della morte di mio nonno... magari sono solo coincidenze ma a me piace pensare che non sia così..... e nel frattempo mi tocco le palle visto il desiderio che avevo espresso :mrgreen:

Luke23
30/03/2012, 12:54
;-)

Xenon8
30/03/2012, 13:20
questa mattina ho accompagnato la mia compagna a fare l'ecografia morfologica del 5 mese, e tra le notizie positive, ovvero il perfetto stato di salute del feto abbiamo anche saputo il sesso.... un bel maschietto
Ottimo :-D, per il resto sgratta bene :lol:;-)

Gilles
30/03/2012, 14:01
:-D

giorgio61
30/03/2012, 15:56
eh si, sembra sempre ieri che siano successe le cose e poi invece guardi indietro e sono passati anni, alle volte decenni.
In questo caso ventidue anni, 13 gennaio 1990, la notte in cui persi mio padre,a otto anni.
Non mi accorsi subito della perdita morale, in quanto i miei, separati ancor prima che nascessi presero strade diiferenti e mio padre non lo vidi mai, se non una volta, all'età di 6 anni, un paio d'ore, un ricordo sbiadito della mia infanzia condita solo della presenza di una madre e di una sorella.
Non ho mai sentito la mancanza di mio padre, non ho sentito il distacco fisico di chi perde qualcuno che ha avuto affianco una persona e poi la perde, ho pianto per anni la mancanza di un padre, quasi senza neanche pianger la perdita di mio padre, troppo sconosciuto per poterlo rimpiangere.
L'unica certezza che ho di lui è che le sue ultime parole in vita, raccolte da un amico furono per me, per quel figlio che non fece mai parte della sua vita.
Non ho mai parlato di queste cose a degli sconosciuti, ho portato il mio dolore per anni, cambiandogli posto ogni volta, quando dal buco dove l'avevo rintanato tornava a farsi sentire, fino a quando mi sono reso conto che mi stava mangiando dentro, ma ora a 30 anni, con un figlio in arrivo e la responsabilità di padre da affrontare devo togliermi questo peso,.
Per anni questo anniversario e i giorni che lo precedevano erano fonte di grandi malesseri, di grande disagio, di mille domande senza risposte.
Ciao

Ciao thenick. La tua storia è come la mia. Io adesso ho 50 anni, ho perso il padre a 4, e non ho nessun ricordo di lui.
Ho 2 figlie ormai adulte, ho dato loro tutto l'affetto che ho potuto. mi vogliono bene.
Sono stato al cimitero per la prima volta a trovare mio padre l'anno scorso. Mi è mancato tantissimo. Mi spiace dirtelo ma non potrai mai liberarti dei tuoi sentimenti. Ti mancherà per tutta la vita.

Voltiamo pagina dai, io sto piangendo.
In bocca al lupo per tutto

falco3
30/03/2012, 16:10
Belle parole ....thenick



porca zozza ..........ma è in arrivo un trippa :-D
si diventa tutti zii
questa si che è una bella notizia
finalmente una bella notizia.

Bisogna festeggiare ...........birrona per tutti :hat_006:

Queste sono cose che fanno piacere leggere :-D

CBerrina
30/03/2012, 19:36
è stupendo leggere di sentimenti profondi...soprattutto se a scriverli sono degli uomini.
Uomini con la U maiuscola perchè non si vergognano delle loro paure e cercano il confronto per un miglioramento.
Sono sempre più orgogliosa di conoscere molti degli artefici del valore aggiunto ;-)

yamacarlo
01/04/2012, 00:19
eh si, sembra sempre ieri che siano successe le cose e poi invece guardi indietro e sono passati anni, alle volte decenni.
In questo caso ventidue anni, 13 gennaio 1990, la notte in cui persi mio padre,a otto anni.
Non mi accorsi subito della perdita morale, in quanto i miei, separati ancor prima che nascessi presero strade diiferenti e mio padre non lo vidi mai, se non una volta, all'età di 6 anni, un paio d'ore, un ricordo sbiadito della mia infanzia condita solo della presenza di una madre e di una sorella.
Non ho mai sentito la mancanza di mio padre, non ho sentito il distacco fisico di chi perde qualcuno che ha avuto affianco una persona e poi la perde, ho pianto per anni la mancanza di un padre, quasi senza neanche pianger la perdita di mio padre, troppo sconosciuto per poterlo rimpiangere.
L'unica certezza che ho di lui è che le sue ultime parole in vita, raccolte da un amico furono per me, per quel figlio che non fece mai parte della sua vita.
Non ho mai parlato di queste cose a degli sconosciuti, ho portato il mio dolore per anni, cambiandogli posto ogni volta, quando dal buco dove l'avevo rintanato tornava a farsi sentire, fino a quando mi sono reso conto che mi stava mangiando dentro, ma ora a 30 anni, con un figlio in arrivo e la responsabilità di padre da affrontare devo togliermi questo peso,.
Per anni questo anniversario e i giorni che lo precedevano erano fonte di grandi malesseri, di grande disagio, di mille domande senza risposte.
Qeusta è la mia storia, una storia come tante sicuramente, la storia di chi ha visto sua madre non rifiutare quel figlio e sacrificare tutta la vita per dargli l'esistenza più dignitosa che le sue possibilità, non certo l'amore, le hanno dato.
La storia di chi, da bambino senza padre circondato da bambini con più lingua che cervello che ti facevano sempre sentire diverso, la storia di chi, se si bucava la gomma della bici dovevi imparare da solo a ripararla se volevi tornare a correrci,la storia di chi ha visto tanti natale senza regali sotto l'albero o con la casa fredda per risparmiare sulla bolletta del gas,la storia di chi ha studiato a scuola ma la vita l'ha imparata dalla strada, la storia di chi si è tagliato mille volte il viso senza nessuno che gli insegnasse a radersi, la storia di chi non aveva un padre sulle tribune a guardarlo mentre giocava a basket o nessuno che gli insegnasse a guidare la macchina.
La storia di chi, a differenza di molti altri, avrebbero voluto ricevere una sberla da suo padre, per il solo fatto che questo avrebbe voluto dire avercelo.
Sono passati 12 anni prima che andassi a trovare mio padre al cimitero, nemmeno sapevo dove fosse sepolto all'interno del cimitero, non so, forse ce l'avevo con lui, forse volevo risposte a domande che non potrò mai porre, forse mi è solo mancato.
Molti di voi, sopratutto per merito mio, non hanno una grande considerazione di me, e non fatico a darvi torto, l'esperienze della vitra ti segnano profondamente , specie se non hai il coraggio di liberartene.
Dietro la mie risposte aggressive, la mia finta arroganza o presunta irriverenza, si nasconde solo un grande dolore, l'abitudine a dover lottare per non farsi portar via quel poco di buono che sei riuscito ad ottenere, il dover e poter contare solo su se stessi, non certo cattiveria.
Credo di aver finto di raccontare un pezzo della mia storia, e non mi vergono nemmeno un pò perchè ho estrema stima di chi leggerà queste righe.
Ciao


....Anche questo significa ESSERE UOMO !!!!!:happy_014::happy_014::happy_014:.....hai tutta la mia stima!!!!!:-D:-D:-D

_sabba_
01/04/2012, 14:05
Mi accodo agli auguri per il nuovo papà.

Vorrei solo agiungere una cosa.
Io sono figlio di un padre molto "difficile" (autoritario, ingestibile, distaccato, possessivo, facilmente irritabile ed egoista all'estremo), ma lo amo lo stesso perchè è mio padre.
Mio nonno materno (un grande uomo) mi ha insegnato ad amare le persone, tutte anche quelle meno meritevoli.
Questo non ha nulla a che fare con la religione, ma solo con la mia personalissima "coscienza" e il mio modo di vivere.
Cerco di essere un buon padre. Ho un figlio di 20 anni che amo infinitamente più che me stesso, e per fortuna sembra che questo amore sia ripagato.

Per cui, ama tuo figlio e ricorda tuo padre. Non sbaglierai mai.

;-)

Gsxr
01/04/2012, 18:32
Mi accodo agli auguri per il nuovo papà.

Vorrei solo agiungere una cosa.
Io sono figlio di un padre molto "difficile" (autoritario, ingestibile, distaccato, possessivo, facilmente irritabile ed egoista all'estremo), ma lo amo lo stesso perchè è mio padre.

Per cui, ama tuo figlio e ricorda tuo padre. Non sbaglierai mai.

;-)

Quoto ma aggiungo due cose: il mio oltre ad essere la fotocopia del tuo... è pure anziano e bello rinco! Seconda cosa: DUE PALLEEEEEEE!!!!! :evil: :twisted: E quando ce và ce và!

Va da sè che gli voglio bene lostesso. ;-)

_sabba_
01/04/2012, 20:03
Io mio compie 80 anni a settembre, e viene definito "la borsa umana" oppure Adolf. Questi appellativi sono validi dagli inizi degli anni '60.
Siamo nel 2012, e non è stata la vecchiaia a trasformarlo. E' sempre stato così da oltre 50 anni.
Ciò non toglie che anche oggi l'ho chiamato, e lo sto convincendo (anzi, sto cercando di convincerlo, molto probabilmente invano) a venire ad abitare vicino a me, perchè si è autoisolato sul cocuzzolo di una montagna dell'Appennino modenese (irraggiungibile per almeno 4 amesi all'anno causa neve), distante circa 80 km da casa mia.

Posso scrivere un sequel di libri sull'argomento.

:cry:

Gsxr
02/04/2012, 08:36
Il papà del mio (mio nonno) si chiamava Rudolf... e mio padre "Cesare" 83 anni ben portati grazie al celo... lo sò ci vuole la I ma mi perdonerete. :mrgreen:

Sono avanti con i lavori perchè abita sopra di mè... ma questo non è un problema anzi. Ti dico giusto che ho cominciato ad andare in moto a 12 anni e lui considera i motociclisti una banda di deficenti. Indovina quando hanno iniziato a dividersi le nostre strade? ;-)

Dopo l'acquisto dello sputer è arrivata la Fazer. In uno slancio comunicativo è venuto a chiedermi cosa mai me ne facevo di due moto. :-?

Faber69
03/04/2012, 20:39
qualcuno ha gia' detto ... touche' .....

in effetti sono quei post che quando li apri .... non te li aspetti .... ma poi ....

e come se avessi parlato con un vecchio amico , seduto intorno ad un tavolino,

di fronte ad un caminetto ... un bicchiere di vino ( la birra in queste occasioni e' frivola :-D )

Per tutto il resto .... Grande momento

Ti auguro tutto il meglio

Fabio

ab.normal
05/04/2012, 23:56
Grazie Nick, sono onorato di avere avuto, insieme a tutti gli altri, la tua considerazione... da padre non aggiungo nulla, é già stato detto tutto ció che c'era da dire. Un abbraccio.