katana
30/07/2012, 15:03
È dalla fine del 2011 che l’Europa spinge forte per raggiungere un obbiettivo ambizioso: dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020 (da 35.000 a 18.000). Tra i vari provvedimenti c’è la risoluzione che impone la riduzione del limite di velocità a 30 km/h nelle zone residenziali e nelle strade ad una sola corsia di marcia prive di pista ciclabile. Non solo questo, ovviamente, la risoluzione parla anche del divieto totale di assumere alcol per i primi due anni di patente e per i guidatori professionali, nonché l’introduzione di etilometri che inibiscano automaticamente l’avvio del motore per i mezzi destinati al trasporto professionale. Previsti poi test più severi per il controllo della vista e l’adozione di barriere doppie ai lati delle strade per proteggere più efficacemente i motociclisti.
L’ITALIA E IL GIRO DI VITE
Dato che proprio in queste settimane si sta mettendo mano in Italia alla revisione del Codice della Strada (ne abbiamo parlato qui), è plausibile che qualcuna di queste indicazioni venga recepita dal nostro Parlamento. Sui guard rail “salva motociclisti” non possiamo che essere d’accordo, così come per il giro di vite riguardo alla guida sotto l’effetto dell’alcol. Ma abbiamo qualche perplessità sulle pur meritorie proposte in tema di velocità e patenti.
DIBATTITO SULLA VELOCITÀ
Controllare la vista più spesso è solo un bene, ma forse bisognerebbe verificare più spesso anche l’abilità alla guida tout court, perché una vista perfetta non dice nulla sulla capacità di un guidatore di saper governare il mezzo come richiedono le norme e il buon senso.
Abbassare il limite di velocità a 30 all’ora in città ci sembra poi davvero poco realistico, quasi inapplicabile. A parte che già ci immaginiamo il fiorire di autovelox guarda caso proprio nei tratti in cui sarà in vigore il limite più basso, oltretutto con le città che si riempirebbero di cartelli “dei 30”, tutti ostacoli potenzialmente pericolosi. Il limite più bassoè già presente in parecchi punti “sensibili” delle nostre città (scuole, strettoie, centri storici, ospedali) ma viene percepito come un invito a prestare più attenzione del normale più che come un valore oggettivo vero e proprio.
INSEGNARE BENE E CONTROLLARE MEGLIO
È vero che incidenti gravi possono verificarsi anche a 50 km/h, ma ci chiediamo quanti di questi si siano in realtà verificati proprio perché il limite dei 50 non è stato rispettato… La vera soluzione finale per ridurre drasticamente gli incidenti stradali sarebbe la guida telecomandata o, estremizzando, smettere di andare per strada usando qualsivoglia mezzo privato che non siano i… piedi. Crediamo che regole plausibili esistano già, basterebbe concentrarsi sul farle rispettare. E ovviamente sull’insegnare meglio a guidare.
http://www.motociclismo.it/tutti-a-30-allrsquoora-in-citta-moto-52169
L’ITALIA E IL GIRO DI VITE
Dato che proprio in queste settimane si sta mettendo mano in Italia alla revisione del Codice della Strada (ne abbiamo parlato qui), è plausibile che qualcuna di queste indicazioni venga recepita dal nostro Parlamento. Sui guard rail “salva motociclisti” non possiamo che essere d’accordo, così come per il giro di vite riguardo alla guida sotto l’effetto dell’alcol. Ma abbiamo qualche perplessità sulle pur meritorie proposte in tema di velocità e patenti.
DIBATTITO SULLA VELOCITÀ
Controllare la vista più spesso è solo un bene, ma forse bisognerebbe verificare più spesso anche l’abilità alla guida tout court, perché una vista perfetta non dice nulla sulla capacità di un guidatore di saper governare il mezzo come richiedono le norme e il buon senso.
Abbassare il limite di velocità a 30 all’ora in città ci sembra poi davvero poco realistico, quasi inapplicabile. A parte che già ci immaginiamo il fiorire di autovelox guarda caso proprio nei tratti in cui sarà in vigore il limite più basso, oltretutto con le città che si riempirebbero di cartelli “dei 30”, tutti ostacoli potenzialmente pericolosi. Il limite più bassoè già presente in parecchi punti “sensibili” delle nostre città (scuole, strettoie, centri storici, ospedali) ma viene percepito come un invito a prestare più attenzione del normale più che come un valore oggettivo vero e proprio.
INSEGNARE BENE E CONTROLLARE MEGLIO
È vero che incidenti gravi possono verificarsi anche a 50 km/h, ma ci chiediamo quanti di questi si siano in realtà verificati proprio perché il limite dei 50 non è stato rispettato… La vera soluzione finale per ridurre drasticamente gli incidenti stradali sarebbe la guida telecomandata o, estremizzando, smettere di andare per strada usando qualsivoglia mezzo privato che non siano i… piedi. Crediamo che regole plausibili esistano già, basterebbe concentrarsi sul farle rispettare. E ovviamente sull’insegnare meglio a guidare.
http://www.motociclismo.it/tutti-a-30-allrsquoora-in-citta-moto-52169