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kimiko
06/06/2012, 08:52
interessante 8)



http://ioleggoletichetta.it/index.php/2012/06/ecco-la-lista-dei-prodotti-per-risparmiare-oltre-1400-e-lanno-sulla-spesa/










un estratto:



Lo sapevate che gli Spaghetti Coop sono prodotti dal Pastificio Corticella?
Lo sapevate che parte della pasta a marchio coop linea “fior fiore ” è prodotta dal pastificio Liguori?
Lo sapevate che la Pasta a marchio coop è prodotta dal pastificio Rummo?
Lo sapevate che le orecchiette e la pasta fresca a marchio coop è prodotta da Pastaio Maffei?
Lo sapevate che molti biscotti Coop sono prodotti da Galbusera?




Lo sapevate che le Panna da Cucina Coop è prodotta da Sterilgarda?
Lo sapevate che l’aceto di mele bio a marchio coop è prodotto da Ponti?
Lo sapevate che la carne linea Fattoria Natura è prodotta da Amadori?





LIDL
Lo sapevate che i Savoiardi Lidl sono prodotti da Vicenzi?
Lo sapevate che una parte dei Wurstel Lidl sono prodotti da Beretta (Wuber)?
Lo sapevate che i biscotti Realforno Lidl sono prodotti da Balocco?
Lo sapevate che le mozzarelle Lidl sono prodotti da Francia?
Lo sapevate che la grappa del lidl è prodotta da Bonollo?
Lo sapevate che il riso Carosio linea Lidl è prodotta da Curti?
Lo sapevate che i grissini Certossa linea Lidl sono prodotti da GrissinBon?
Lo sapevate che la mozzarella di bufala Lidl è prodotta da La Mandara?

sara23
06/06/2012, 09:11
Beh, cosa pretendevi che sig. Coop si mettesse a stendere la pasta o mungesse le mucche?
Ovvio che ci siano le grandi aziende a produrre ;)

Inviato col pensiero e un pó di vino...

kimiko
06/06/2012, 09:16
le mucche si stendono???:shock:

fox68
06/06/2012, 09:27
Lo sai che i lieviti paneangeli e bertolini sono prodotti da una ditta x ma quando li compri paghi 20 centesimi in piu il paneangeli......solo per il fottuto brand?

sara23
06/06/2012, 09:31
le mucche si stendono???:shock:

lascia perde...oggi litigo col cellulare :-?

kimiko
06/06/2012, 09:33
:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen: colpa di zukkenberg e del crollo in borsa

sara23
06/06/2012, 09:34
perchè, è crollato? s'è fatto male? s'è rotto qualcosa? :mrgreen:

kimiko
06/06/2012, 09:38
lui non credo....qualcun altro lo starà pensando intensamente http://www.rsi.ch/ultimora/?ntz=134438

sara23
06/06/2012, 09:45
ahi ahi ahi :mrgreen:

Gaffiere
06/06/2012, 09:58
tnx, la prossima volta controllo meglio l'etichetta

Ufo
06/06/2012, 10:11
... è una vita che compro (ove possibile) prodotti NON marchiati. Ho smesso di andare a fare la spesa alla Coop se non per le offerte dei pannolini delle bimbe. Ormai i miei riferimenti sono Lidl - Eurospin - Ipersimply (gruppo Sma Auchan) e alla fine del mese i conti "tornano".
Parlando con un amico d'infanzia che lavora nel campo del "food" sia fresco che surgelato, mi ha confermato che ad esempio le crocchette di pollo, i cordon bleau (si scrive così?) ecc. ecc. ecc. in italia sono 3 gruppi principale che li producono : Aia, Arena Holdin e un terzo che non mi ricordo (ha a che fare con la Montana) ... quindi quelle che si trovano NON marchiate sono indubbiamente e sicuramente di buona qualità, solo che molto spesso l'italiota medio si fa infinocchiare dalla pubblicità e dal marchio famoso.

Lo stesso discorso lo possiamo girare anche negli accessori "aftermarket" delle nostre moto: secondo voi tra un Akra da 500 € e un Roads da 200 qual'è la differenza? Certamente le finiture dell'Akra sono migliori (ho avuto il Roads e ne sono consapevole) ma DI SICURO non giustificano i 300 € di differenza se non per il fatto che Akra è un marchio famoso e Roads non lo è.

fox68
06/06/2012, 10:21
Givi e kappa?stessa azienda stessi prodotti eppure kappa costa poco piu della meta.
La revi t produce abbigliamento per bmw...confrontate i prezzi sui capi .........bmw un furto...ma ma tanto figo :roll:

One
06/06/2012, 10:35
Bruno per cortesia mi indichi i prodotti Slunga da chi sono prodotti ????:mrgreen:

Mel.82
06/06/2012, 11:23
Lo stesso discorso lo possiamo girare anche negli accessori "aftermarket" delle nostre moto: secondo voi tra un Akra da 500 € e un Roads da 200 qual'è la differenza? Certamente le finiture dell'Akra sono migliori (ho avuto il Roads e ne sono consapevole) ma DI SICURO non giustificano i 300 € di differenza se non per il fatto che Akra è un marchio famoso e Roads non lo è.
E il Roads suona anche altrettanto bene!

Può darsi sia Martini l'altro marchio di carne di pollo?

One
06/06/2012, 11:48
forse Cremonini il carnaiolo mancante ...

Ufo
06/06/2012, 12:08
forse Cremonini il carnaiolo mancante ...

bravo... mi pare fosse quello... :roll:

sara23
06/06/2012, 12:34
forse Cremonini il carnaiolo mancante ...

Ma cremonini non è quello che si occupa della ristorazione sui treni trenitalia? :confused:

Inviato col pensiero e un pó di vino...

gamba
06/06/2012, 13:01
fare la spesa......è un'arte, per molta gente invece è shopping, ovvio che vanno a spendere molto di più.
certo, sullo scaffale il mulino bianco attira, anche perchè lo mettono negli scaffali comodi e non su quelli in alto alto alto..... ma è proprio per questo che lo mettono comodo, per farlo comprare, occorre invece guardarsi intorno!!!
e per chi come me è più fortunato ( 3 diversi supermercati grossi in 4 km di raggio........... ) compri da uno solo quello che è più conveniente, il resto dagli altri, le differenze di prezzo ci sono e pure rilevanti!!! e non sempre quello che costa di più è più buono e migliore ;-)

One
06/06/2012, 13:13
Ma cremonini non è quello che si occupa della ristorazione sui treni trenitalia? :confused:

Inviato col pensiero e un pó di vino...

quello è solo una delle attività.
Fornisce ad es ed inoltre la carne ai Mac, il vecchio marchio Burghy era il suo, i roadhouse grill sono una catena sua, e potrei continuare per moltooooo :mrgreen:

Gsxr
06/06/2012, 14:30
le mucche si stendono???:shock:

Se non freni in tempo in Sardegna si... ma tu segui a ruota! :mrgreen:

streak
06/06/2012, 15:21
interessante 8)



http://ioleggoletichetta.it/index.php/2012/06/ecco-la-lista-dei-prodotti-per-risparmiare-oltre-1400-e-lanno-sulla-spesa/










un estratto:

Io mi stupisco che c'è ancora gente che non sa che dietro le private label ci sono normalissime aziende produttrici, anche molto note.
Chi lo dovrebbe fare il prodotto, la GDO?

sara23
06/06/2012, 15:23
quello è solo una delle attività.
Fornisce ad es ed inoltre la carne ai Mac, il vecchio marchio Burghy era il suo, i roadhouse grill sono una catena sua, e potrei continuare per moltooooo :mrgreen:

e fortuna che una volta l'anno dicono di essere in banca rotta e star per chiudere :-?

Elettrico
06/06/2012, 15:45
E' anche interessante quello che è scritto alla fine dell'articolo, in sintesi:
"....prodotto nello stesso stabilimento non significa uguale...."
Poi questa differenza potra essere minimale o meno.
;-)

Ufo
06/06/2012, 16:00
.... però dire "non significa uguale" .. non vuol dire "peggiore e nemmeno migliore" ..... e cmq. in fondo all'articolo si fa esplicitamente riferimento al rapporto qualità/prezzo.

I "krumiri" dell'Eurospin sono STREPITOSI, mentre non sono altrettanto buoni i fac-simile dei Pan di stelle del Mulino......
Occorre provare e discernere ciò che è una bufala, da cio che in effetti non è altro che lo stesso prodotto con un marchio diverso.

Altro esempio: Burro Virgilio prodotto nella Latteria Sociale Virgilio di mantova. Buon prodotto (nella media nazionale) ad un prezzo che si aggira (se non ricordo male) intorno a € 1.80 - 1.90 per panetto da 250 gr.
La stessa ditta con la stessa materia prima (lo so per certo perchè ci lavora un caro amico responsabile del CED che segue il software delle linee di produzione) produce anche il Burro del Duca... prezzo finale per panetto da 250 gr..... 0.90-1,00 €.....

PS: e cmq. siamo sempre in mano all'onestà delle ditte produttrici per quello che è scritto nelle loro etichette..... chi mi dice che effettivamente in un panettone ci mettono veramente X grammi di burro, piuttosto che X grammi di burro + X grammi di qualche surrogato? Di fatto non sapremo mai se veniamo buggerati o meno però diversificare l'acquisto di prodotti potrebbe essere un'arma che impone di mantenere cmq. alta la qualità altrimenti ci si rivolge ad altri marchi.

PC
06/06/2012, 16:04
forse Cremonini il carnaiolo mancante ...


Ma cremonini non è quello che si occupa della ristorazione sui treni trenitalia? :confused:

Inviato col pensiero e un pó di vino...

Pensavo fosse il cantante :oops:

kimiko
06/06/2012, 16:29
.... però dire "non significa uguale" .. non vuol dire "peggiore e nemmeno migliore" ..... e cmq. in fondo all'articolo si fa esplicitamente riferimento al rapporto qualità/prezzo.

I "krumiri" dell'Eurospin sono STREPITOSI, mentre non sono altrettanto buoni i fac-simile dei Pan di stelle del Mulino......
Occorre provare e discernere ciò che è una bufala, da cio che in effetti non è altro che lo stesso prodotto con un marchio diverso.

Altro esempio: Burro Virgilio prodotto nella Latteria Sociale Virgilio di mantova. Buon prodotto (nella media nazionale) ad un prezzo che si aggira (se non ricordo male) intorno a € 1.80 - 1.90 per panetto da 250 gr.
La stessa ditta con la stessa materia prima (lo so per certo perchè ci lavora un caro amico responsabile del CED che segue il software delle linee di produzione) produce anche il Burro del Duca... prezzo finale per panetto da 250 gr..... 0.90-1,00 €.....

PS: e cmq. siamo sempre in mano all'onestà delle ditte produttrici per quello che è scritto nelle loro etichette..... chi mi dice che effettivamente in un panettone ci mettono veramente X grammi di burro, piuttosto che X grammi di burro + X grammi di qualche surrogato? Di fatto non sapremo mai se veniamo buggerati o meno però diversificare l'acquisto di prodotti potrebbe essere un'arma che impone di mantenere cmq. alta la qualità altrimenti ci si rivolge ad altri marchi.

si ma essere buggerati risparmiando brucia meno...:mrgreen:

Elettrico
06/06/2012, 16:38
.... però dire "non significa uguale" .. non vuol dire "peggiore e nemmeno migliore" ..... e cmq. in fondo all'articolo si fa esplicitamente riferimento al rapporto qualità/prezzo.

I "krumiri" dell'Eurospin sono STREPITOSI, mentre non sono altrettanto buoni i fac-simile dei Pan di stelle del Mulino......
Occorre provare e discernere ciò che è una bufala, da cio che in effetti non è altro che lo stesso prodotto con un marchio diverso.

Altro esempio: Burro Virgilio prodotto nella Latteria Sociale Virgilio di mantova. Buon prodotto (nella media nazionale) ad un prezzo che si aggira (se non ricordo male) intorno a € 1.80 - 1.90 per panetto da 250 gr.
La stessa ditta con la stessa materia prima (lo so per certo perchè ci lavora un caro amico responsabile del CED che segue il software delle linee di produzione) produce anche il Burro del Duca... prezzo finale per panetto da 250 gr..... 0.90-1,00 €.....

PS: e cmq. siamo sempre in mano all'onestà delle ditte produttrici per quello che è scritto nelle loro etichette..... chi mi dice che effettivamente in un panettone ci mettono veramente X grammi di burro, piuttosto che X grammi di burro + X grammi di qualche surrogato? Di fatto non sapremo mai se veniamo buggerati o meno però diversificare l'acquisto di prodotti potrebbe essere un'arma che impone di mantenere cmq. alta la qualità altrimenti ci si rivolge ad altri marchi.

Vada per l'uguale, ma anche qui ho qualche dubbio, ma un prodotto che costa sostanzialmente meno sia migliore del prodotto equivalente che costa di più non ho più dubbi.
A volte, è già capitato, la qualità è uguale, anzi il prodotto è praticamente identico, ma il peso/contenuto è diverso, ovviamente in sfavore di quello meno costoso.
Io applico normalmente un principio: nessuno regala niente.;-)

kimiko
06/06/2012, 16:43
Io applico normalmente un principio: nessuno regala niente.

allora spiega sta cosa:


4 yugurt della marcuzzi col bifidus alla esselunga 2,89 euro

8 yugurt uguali alla Iper 3,99 euro



chi regala o chi ruba? :roll:

PC
06/06/2012, 16:45
allora spiega sta cosa:


4 yugurt della marcuzzi col bifidus alla esselunga 2,89 euro

8 yugurt uguali alla Iper 3,99 euro



chi regala o chi ruba? :roll:

....sconto quantità? :roll::lol::lol:

kimiko
06/06/2012, 16:48
può essere....ma se sullo stesso prodotto stesso marchio ci possono essere differenze simili credo non sia difficile accettare che sullo stesso prodotto marchio differente la cosa possa ripetersi, strategie commerciali pubblicità concorrenza sleale...ci stà tutto ;-)

provate a tener d'occhio la guerra di prezzi tra esselunga ed il gigante....gli unici che veramente si fanno concorrenza spietata e vedrete che colpi bassi a volte

Ufo
06/06/2012, 16:48
... no, "stecca" alla Marcuzzi.

Ufo
06/06/2012, 16:52
Vada per l'uguale, ma anche qui ho qualche dubbio, ma un prodotto che costa sostanzialmente meno sia migliore del prodotto equivalente che costa di più non ho più dubbi.
A volte, è già capitato, la qualità è uguale, anzi il prodotto è praticamente identico, ma il peso/contenuto è diverso, ovviamente in sfavore di quello meno costoso.
Io applico normalmente un principio: nessuno regala niente.;-)

Infatti nessuno regala nulla, ma se ad un prodotto che costa X devi aggiungere costi Y derivanti dal confezionamento migliore, marketing, pubblicità, diritti al Clooney di turno che te lo propone, raggiungerai un prezzo Z.
Un prodotto che costa X ma non ha costi aggiuntivi se non un sacchetto anonimo che costa una cippa, raggiungerai un prezzo X+cippa.... che molto probabilmente a parità di qualità avrà un prezzo inferiore.

Elettrico
06/06/2012, 16:53
allora spiega sta cosa:


4 yugurt della marcuzzi col bifidus alla esselunga 2,89 euro

8 yugurt uguali alla Iper 3,99 euro




chi regala o chi ruba? :roll:
Qui si tratta di prodotti uguali, stessa marca, con prezzi differenti, un'altro discorso.
Ricordo mio zio che girava per i super della zona e acquistava il prodotto identico dove costava meno per via delle promozioni. Lui era in pensione e in questo modo passava anche il tempo.:lol:
In ogni caso esistono tecniche ben precise per le vendite nei super, ad esempio, i prodotti che producono maggior utile vengono posti nella parte centrale degli scafali, più facili da prendere.
In ogni caso ogni super usa dei prodotti conosciuti di largo consumo con prezzi "civetta" per attirare la clientela, poi è scontato che la maggioranza una volta entrati acquistano tutto il necessario lì.;-)

Elettrico
06/06/2012, 16:58
Infatti nessuno regala nulla, ma se ad un prodotto che costa X devi aggiungere costi Y derivanti dal confezionamento migliore, marketing, pubblicità, diritti al Clooney di turno che te lo propone, raggiungerai un prezzo Z.
Un prodotto che costa X ma non ha costi aggiuntivi se non un sacchetto anonimo che costa una cippa, raggiungerai un prezzo X+cippa.... che molto probabilmente a parità di qualità avrà un prezzo inferiore.
Il difficile è avere il prodotto identico in forma anonima.;-)

Ufo
06/06/2012, 17:06
Il difficile è avere il prodotto identico in forma anonima.;-)

.. perchè? :roll:

Ufo
06/06/2012, 17:15
Provo a fare un ragionamento:
Prodotto A di marca: Costo di produzione: 5 + packaging 2 + marketing/pubblicità 3... prezzo di vendita 15 per cui 15 - 10 = 5 ricavo lordo
Prodotto B non di marca : Costo di produzione: 5 + packaging 1 + marketing/pubblicità 0... prezzo di vendita 12 per cui 12 - 6 = 6 ricavo lordo

Secondo te non è forse possibile fare un discorso del genere a partià di linea di produzione? Ocio, non è una domanda retorica..... non sono un commerciante ne un imprenditore, quindi posso non calcolare altre variabili.

caglio4
06/06/2012, 17:17
allora spiega sta cosa:


4 yugurt della marcuzzi col bifidus alla esselunga 2,89 euro

8 yugurt uguali alla Iper 3,99 euro



chi regala o chi ruba? :roll:

Rubano entrambi :-D
Quella pataccata li non funzia...gli esserini in yogurt sono in una forma apposita x essere messi negli yogurt...
Tali yogurt vengono messi su bancali,messi al fresco poi spostati sui camion..poi tolti..rimangono al sole.."e dai *****,aspetta che finisco la siga,porcoddue oh"...e gli esserini muoiono tutti! ;-)

Elettrico
06/06/2012, 20:31
Provo a fare un ragionamento:
Prodotto A di marca: Costo di produzione: 5 + packaging 2 + marketing/pubblicità 3... prezzo di vendita 15 per cui 15 - 10 = 5 ricavo lordo
Prodotto B non di marca : Costo di produzione: 5 + packaging 1 + marketing/pubblicità 0... prezzo di vendita 12 per cui 12 - 6 = 6 ricavo lordo

Secondo te non è forse possibile fare un discorso del genere a partià di linea di produzione? Ocio, non è una domanda retorica..... non sono un commerciante ne un imprenditore, quindi posso non calcolare altre variabili.
Concettualmente ineccepibile. In realta' non e' cosi'.
Il prodotto piu' economico ha una qualita' o quantita' inferiore. Una casa produttrice di prodotti conosciuti e rinnomati non ha nessun interesse a commercializzare lo stesso prodotto, identica qualita', con una marca diversa. Ha invece interesse a confezionare prodotti di qualita' inferiore con marche diverse.
Difficilmente il consumatore che acquista il prodotto non di marca acquisterebbe quello di marca, quindi, commercialmente parlando, per l' azienda produttrice diventa un semplice aumento del fatturato, perche' rinunciare?
Se invece lo stesso prodotto intaccherebbe il fatturato del prodotto "principale" col cavolo accetterebbe di produrre il clone. Giusto o sbagliato e' la legge del mercato.;-)

Ufo
06/06/2012, 21:54
Si, ma concettualmente avrebbe anche maggiori costi per realizzare una ulteriore linea di prodotto con il rischio di vedersi succhiare ricavo dalla minore qualità che alla fine NON paga.... :roll::roll::roll:
mah.. 'ste leggi di mercato faccio fatica a capirle.. ma in effetti il mercato stesso talvolta non segue un senso logico. ;-)

gamba
07/06/2012, 13:30
perchè son quelli che comprano che fanno il mercato, alla fine 8)

se si comprasse "meglio", il mercato dovrebbe inseguire il cliente, invece è il contrario :-|

sbronzolo
07/06/2012, 14:50
Concettualmente ineccepibile. In realta' non e' cosi'.
Il prodotto piu' economico ha una qualita' o quantita' inferiore. Una casa produttrice di prodotti conosciuti e rinnomati non ha nessun interesse a commercializzare lo stesso prodotto, identica qualita', con una marca diversa. Ha invece interesse a confezionare prodotti di qualita' inferiore con marche diverse.
Difficilmente il consumatore che acquista il prodotto non di marca acquisterebbe quello di marca, quindi, commercialmente parlando, per l' azienda produttrice diventa un semplice aumento del fatturato, perche' rinunciare?
Se invece lo stesso prodotto intaccherebbe il fatturato del prodotto "principale" col cavolo accetterebbe di produrre il clone. Giusto o sbagliato e' la legge del mercato.;-)

Sono d'accordo con Ufo: le linee dei supermercati non sono necessariamente di qualità inferiore (anzi l'interesse dei supermercati che vi legano il proprio nome è quello di mantenere alto il livello) ... il gioco (da un punto di vista economico) sta nei termini espressi da Ufo e (da un punto di vista strategico) passa dal mutamento dei rapporti di forza tra produttori e distributori.

Oggi il pallino non è più nelle mani delle case produttrici ma di chi commercializza (e decide come esporre e vendere le merci, quanto farle pagare e quanto far pagare come diritto di scaffale). Ne sanno qualcosa Coca-Cola e Pepsi (non le ultime due arrivate) cui era stato richiesto di produrre una bibita (a basso costo) per il circuito dei supermercati canadesi. Dopo essersi rifiutate forti della loro presunta posizione di forza (cosa che non ha fatto un loro concorrente, Cott) hanno perso il 30% del loro mercato canadese: per recuperare un terzo di questo mercato hanno dovuto tagliare drasticamente i prezzi (cosa che non avrebbero dovuto fare se avessero scelto in prima battuta di produrre la coca low cost).

Quindi è vero che i produttori hanno poco interesse a produrre prodotti di pari qualità rispetto a quelli marchiati ... ma spesso non ha la forza per contrapporsi ai giganti della distribuzione (che, tra l'altro, hanno sempre più il polso dei gusti dei clienti).

Capisci che se le cose stanno così, ai produttori conviene produrre per i distributori (e non possono farlo se non mantenendo gli alti standard qualitativi richiesti da questi ultimi) e differenziarsi in termini di prezzo e di packaging ... sperando che questo influisca sulla percezione della qualità del prodotto da parte dei consumatori.

In questo modo non perdono quote di mercato rispetto ai concorrenti ... e anzi possono espandersi in un mercato low cost in cui altrimenti non avrebbero potuto sfondare (se non perdendoci in immagine).

Ciao,

Sbronzolo

Mel.82
07/06/2012, 15:08
Concettualmente ineccepibile. In realta' non e' cosi'.
Il prodotto piu' economico ha una qualita' o quantita' inferiore. Una casa produttrice di prodotti conosciuti e rinnomati non ha nessun interesse a commercializzare lo stesso prodotto, identica qualita', con una marca diversa. Ha invece interesse a confezionare prodotti di qualita' inferiore con marche diverse.
Difficilmente il consumatore che acquista il prodotto non di marca acquisterebbe quello di marca, quindi, commercialmente parlando, per l' azienda produttrice diventa un semplice aumento del fatturato, perche' rinunciare?
Se invece lo stesso prodotto intaccherebbe il fatturato del prodotto "principale" col cavolo accetterebbe di produrre il clone. Giusto o sbagliato e' la legge del mercato.;-)
Aggiungo che alla casa produttrice interessa anche mantenere attiva più ore possibile la sua catena di produzione.,
Infatti più lavora la catena meglio distribuiti sono i suoi costi, risultando quindi minori sul prodotto finale proprio del produttore. E quindi un maggior guadagno a parità di ricavo.

Il prodotto venduto come low-cost può essere quasi in ogni caso prodotto dalla stessa catena nello stesso stabilimento, ma non vuol dire che sia della stessa qualità nè con la stessa "ricetta".
Magari nel caso della pasta (il cui processo di produzione è relativamente semplice) il processo può essere identico, ma è ben + difficile quado si parla ad esempio di biscotti. Il prodotto low-cost userà materia prima di una qualità inferiore e probabilmente avrà una cottura diversa oppure tempi di lievitazione inferiori.
Ad esempio un biscotto alle noci prodotto in variante "low-cost" e "premium" può differire sulla dimensione dei gherigli di noce impiegati (che si distinguono per calibro), permettendo al produttore che compra anche un po' di seconda e non solo prima di ottenere un prezzo migliore sulle noci. Inoltre il prodotto low-cost lieviterà un po' meno, per avere un processo produttivo più agile, e avrà un packaging più semplice.

In conclusione..
Alla grande distribuzione importa avere un prodotto competitivo, non un prodotto di grande qualità. Questi saranno probabilmente prodotti di qualità media o leggermente superiore con un prezzo di fascia media o leggermente inferiore. Non serve quindi un genio per prevedere che la risposta del consumatore è "beh dai buoni sti biscotti coop". :mrgreen:

Mel.82
07/06/2012, 15:12
Oggi il pallino non è più nelle mani delle case produttrici ma di chi commercializza (e decide come esporre e vendere le merci, quanto farle pagare e quanto far pagare come diritto di scaffale). Ne sanno qualcosa Coca-Cola e Pepsi (non le ultime due arrivate) cui era stato richiesto di produrre una bibita (a basso costo) per il circuito dei supermercati canadesi. Dopo essersi rifiutate forti della loro presunta posizione di forza (cosa che non ha fatto un loro concorrente, Cott) hanno perso il 30% del loro mercato canadese: per recuperare un terzo di questo mercato hanno dovuto tagliare drasticamente i prezzi (cosa che non avrebbero dovuto fare se avessero scelto in prima battuta di produrre la coca low cost).
o

La stessa coca-cola ha una politica di "non finanziare sport pericolosi".. Coca-Cola ha una posizione di mercato stabile al punto che sta permettendo al management di fare scelte auto-lesionistica nell'ottica di ottenere un ritorno di immagine personale da un punto di vista etico.
Un altro esempio di chi ha fatto una simile vaccata ed è andato a gambe all'aria è Nokia. Per fortuna in America non sono così stupidi come da noi nel vecchio continente e a un certo punto chi ha il portafoglio in mano fa valere la sua voce. Questo salverà Coca-Cola dal rovinarsi da sola, ma è evidente che parliamo di un errore di management degno del boss di Dilbert.

Lontano
09/06/2012, 23:29
Anni fa c'era una trasmissione chiamata "Mi Manda Lubrano" (che non era una trasmissione di canzoni a richiesta), che gradualmente diventò sempre meno autonoma e sempre meno libera, ma ricordo da ragazzetto come in casa aspettassimo i martedì sera (credo) per vedere la comprativa dei prodotti. Quante sorprese...
Chissà perché questo tipo di trasmissioni non c'è più...

Gsxr
10/06/2012, 09:02
Il conduttore di quella trasmissione, il Dott. Lubrano appunto, venne cacciato dalla Rai proprio perchè si rifiutò di "ammorbidire" test e pareri su alcuni marchi che pagavano la stessa Rai per promozioni pubblicitarie.

Cambiarono anche il nome della trasmissione in "mi manda rai3". :-?

Lontano
10/06/2012, 13:33
Il conduttore di quella trasmissione, il Dott. Lubrano appunto, venne cacciato dalla Rai proprio perchè si rifiutò di "ammorbidire" test e pareri su alcuni marchi che pagavano la stessa Rai per promozioni pubblicitarie.

Cambiarono anche il nome della trasmissione in "mi manda rai3". :-?
Esatto, purtroppo finì anche lui per addolcirsi col tempo...

Gsxr
11/06/2012, 00:00
Nono... piuttosto che considerare i desideri dei marchi contribuenti al fatturato Rai... se ne andò lasciando la trasmissione! ;-)

kimiko
11/06/2012, 11:06
Nono... piuttosto che considerare i desideri dei marchi contribuenti al fatturato Rai... se ne andò lasciando la trasmissione! ;-)

esatto ;-)