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Visualizza Versione Completa : MotoGP Austin



katana
19/04/2013, 09:05
AUSTIN – Il primo impatto è da pelle d’oca: il circuito, costato 400 milioni di dollari, è spettacolare, moderno, per certi versi unico. Da chilometri di distanza si vede la torre che domina l’impianto, sulla quale si può salire nel fine settimana da gare aggiungendo 25 dollari agli 89 necessari per i tre giorni o ai 49 per la sola domenica: un’ulteriore peculiarità.


«E’ uno dei tracciati più difficili che abbia mai visto, con tanti punti di interpretazione non immediata» commenta Jorge Lorenzo, che qui ha girato un mese fa insieme a Dani Pedrosa, Marc Marquez, Valentino Rossi e Stefan Bradl.
«E’ un circuito veramente spettacolare, con tanti punti dove superare» replica Marquez, che qui, nelle prove, aveva rifilato sei decimi al compagno di squadra e un secondo a Lorenzo.
«Avevamo fatto tanta fatica – spiega il vincitore del GP del Qatar – perché faceva freddo (come oggi, peraltro, NDA) e non riuscivamo a far entrare in temperatura le gomme. Inoltre, avevamo una sola moto ai box: stavolta, credo, sarà differente. Anche se, naturalmente, la Honda qui fa paura».

PRESSIONE SU MARQUEZ
Così la pressione è tutta su Marquez, mentre Pedrosa ha in questo momento un ruolo più defilato.
«Lo so che c’è grande aspettativa per me, ma io non ci devo pensare. In Qatar è andata meglio del previsto, qui sono andato forte nei test, ma da domani sarà tutto diverso. Piuttosto, bisognerà essere pronti ad adattare la moto a condizioni climatiche forse differenti rispetto a quelle di un mese fa» predica prudenza Marquez, mentre Pedrosa ostenta tranquillità, dopo un inizio decisamente traumatico.
«Sinceramente – spiega Dani – sono sereno: in Qatar è andata male, sicuramente peggio del previsto, ma solo perché non avevamo grip al posteriore: io ho guidato al 100%, non ho nulla da rimproverarmi. E’ stata solo colpa dell’assetto, sono convinto che qui la situazione sarà differente».

FUOCO E… ACQUA
Al box Honda, effettivamente, non c’è frenesia, mentre in Casa Yamaha hanno dovuto far fronte a una serie di imprevisti, che hanno costretto i tecnici a un difficile lavoro: nella notte, la batteria di uno degli avviatori delle moto del team Tech3 è andata in cortocircuito e il box ha preso fuoco. Immediatamente si sono azionati i congegni antincendio e il box Tech3, quello della Yamaha ufficiale, della Honda di Cecchinello e della ART di Karel Abraham sono stati allagati, con danni irreversibili per i computer e le parti elettriche.
«Fosse successo in un altro circuito – racconta Lin Jarvis, responsabile di Yamaha corse – avremmo probabilmente perso sei moto! Qui, fortunatamente, gli impianti di sicurezza sono di primissimo livello e nessuna parte meccanica ha subito danni. Diverso, naturalmente, il discorso per i computer e le parti elettriche, ma non c’è niente di irrimediabile: il GP non è a rischio».

ROSSI IN RITARDO
Non lo è nemmeno quello di Valentino Rossi, che però ha avuto un viaggio piuttosto travagliato, come peraltro molti addetti ai lavori, per le conseguenze dell’attentato di Boston di lunedì: Valentino è arrivato in ritardo a Chicago, ha perso la coincidenza per Austin e solo mercoledì notte ha potuto raggiungere Dallas, per poi arrivare ad Austin (circa 400 km) in auto solo giovedì mattina. Per questo ha saltato la tradizionale conferenza stampa, rimanendo in hotel a riposare.
http://www.moto.it/MotoGP/motogp-austin-spettacolare-ancor-prima-di-scendere-in-pista.html

attila
19/04/2013, 09:52
Valentino Rossi, che però ha avuto un viaggio piuttosto travagliato, come peraltro molti addetti ai lavori, per le conseguenze dell’attentato di Boston di lunedì: Valentino è arrivato in ritardo a Chicago, ha perso la coincidenza per Austin e solo mercoledì notte ha potuto raggiungere Dallas, per poi arrivare ad Austin (circa 400 km) in auto solo giovedì mattina. Per questo ha saltato la tradizionale conferenza stampa, rimanendo in hotel a riposare.

E quando è arrivato gli avranno anche detto che poteva saltare il gran premio per problemi di nubi tossiche dovuti all'esplosione della fabbrica a poche decine di chilometri :roll: :roll:

mp
20/04/2013, 19:40
Dalle prime 3 sessioni di libere sembrerebbe una pista Honda. Chissa' se il ragazzino terribile non faccia una sorpresona a tutti.
Tra poco le qualifiche.
Buon gp a tutti

ocreatur
20/04/2013, 19:44
Me sa tanto che c'hai preso: Marquetto se li beve tutti a sto giro ;)

_sabba_
20/04/2013, 21:15
Ho sempre sostenuto che la Honda è la moto più veloce del lotto, e su piste veloci è ovvio che primeggi...

;-)

Brividoblu
20/04/2013, 22:32
Vedremo la tenuta delle gomme, dicono che la pista sia poco abrasiva... chissà.

mp
21/04/2013, 01:00
Ma lo avete visto che pieghe e che controllo? Questo tiene sempre aperto! Finche non si stenderà un paio di volte andrà così, a vita persa ed è uno spettacolo! Su questa pista fatta di ripartenze la Honda sfrutta la sua migliore accelerazione. Non a caso Lorenzo si è beccato un secondo! Inoltre Marc ha il vantaggio di non avere... svantaggi essendo la pista nuova per tutti. Bravo e domani vedremo se Pedrosa le prenderà ancora o se sfrutterà meglio le gomme, chissà poi quanto dureranno. Spero che ci facciano divertire.

ranger1
21/04/2013, 02:25
Marquez è una bestia.....sti spagnoli hanno rotto :twisted:

katana
21/04/2013, 09:09
AUSTIN – Prima, strepitosa pole position per Marc Marquez, con Dani Pedrosa secondo a 0”254 e Jorge Lorenzo staccato addirittura di 1”079. Nuovamente in seconda fila Andrea Dovizioso (4° a 1”852), mentre Valentino Rossi sprofonda in ottava posizione a 2”359.
Il dominio della Honda, imbarazzante in tutti i turni di prove libere, si è confermato tale anche nei 15 minuti finali che hanno assegnato la pole: la prima posizione di Marquez non è mai stata in discussione, anche se Pedrosa, naturalmente, ha provato in tutti i modi a insidiarlo. Dani si è fermato a 0”254, riuscendo, fino adesso, a sopravanzare il compagno di squadra solo nel terzo turno di libere.

FANTASTICA GUIDA
Su una pista che lo ha esaltato fin dal primo secondo che l’ha vista, Marquez ha messo in mostra tutte le sue qualità, guidando in maniera fantastica, entusiasmando il pubblico passando sui cordoli interni, su quelli esterni, toccando con il gomito, frenando con la RC213V di traverso. Nemmeno una violenta caduta, fortunatamente senza conseguenze, nel terzo turno di libere lo ha rallentato e in qualifica Marc si è confermato imbattibile. O quasi, perché Pedrosa non è poi così lontano, almeno sul singolo giro, perché sul passo Marquez è messo sicuramente meglio.

LORENZO LIMITA I DANNI
Vista la superiorità della Honda in accelerazione, Lorenzo non poteva che limitare i danni e lo ha fatto, come sempre, nel migliore dei modi, chiudendo al terzo posto (per una prima fila tutta spagnola) a un secondo dalla Honda: domani, probabilmente, dovrà limitare i danni, ma Lorenzo, comunque sia, c’è sempre.

MALE ROSSI
Non si può dire lo stesso di Valentino Rossi, che dopo una prima giornata di libere più che discreta (era a due decimi dal compagno di squadra), ha cominciato a faticare fin dal mattino, chiudendo poi le qualifiche con un deludente ottavo posto a oltre due secondi (2”359), quindi a 1”3 da Lorenzo. Ma, soprattutto, al contrario di quanto era successo in Qatar, Rossi non ha il passo per poter puntare a un risultato prestigioso.

ILLUSIONE DUCATI
Apre la prima fila Cal Crutchlow, che si conferma in buona forma, con Alvaro Bautista quinto e il bravo Andrea Dovizioso che, ancora un a volta, illude la Ducati, regalandole un sesto posto incoraggiante, a “soli” otto decimi dalla migliore Yamaha: in gara, però, difficilmente il Dovi potrà essere altrettanto efficace.

QP1
E’ Andrea Iannone a rimanere con il “cerino” in mano, superato dal solito Aleix Espargaro e da Bradley Smith, che proprio nel finale è risalito, soffiandogli il secondo posto, l’ultimo disponibile per accedere dalla QP2. Per Iannone, 13esimo, sono state prove disastrose, sempre all’inseguimento di una messa a punto che gli desse un po’ di fiducia e, soprattutto, grip sulla ruota posteriore. Rimane il rammarico per Andrea che, se avesse ripetuto il tempo realizzato negli ultimi 30 minuti di libere, avrebbe potuto effettuare la QP2.
«Ho fatto molta fatica, non riesco a guidare, la Ducati è molto dura nei cambi di direzione: si vede che non sono a mio agio. Poi, paradossalmente, fatico di più con la gomma nuova che con quella usata» si è rammaricato Andrea.
http://www.moto.it/MotoGP/motogp-marquez-conquista-pole-ad-austin-rossi-8.html

katana
21/04/2013, 09:10
AUSTIN – A 20 anni e 62 giorni è diventato il più giovane pilota della storia del motociclismo a conquistare la pole position della classe regina: un’altra conferma, se ce ne dovesse essere ancora bisogno, che ci troviamo di fronte a un fenomeno assoluto. Marc Marquez lo è per davvero e vederlo guidare riempie veramente di gioia il cuore e gli occhi.

«Sono naturalmente molto contento per la pole, perché è la prima in MotoGP. Anche se, per la verità, conta poco: l’importante è la gara».

Però è un’impresa storica. Ti ricordi la tua prima pole in 125? Puoi fare un paragone tra questa e quella emozione?
«Certo che me la ricordo, era stato a Le Mans, in condizioni particolari, con la pista mezza asciutta e mezza bagnata. Questa ha tutto un altro sapore, è una soddisfazione molto più grande».

Nella QP2 hai utilizzato una sola gomma morbida: una strategia studiata a tavolino?
«Sì, abbiamo deciso di fare una sola uscita perché mi sentivo a mio agio con la moto anche dopo 3-4 giri tirati. Prima di scendere in pista ero un po’ nervoso, perché sapevo che avrei potuto conquistare la pole, ma temevo anche che uno di questi ragazzi (indica Pedrosa e Lorenzo al suo fianco, NDA) avrebbe potuto “inventarsi” un giro velocissimo. Fortunatamente non è stato così».

Cosa è successo nel terzo turno di libere? Perché sei caduto e cosa ti ha insegnato quella scivolata?
«Sono stato troppo aggressivo con le gomme fredde: mi si è chiuso lo sterzo, pensavo di riuscire a tenerla, invece la moto mi ha disarcionato. Ho picchiato un po’ la schiena, ma non ho avuto problemi. E’ chiaro che devo stare più attento in quei frangenti».

Hai il passo per provare a scappare?
«Non credo, perché a inizio gara fatico un po’ con il pieno di benzina e le gomme nuove. E poi questa è una pista molto “fisica”, con tanti cambi di direzione che ti affaticano: il mio obiettivo è salire sul podio. Se poi riuscirò a vincere, tanto meglio…».

Sei preoccupato per la prima curva dopo la partenza?
(dopo il warm up i piloti faranno una prova di partenza schierandosi in griglia, NDA). «Sicuramente sarà un momento delicato, la prima curva è veramente aggressiva. Ma in MotoGP, tutti i piloti hanno una grande esperienza, non dovrebbero esserci problemi».
http://www.moto.it/MotoGP/marquez-grande-soddisfazione.html

Lud7587
21/04/2013, 10:04
Finche non si stenderà un paio di volte andrà così, a vita persa ed è uno spettacolo!

Si è già fatto un bel volo ma non sembra che se ne sia reso conto :mrgreen:

ocreatur
21/04/2013, 22:27
Ma quanto è figo lo stile di guida di Marc con il gomito a terra?

Sono contento che abbia vinto è proprio bravo ;)

Lud7587
21/04/2013, 23:08
Già, proprio bello da vedere. Come stile non e' dissimile da Bradl. Peccato che questo non abbia una Honda più performante, ci farebbe divertire parecchio pure lui.

HeartattacK
21/04/2013, 23:47
Signori .... questo qui è un fenomeno .... non so chi possa fermarlo ;-)

katana
22/04/2013, 09:24
AUSTIN – Sapeva che la gara sarebbe stata difficile e anche dopo le prove escludeva quasi categoricamente la possibilità di salire sul podio, ma nemmeno Valentino Rossi pensava di fare così fatica su questo tracciato. I numeri confermano che, questa volta, Valentino ha preso una gran paga: sesto a 16”615 da Marquez, terza Yamaha al traguardo, dietro quella di Jorge Lorenzo e Cal Crutchlow, un distacco importante anche da loro: 13 secondi da Jorge, 10 da Cal, autore anche di un dritto al quarto giro. Insomma, un GP da dimenticare.

«E stata una brutta gara. Speravo di riuscire a stare perlomeno insieme a Crutchlow e Bradl, ma non ce l’ho fatta: quindi è stata sicuramente una giornata negativa. Adesso, però, arrivano delle piste buone, a noi più favorevoli. Il mio obiettivo era conquistare un podio nelle prime due gare: ce l’ho fatta in Qatar. Qui puntavo al quarto posto, ma non ce l’abbiamo fatta: dobbiamo lavorare ancora. E, soprattutto, visto come vanno i tre davanti bisogna trovare il modo nelle piste difficili – ce ne sono 3-4 durante la stagione – di arrivare almeno nei primi cinque».

Dici che c’è ancora da lavorare: dove, in che modo?
«Sì, abbiamo ancora qualcosa da fare. Secondo me dobbiamo ancora trovare una messa a punto per me che potrebbe essere, diciamo così, una via di mezzo tra il setting che usa Lorenzo e quello che ho utilizzato io in Qatar. A Jerez ci saranno anche i test il lunedì: saranno importanti, perché riproverò il telaio e altri particolari. Ma possiamo e dobbiamo fare meglio. Dobbiamo ancora capire il miglior bilanciamento della moto, avevo tanti problemi in frenata, ulteriormente acuiti dal distacco di una piccola parte del disco. Già non ero veloce, così ho avuto ulteriori problemi e non sono riuscito ad avvicinarmi a Bradl».

Quali saranno le altre piste difficili?
«Indianapolis, Aragon, forse Valencia; ma nella altre possiamo essere competitivi. Ma se vuoi stare davanti in campionato, non devi arrivare sesto nelle piste difficili: anche se non sali sul podio, devi stargli vicino, perché loro sempre là davanti. Poi bisognerà capire il potenziale tra Honda e Yamaha, perché in Qatar eravamo andati meglio noi, ma qui loro erano più competitivi e bisognerà capire quali e quante piste saranno favorevoli alla Honda».

Credi che adesso Marquez diventerà un bruttissimo cliente da gestire?
«Sì. Intanto, oltre alla vittoria di oggi, Marquez è in testa al mondiale ed è salito due volte sul podio, come solo Lorenzo: quindi non è andato forte per caso. Sarà dura per tutti. Comunque in Qatar, Marquez l’ho “fregato”: non è impossibile arrivargli davanti».

E’ vero che domani proverai una “Nascar”?
«Sì. Sono curioso, ma più che altro dobbiamo fare un video per la Monsters: mi sa che non sarà un gran test, dovremo più che altro girare immagini. In ogni caso ne approfitto per provarla, entrare in un ovale, a 350 km/h di media (!): immagino che sarà bello. Poi “Charlotte” è una pista famosa, storica, un ovale grande: sarà divertente».
http://www.moto.it/MotoGP/rossi-possiamo-dobbiamo-fare-meglio.html

katana
22/04/2013, 09:25
AUSTIN – Settimo, come in Qatar. E, come in Qatar, Andrea Dovizioso si è preso un secondo al giro, conquistando però un risultato ben oltre ogni aspettativa: sta guidando davvero forte Andrea, sfruttando al massimo una moto pressoché identica a quella del 2012, quindi con gli stessi problemi.

«Abbiamo fatto quello che ci aspettavamo: il distacco non è così grande, il passo non male. Volevo provare a combattere con Rossi e Bradl, ma purtroppo non è stato possibile. Sono contento per l’aggressività e per l’impegno che ci ho messo, sono stato abbastanza costante e gli ultimi tre giri con Bautista sono stati divertenti: è stata una bella lotta. Dobbiamo lavorare, lo sappiamo, ma finché non arriva materiale nuovo non possiamo inventarci niente: questi sono i nostri limiti, ma dobbiamo continuare con questa motivazione».

Ma il morale, dopo una gara così, com’è?
«Più alto che in Qatar, perché ho combattuto forte, ho stretto i denti, ho mantenuto un buon passo: sono stato bravo a fare quasi tutti i giri sotto i 2’06”. E’ stata molto dura, cali fisicamente perché devi guidare la moto in modo innaturale, con tanta forza, specie nella prima parte con tanti cambi di direzione: non a caso mi è anche venuto male alla spalla. Sono contento del risultato della gara e del distacco, però è un’ulteriore conferma dei problemi che abbiamo, sono sempre quelli, non cambiano. Sappiamo bene quello che non funziona».

A Jerez correrà il collaudatore Michele Pirro: che Ducati userà?
«Il telaio nuovo, quello che abbiamo provato in Malesia, ancora con una moto un po’ ibrida. Lui si sta trovando meglio con quel telaio e ha avuto delle conferme nell’ultimo test che ha fatto (settima scora a Jerez, NDA): speriamo funzioni veramente, ma non so se il passo in avanti sarà veramente grande come ci serve».

Conoscere sempre di più questa moto ti aiuta a fare meno fatica?
«Più che altro, gara dopo gara, riesco a fare il Dovizioso: riesco a fare un buon passo, con una buona prestazione per tutta la gara, senza errori particolari. Ma i limiti che abbiamo sono grossi: finché non miglioriamo quelli non possiamo inventarci niente. Io in prova posso anche andare abbastanza bene, non essere tanto distante, ma le mie sensazioni sono di fare tanta fatica. So che non va guidata così una moto – e in gara puoi solo peggiorare -, ne sono consapevole, ma è il modo migliore per tirare fuori il massimo dalla Desmosedici».

Adesso hai una gran carica; c’è rischio di demoralizzarsi GP dopo GP?
«Certo che c’è questo rischio, come è successo ad altri piloti. Sono molto concentrato e consapevole di questa eventualità: speriamo che non accada».

Che voto dai a te e alla moto?
«Se ti rispondo potrei sembrare un po’ bastardo… Qui mi do un bel nove, non dieci perché si può sempre fare meglio e non conosco ancora così bene questa moto, però per quello che ho fatto in gara credo di meritare davvero un bel voto. Per dare il voto alla moto bisogna giudicare quello che hanno fatto gli altri piloti (Hayden nono a 11” da Dovi, Iannone decimo a 20”, Spies tredicesimo a quasi un minuto, NDA), non il primo che fa risultato. Come quando Stoner vinceva o conquistava i podi, il voto non bisognava darlo alla moto in base ai risultati che otteneva, ma in base ai risultati ottenuti dagli altri piloti. Quindi il voto datelo voi in base al risultato degli altri piloti…».
Scusa Andrea, ma non ti ho mai sentito fare un’affermazione del genere: in questo momento sei come Stoner?
«Mi piacerebbe dire così (ride): sono perfettamente consapevole che Casey è un fenomeno. Quindi non voglio essere un presuntuoso, non voglio dire questo, ma credo di stare facendo molto bene il mio lavoro, concentrato per tirare fuori il massimo della moto che in questo momento non va assolutamente bene, consapevole che ci vuole tempo per migliorare».

Cosa ti aspetti da Jerez?
«Credo che quella pista sia assolutamente sfavorevole alla Ducati, però c’è grip e questo è un aspetto positivo: dove c’è grip i problemi che abbiamo rimangono, ma diminuiscono un pochino. Però quando non puoi essere costante, non puoi girare nel modo giusto, qualsiasi pista è negativa».
http://www.moto.it/MotoGP/dovizioso-gara-da-9-in-pagella.html

Mel.82
22/04/2013, 11:46
Durante le FP3 Marquez ha fatto un numerone PAZZERSCO..
In staccata, col posteriore ancora sollevato, inclinava la moto mettendola anche un po' di traverso... Poi poggiava il posteriore e faceva la curva.
Ora... a parte che è come tenere una scopa di 500kg in equilibrio sul naso.. Come fa? Come caxxo fa?

Qualcuno sa dove posso trovare il replay delle FP3?:shock::shock::shock:

Pave
22/04/2013, 11:58
Signori .... questo qui è un fenomeno .... non so chi possa fermarlo ;-)

Concordo ! Credo che possa fermalo solo qualche brutta caduta di troppo (ricordate Lorenzo ?), se così non sarà la vedo dura per tutti.

Lamps

_sabba_
22/04/2013, 12:38
Secondo me le suonerebbe anche a Stoner.

:-D

Mel.82
22/04/2013, 12:48
Secondo me le suonerebbe anche a Stoner.

:-D
Me lo chiedevo anch'io ieri. Secondo me no, se la giocherebbero però. Stoner Pedrosa lo "piegava" di più, ma aveva anche più esperienza.

refosco
22/04/2013, 20:58
Ma il grande jorge? su questa pista doveva essere un disastro ed alla fine non ha poi preso una vita.....
Calma ragazzi, marquez ha una guida spettacolare, ma quando lorenzo è in palla non c'è n'è per nessuno..e la yamaha
mi sembra più competitiva rispetto alle ultime gare dell'anno passato.

_sabba_
22/04/2013, 21:27
Hai ragionissimo.
Ma onestamente le Honda sono nettamente più veloci della Yamaha, sia in rettilineo che (e soprattutto) in accelerazione.
Bisogna che tirino fuori della "bumba" da quel motore.
Se vogliamo rimanere in tema di complimenti, bisogna ricordare che Andrea Dovizioso con il cancellone dell'anno scorso ha fatto una gara tutto sommato dignitosissima, non arrivando troppo lontano da Rossi sulla ben più blasonata Yamaha (che comunque su questo circuito era veramente pessima, anche perché non era esaltante nemmeno nelle curve prese in velocità, dove di solito dà la paga a tutte le altre).
Per cui:
Honda imbattibile
Ducati in crescita (la cura Audi funziona?)
Yamaha da migliorare (in fretta altrimenti perdono il treno)

;-)

mp
23/04/2013, 14:38
Durante le FP3 Marquez ha fatto un numerone PAZZERSCO..
In staccata, col posteriore ancora sollevato, inclinava la moto mettendola anche un po' di traverso... Poi poggiava il posteriore e faceva la curva.
Ora... a parte che è come tenere una scopa di 500kg in equilibrio sul naso.. Come fa? Come caxxo fa?

Qualcuno sa dove posso trovare il replay delle FP3?:shock::shock::shock:



Vista anch'io quella staccata, pazzesca! solo che spingendo da dietro la scopa non la teneva con il naso ma ce l'aveva proprio nel.... :-)

L'altra notizia è che Lorenzo ha fatto, due cadute a parte, il peggior risultato dal 18 settembre 2011!

Bravi tutti, tranne Rossi che doveva di certo stare più vicino a Lorenzo per non sfigurare.

Mel.82
23/04/2013, 14:58
Vista anch'io quella staccata, pazzesca! solo che spingendo da dietro la scopa non la teneva con il naso ma ce l'aveva proprio nel.... :-)

:lol::lol::lol::lol::lol::lol: vero!

L'altra notizia è che Lorenzo ha fatto, due cadute a parte, il peggior risultato dal 18 settembre 2011!
E mi sa che almeno in una delle cadute è stato "abbattuto", non era neanche colpa sua. :roll:
Fortissimo..... :shock: