Mupo
26/10/2012, 17:27
http://www.giornaledibrescia.it/polopoly_fs/1.1405321.1351223020!/image/4276903267.jpg_gen/derivatives/proportional_490/4276903267.jpg
Imporsi sul mercato per 20 anni con un modello, una linea e stilemi inconfondibili non è facile: Ducati con la Monster - nelle varie edizioni - è riuscita nel non facile intento e nel 2013 si celebrerà il ventennale della prima indimenticabile Monster, originale naked italiana imitata poi da tanti i europei e giapponesi. Per festeggiare il traguardo la casa di Borgo Panigale ha presentato nelle scorse settimane una edizione speciale della Monster, la 20th Anniversary, nelle cilindrate di 696, 796 e 1100.
La Monster nasce nel 1993: la prima cilindrata proposta è la 900 ma ben presto - a grande richiesta - viene presentata la 600 (poi 620), sempre motorizzata col classico motore a due cilindri a 'L', raffreddato ad aria e con distribuzione, rigorosamente a due valvole, col comando desmodromico progettato dal mai dimenticato ing. Fabio Taglioni. Il successo di questa prima Monster è immediato: la linea è dura, essenziale, spoglia di qualsiasi orpello (siamo ben lontani dall'elettronica e dalla componentistica attuale) ma il contenuto è di altissimo livello con motore, sospensioni e freni di grande qualità; la Monster piace o non piace ma col tempo si afferma questo concetto di naked (moto nuda), imitato da altri grandi costruttori che propongono sul tema modelli bicilindrici e quadricilindrici molto essenziali, senza ripari aerodinamici, leggere nella sostanza e perciò ottime in ogni frangente (uso urbano ed extraurbano, tortuoso in particolare). La Ducati, però, presenta una Monster 750 (raffreddata ad aria) ed evolve il suo bicilindrico con le nuove versioni raffreddate a liquido e con testata a 4 valvole con edizione della Monster. In questi quattro lustri i modelli si sono succeduti con molto successo, variando di cilindrata ma non nelle peculiarità di base: le «piccole» Monster (600, 620 cc.) sono state considerate moto d'accesso mentre le più potenti, con i motori da oltre 100 Cv, sono piaciute ai più esperti che di questa naked Ducati hanno sempre apprezzato la tenuta di strada e l'agilità; dal punto di vista estetico, pur con le dovute modifiche, Monster ha sempre mantenuto una caratterizzazione molto vicina al modello originale del 1993.
Nella versione dedicata al ventennale la Monster 696, entry level della gamma, è riproposta nel classico rosso ma la cartella colori è ampliata ad altre tre tinte mentre, come optio-nal, il serbatoio può essere personalizzato su richiesta del cliente che può scegliere tra tante livree proposte dalla stessa Ducati modificabili alla bisogna.
Monster oggi è un modello adulto e le modifiche all'alimentazione (ora c'è l'iniezione elettronica per adeguarsi alla norme Euro 3) hanno reso ancora più dolce il due cilindri bolognese, sempre caratterizzato da una buona schiena nei regimi di passaggio; la frizione dotata del sistema antisaltellamento consente passaggi di rapporto molto dolci. La sella a 77 cm dal suolo è garanzia di ottima maneggevolezza e l'Abs (optional) garantisce sicurezza in ogni situazione; la massa poco superiore ai 160 kg e le sospensioni a punto (forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm) fanno della piccola Monster un ottimo mezzo per divertirsi tra le curve o trarsi di impaccio nel traffico.
Il prezzo delle versioni speciali della Monster non è ancora stato comunicato ufficialmente; in 20 anni son state vendute oltre 250.000 Monster.
fonte: http://www.giornaledibrescia.it/pagine-settimanali/motori/monster-rilancia-con-le-versioni-speciali-1.1406028
Imporsi sul mercato per 20 anni con un modello, una linea e stilemi inconfondibili non è facile: Ducati con la Monster - nelle varie edizioni - è riuscita nel non facile intento e nel 2013 si celebrerà il ventennale della prima indimenticabile Monster, originale naked italiana imitata poi da tanti i europei e giapponesi. Per festeggiare il traguardo la casa di Borgo Panigale ha presentato nelle scorse settimane una edizione speciale della Monster, la 20th Anniversary, nelle cilindrate di 696, 796 e 1100.
La Monster nasce nel 1993: la prima cilindrata proposta è la 900 ma ben presto - a grande richiesta - viene presentata la 600 (poi 620), sempre motorizzata col classico motore a due cilindri a 'L', raffreddato ad aria e con distribuzione, rigorosamente a due valvole, col comando desmodromico progettato dal mai dimenticato ing. Fabio Taglioni. Il successo di questa prima Monster è immediato: la linea è dura, essenziale, spoglia di qualsiasi orpello (siamo ben lontani dall'elettronica e dalla componentistica attuale) ma il contenuto è di altissimo livello con motore, sospensioni e freni di grande qualità; la Monster piace o non piace ma col tempo si afferma questo concetto di naked (moto nuda), imitato da altri grandi costruttori che propongono sul tema modelli bicilindrici e quadricilindrici molto essenziali, senza ripari aerodinamici, leggere nella sostanza e perciò ottime in ogni frangente (uso urbano ed extraurbano, tortuoso in particolare). La Ducati, però, presenta una Monster 750 (raffreddata ad aria) ed evolve il suo bicilindrico con le nuove versioni raffreddate a liquido e con testata a 4 valvole con edizione della Monster. In questi quattro lustri i modelli si sono succeduti con molto successo, variando di cilindrata ma non nelle peculiarità di base: le «piccole» Monster (600, 620 cc.) sono state considerate moto d'accesso mentre le più potenti, con i motori da oltre 100 Cv, sono piaciute ai più esperti che di questa naked Ducati hanno sempre apprezzato la tenuta di strada e l'agilità; dal punto di vista estetico, pur con le dovute modifiche, Monster ha sempre mantenuto una caratterizzazione molto vicina al modello originale del 1993.
Nella versione dedicata al ventennale la Monster 696, entry level della gamma, è riproposta nel classico rosso ma la cartella colori è ampliata ad altre tre tinte mentre, come optio-nal, il serbatoio può essere personalizzato su richiesta del cliente che può scegliere tra tante livree proposte dalla stessa Ducati modificabili alla bisogna.
Monster oggi è un modello adulto e le modifiche all'alimentazione (ora c'è l'iniezione elettronica per adeguarsi alla norme Euro 3) hanno reso ancora più dolce il due cilindri bolognese, sempre caratterizzato da una buona schiena nei regimi di passaggio; la frizione dotata del sistema antisaltellamento consente passaggi di rapporto molto dolci. La sella a 77 cm dal suolo è garanzia di ottima maneggevolezza e l'Abs (optional) garantisce sicurezza in ogni situazione; la massa poco superiore ai 160 kg e le sospensioni a punto (forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm) fanno della piccola Monster un ottimo mezzo per divertirsi tra le curve o trarsi di impaccio nel traffico.
Il prezzo delle versioni speciali della Monster non è ancora stato comunicato ufficialmente; in 20 anni son state vendute oltre 250.000 Monster.
fonte: http://www.giornaledibrescia.it/pagine-settimanali/motori/monster-rilancia-con-le-versioni-speciali-1.1406028