katana
28/06/2013, 14:44
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Chiantishire, Siena – Tra le meravigliose colline e i vigneti del Chianti è stata presentata la nuova o meglio la nuovissima Maserati Ghibli. Un auto che non solo e’ nuova per Maserati, ma che soprattutto la introduce per la prima volta dopo quasi 100 anni di storia in un segmento, quasi, di massa, ovvero delle berline di classe E. Si scontra quindi con Audi, Mercedes e BMW in un “affollato” segmento di auto da usare tutti i giorni, ma anche di rappresentanza, dal costo dai 60.000 euro in su fino a circa 90.000 euro. Una grande novità anche per il marketing Maserati, che può parlare a più persone, a persone che non sono super ricchi, ma manager, padri di famiglia appassionati del marchio che però non vogliono la super sportiva o l’auto che supera i 100.000 euro.
Altra grande novità i motori diesel: per la prima volta Maserati si avvicina a queste motorizzazioni che sono molto interessanti in Italia ed Europa soprattutto per questa classe, in quanto danno ottime prestazioni e coppia generosa, ma consumi da classe media, sempre in pratica sopra ai 10-12 con un litro. Insomma tante novità tutte da scoprire nel nostro test drive nella “beautiful” toscana, tra paesini incantati, ville, cipressi e vigneti del Montalcino, lo scenario perfetto per esaltare la bellezza estetica della nuova Ghibli e le emozioni di guida, anche se ci sarebbe piaciuto un giretto in pista!
Dove nasce la Ghibli
Ghibli non e’ un nome nuovo in Maserati, infatti a fine anni sessanta era una Gran Turismo sportiva 2 posti che contendeva il mercato a Lamborghini Miura e Ferrari Daytona. Quindi un nome importante che vuole “augurare” buona fortuna alla nuova Ghibli, anche perchè dietro c’è la rinascita dello stabilimento di Grugliasco, Ex Bertone. Dovrebbe dare da lavorare a oltre 500 operai a regime, un'importante realtà economica e di rinascita per Torino, i suoi operai e l’indotto. Soprattutto se con un prodotto di alta gamma, che può andare in giro per il mondo e parlare della qualità costruttiva degli operai ed impianti italiani. Insomma Ghibli, noto vento sahariano, caldo e pieno di emozioni esotiche, speriamo porti un vento di novità e nuova economia in Italia. I motori sono invece costruiti a Cento, Ferrara, i VM turbodiesel, e a Maranello, alla Ferrari, i due 3.000 benzina turbo.
Design italiano ed estetica dinamica per emozionare anche da fermi
La Ghibli come design vuole richiamare la “mitica” Quattroporte , berlina top di gamma, molto amata anche all’estero. La linea della Ghibli emoziona, e a guardarla sembra meno lunga dei suoi 4 metri e 97, ed è un mix tra berlina e coupé, il tutto con un bel tocco di sportività. Il segreto è stato ispirarsi alla Maserati da corsa di Fangio del 1957, usando quindi il fuso centrale, che parte con la generosa “bocca” a griglia Maserati, contornata dalle grandi 4 ruote, che conferiscono dinamismo e muscolosità. Vista da davanti sembra veramente bassa ed aggressiva, invece di lato traspare maggiormente l’eleganza delle forme, anche se non ci ha convinti il passaggio fari anteriori/carrozzeria: li avremmo preferiti un po’ più grandi e allungati. Molto bello invece “l’appoggio” del tetto sulla carrozzeria con l’effetto coupé, ed il corto bagagliaio con i bei fari eleganti e allungati ed i doppi-doppi scarichi che sottolineano (anche con il sound) tutta la tradizione sportiva Maserati.
La nuova Ghibli ha un passo di 2.998 mm, 173 mm più corto rispetto a quello della Quattroporte, e una lunghezza totale che, con i suoi 4,97 metri, è più corta di 29 cm. È anche più bassa di 20 mm rispetto alla Quattroporte ciò gli conferisce un aspetto aggressivo grazie anche alle misure della carreggiata anteriore e posteriore. Entrambe sono più larghe di quelle della Quattroporte: la carreggiata anteriore è 1635 mm (+1 mm), quella posteriore1.653 mm (+6 mm). La vettura è anche più leggera di 50 kg rispetto alla sorella più grande; la Ghibli S pesa 1.810 kg e la Ghibli S Q4 pesa 1.870 kg. La ripartizione dei pesi è 50:50 tra anteriore e posteriore.
Interni: comodità ed eleganza artigianale
Appena si apre la porta della Ghibli si entra decisamente in un ambiente “Italian-Style”, design. Qualità e sensazione di unicità sono le prime cose che traspaiono. Bisogna dire che la cura artigianale si vede in ogni dettaglio il che rende molto personale la Ghibli, rispetto alle altre berline executive. Ovvero sembra proprio che l’auto sia fatta su misura, una bella sensazione. La pelle (Frau) del nostro modello in prova, marrone tabacco, era veramente eccezionale, comoda, morbida. In più rispetto ai concorrenti, Maserati offre al momento oltre 15 diversi abbinamenti di colori e pelli, al top del mercato. Ci sediamo, e subito ci si sente “dentro” la Ghibli, pronti per scatenare la cavalleria. Infatti è una seduta comoda ma sportiva, con visibilità di conseguenza non ottimale in manovra, anche se aggiustando il sedile elettrico, volante e anche pedaliera, ognuno può trovare la propria posizione di guida. Volante molto grande, bello, si vedono bene gli strumenti ed adatto alla guida autostradale, un po’ meno per la guida al limite, complice anche il servosterzo un morbido. Belle le leve “paddles” per il cambio a otto marce, in alluminio, che però hanno il difetto di “nascondere” il deviatore frecce e tergi.
Scomodo anche il pulsante start, quasi sotto al volante, che avremmo decisamente preferito sulla destra, magari davanti al cambio. La strumentazione ci è piaciuta molto, chiara, ed adatta alla classe dell'auto, precisa e sportiva. Molto bello e funzionale lo schermo colori TFT da 7 pollici tra i due quadranti con tutte le informazioni necessarie alla guida, consumi, temperature e ovviamente navigatore. La consolle centrale è caratterizzata dal grosso schermo da 8,4 pollici con cui si controllano il sistema multimediale, l'aria condizionata, ed il navigatore. Sistema touchscreen completo ed immediato, anche se con la grafica uguale ad altre auto del gruppo, di classe inferiore. Avremmo preferito qualcosa di più esclusivo. Anche la cornice in plastica con le due rotelline sarebbe da migliorare, magari con dei bottoni a sfioro ed un materiale più “nobile”, tipo alluminio spazzolato. Comodi ed intuitivi i comandi dell’aria condizionata e del flusso. Il cambio a prima vista è bello ed ergonomico, ma poi siamo rimasti un po’ delusi dal materiale, anche qui avremmo preferito “metallo pesante”, tra l’altro non precisissimo nel passaggio da Neutral a retromarcia. Bisogna un po’ abituarsi. Chicca tecnologica il WI-FI HOTSPOT: La Ghibli include la tecnologia WLAN, optional, che la trasforma in un efficiente Wi-Fi su 4 ruote. È possibile collegare contemporaneamente fino a tre dispositivi quali laptop, cellulari e tablet. Il sistema supporta HSDPA, UMTS, EDGE e GSM.
Passeggeri in Prima classe
Il bello della Ghibli è guidarla, ma anche farsi portare in giro. Infatti sia il passeggero davanti che i due dietro (il quinto è un po’ sacrificato, causa albero di trasmissione) stanno veramente comodi. Dietro lo spazio è quasi da berlina allungata, ed i materiali sempre ricchi e di qualità. Il bagagliaio, è piuttosto grande 500 litri, ed i sedili possono abbattersi 40/60 dando ancora più spazio a bagagli, sci, sacche da golf. Telaio e sospensioni, giusto mix fra sportività e confort.
La Ghibli si presenta con una meccanica e dei motori di prim’ordine, sia per prestazioni che per consumi e piacevolezza di guida. Si può dire che per quanto pieni di cavalli la loro dote migliore sia l’erogazione, piena e progressiva che su una GT sono fondamentali per quando si fanno tanti chilometri. Probabilmente in pista non sfigura la Ghibli, ma predilige il gran turismo. Per il telaio della Ghibli è stato sviluppato un “carattere” assolutamente originale grazie alla combinazione di sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e sospensioni posteriori multi-link allo stato dell'arte, trazione integrale a inserimento parziale e un potente sistema frenante. Le sospensioni possono avere, in optional, il tasto sport, che le rende molto più prestazionali e rigide.
Il telaio, realizzato intorno alla rigida cellula di sicurezza in acciaio, utilizza una serie di diverse leghe di alluminio e di acciaio per massimizzare la resistenza, minimizzare il peso e conservare la perfetta ripartizione 50:50 dei pesi nei modelli a trazione posteriore della berlina sportiva. Di conseguenza, le quattro porte e il cofano motore, parte delle sospensioni anteriori sono tutti in alluminio. Verso la fine del 2013, per la Ghibli Diesel e la Ghibli S Q4 sarà disponibile un setup sportivo delle sospensioni, optional, basato su un sistema di ammortizzazione fisso e non sul sistema Skyhook optional.
Pneumatici e Cerchi
Le versioni Ghibli e Ghibli Diesel montano pneumatici anteriori e posteriori con le stesse dimensioni (235/50). Le versioni Ghibli S e S Q4 presentano invece pneumatici 235/50 all'anteriore e 275/45 al posteriore. Le ruote da 19", con pneumatici 245/45 all'anteriore e 275/40 al posteriore, sono studiate per ridurre consumi e rumorosità e assicurare viaggi lunghi e confortevoli. Le ruote da 20", con pneumatici 245/40 all'anteriore e 285/35 al posteriore, rappresentano invece il perfetto compromesso tra sportività e comfort, mentre quelle da 21", con una combinazione di pneumatici 245/35 all'anteriore e 285/30 al posteriore, offrono un handling più sportivo.
Motori potenti, ma fluidi e con consumi ottimizzati
La versione più potente del motore V6 benzina, riservata alla Ghibli S a trazione posteriore e alla Ghibli S Q4 a trazione integrale, ha una potenza massima di 410 CV a 5.500 giri/min. e 550 Nm di coppia a partire da soli 1.750 giri/min.
Chiantishire, Siena – Tra le meravigliose colline e i vigneti del Chianti è stata presentata la nuova o meglio la nuovissima Maserati Ghibli. Un auto che non solo e’ nuova per Maserati, ma che soprattutto la introduce per la prima volta dopo quasi 100 anni di storia in un segmento, quasi, di massa, ovvero delle berline di classe E. Si scontra quindi con Audi, Mercedes e BMW in un “affollato” segmento di auto da usare tutti i giorni, ma anche di rappresentanza, dal costo dai 60.000 euro in su fino a circa 90.000 euro. Una grande novità anche per il marketing Maserati, che può parlare a più persone, a persone che non sono super ricchi, ma manager, padri di famiglia appassionati del marchio che però non vogliono la super sportiva o l’auto che supera i 100.000 euro.
Altra grande novità i motori diesel: per la prima volta Maserati si avvicina a queste motorizzazioni che sono molto interessanti in Italia ed Europa soprattutto per questa classe, in quanto danno ottime prestazioni e coppia generosa, ma consumi da classe media, sempre in pratica sopra ai 10-12 con un litro. Insomma tante novità tutte da scoprire nel nostro test drive nella “beautiful” toscana, tra paesini incantati, ville, cipressi e vigneti del Montalcino, lo scenario perfetto per esaltare la bellezza estetica della nuova Ghibli e le emozioni di guida, anche se ci sarebbe piaciuto un giretto in pista!
Dove nasce la Ghibli
Ghibli non e’ un nome nuovo in Maserati, infatti a fine anni sessanta era una Gran Turismo sportiva 2 posti che contendeva il mercato a Lamborghini Miura e Ferrari Daytona. Quindi un nome importante che vuole “augurare” buona fortuna alla nuova Ghibli, anche perchè dietro c’è la rinascita dello stabilimento di Grugliasco, Ex Bertone. Dovrebbe dare da lavorare a oltre 500 operai a regime, un'importante realtà economica e di rinascita per Torino, i suoi operai e l’indotto. Soprattutto se con un prodotto di alta gamma, che può andare in giro per il mondo e parlare della qualità costruttiva degli operai ed impianti italiani. Insomma Ghibli, noto vento sahariano, caldo e pieno di emozioni esotiche, speriamo porti un vento di novità e nuova economia in Italia. I motori sono invece costruiti a Cento, Ferrara, i VM turbodiesel, e a Maranello, alla Ferrari, i due 3.000 benzina turbo.
Design italiano ed estetica dinamica per emozionare anche da fermi
La Ghibli come design vuole richiamare la “mitica” Quattroporte , berlina top di gamma, molto amata anche all’estero. La linea della Ghibli emoziona, e a guardarla sembra meno lunga dei suoi 4 metri e 97, ed è un mix tra berlina e coupé, il tutto con un bel tocco di sportività. Il segreto è stato ispirarsi alla Maserati da corsa di Fangio del 1957, usando quindi il fuso centrale, che parte con la generosa “bocca” a griglia Maserati, contornata dalle grandi 4 ruote, che conferiscono dinamismo e muscolosità. Vista da davanti sembra veramente bassa ed aggressiva, invece di lato traspare maggiormente l’eleganza delle forme, anche se non ci ha convinti il passaggio fari anteriori/carrozzeria: li avremmo preferiti un po’ più grandi e allungati. Molto bello invece “l’appoggio” del tetto sulla carrozzeria con l’effetto coupé, ed il corto bagagliaio con i bei fari eleganti e allungati ed i doppi-doppi scarichi che sottolineano (anche con il sound) tutta la tradizione sportiva Maserati.
La nuova Ghibli ha un passo di 2.998 mm, 173 mm più corto rispetto a quello della Quattroporte, e una lunghezza totale che, con i suoi 4,97 metri, è più corta di 29 cm. È anche più bassa di 20 mm rispetto alla Quattroporte ciò gli conferisce un aspetto aggressivo grazie anche alle misure della carreggiata anteriore e posteriore. Entrambe sono più larghe di quelle della Quattroporte: la carreggiata anteriore è 1635 mm (+1 mm), quella posteriore1.653 mm (+6 mm). La vettura è anche più leggera di 50 kg rispetto alla sorella più grande; la Ghibli S pesa 1.810 kg e la Ghibli S Q4 pesa 1.870 kg. La ripartizione dei pesi è 50:50 tra anteriore e posteriore.
Interni: comodità ed eleganza artigianale
Appena si apre la porta della Ghibli si entra decisamente in un ambiente “Italian-Style”, design. Qualità e sensazione di unicità sono le prime cose che traspaiono. Bisogna dire che la cura artigianale si vede in ogni dettaglio il che rende molto personale la Ghibli, rispetto alle altre berline executive. Ovvero sembra proprio che l’auto sia fatta su misura, una bella sensazione. La pelle (Frau) del nostro modello in prova, marrone tabacco, era veramente eccezionale, comoda, morbida. In più rispetto ai concorrenti, Maserati offre al momento oltre 15 diversi abbinamenti di colori e pelli, al top del mercato. Ci sediamo, e subito ci si sente “dentro” la Ghibli, pronti per scatenare la cavalleria. Infatti è una seduta comoda ma sportiva, con visibilità di conseguenza non ottimale in manovra, anche se aggiustando il sedile elettrico, volante e anche pedaliera, ognuno può trovare la propria posizione di guida. Volante molto grande, bello, si vedono bene gli strumenti ed adatto alla guida autostradale, un po’ meno per la guida al limite, complice anche il servosterzo un morbido. Belle le leve “paddles” per il cambio a otto marce, in alluminio, che però hanno il difetto di “nascondere” il deviatore frecce e tergi.
Scomodo anche il pulsante start, quasi sotto al volante, che avremmo decisamente preferito sulla destra, magari davanti al cambio. La strumentazione ci è piaciuta molto, chiara, ed adatta alla classe dell'auto, precisa e sportiva. Molto bello e funzionale lo schermo colori TFT da 7 pollici tra i due quadranti con tutte le informazioni necessarie alla guida, consumi, temperature e ovviamente navigatore. La consolle centrale è caratterizzata dal grosso schermo da 8,4 pollici con cui si controllano il sistema multimediale, l'aria condizionata, ed il navigatore. Sistema touchscreen completo ed immediato, anche se con la grafica uguale ad altre auto del gruppo, di classe inferiore. Avremmo preferito qualcosa di più esclusivo. Anche la cornice in plastica con le due rotelline sarebbe da migliorare, magari con dei bottoni a sfioro ed un materiale più “nobile”, tipo alluminio spazzolato. Comodi ed intuitivi i comandi dell’aria condizionata e del flusso. Il cambio a prima vista è bello ed ergonomico, ma poi siamo rimasti un po’ delusi dal materiale, anche qui avremmo preferito “metallo pesante”, tra l’altro non precisissimo nel passaggio da Neutral a retromarcia. Bisogna un po’ abituarsi. Chicca tecnologica il WI-FI HOTSPOT: La Ghibli include la tecnologia WLAN, optional, che la trasforma in un efficiente Wi-Fi su 4 ruote. È possibile collegare contemporaneamente fino a tre dispositivi quali laptop, cellulari e tablet. Il sistema supporta HSDPA, UMTS, EDGE e GSM.
Passeggeri in Prima classe
Il bello della Ghibli è guidarla, ma anche farsi portare in giro. Infatti sia il passeggero davanti che i due dietro (il quinto è un po’ sacrificato, causa albero di trasmissione) stanno veramente comodi. Dietro lo spazio è quasi da berlina allungata, ed i materiali sempre ricchi e di qualità. Il bagagliaio, è piuttosto grande 500 litri, ed i sedili possono abbattersi 40/60 dando ancora più spazio a bagagli, sci, sacche da golf. Telaio e sospensioni, giusto mix fra sportività e confort.
La Ghibli si presenta con una meccanica e dei motori di prim’ordine, sia per prestazioni che per consumi e piacevolezza di guida. Si può dire che per quanto pieni di cavalli la loro dote migliore sia l’erogazione, piena e progressiva che su una GT sono fondamentali per quando si fanno tanti chilometri. Probabilmente in pista non sfigura la Ghibli, ma predilige il gran turismo. Per il telaio della Ghibli è stato sviluppato un “carattere” assolutamente originale grazie alla combinazione di sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante e sospensioni posteriori multi-link allo stato dell'arte, trazione integrale a inserimento parziale e un potente sistema frenante. Le sospensioni possono avere, in optional, il tasto sport, che le rende molto più prestazionali e rigide.
Il telaio, realizzato intorno alla rigida cellula di sicurezza in acciaio, utilizza una serie di diverse leghe di alluminio e di acciaio per massimizzare la resistenza, minimizzare il peso e conservare la perfetta ripartizione 50:50 dei pesi nei modelli a trazione posteriore della berlina sportiva. Di conseguenza, le quattro porte e il cofano motore, parte delle sospensioni anteriori sono tutti in alluminio. Verso la fine del 2013, per la Ghibli Diesel e la Ghibli S Q4 sarà disponibile un setup sportivo delle sospensioni, optional, basato su un sistema di ammortizzazione fisso e non sul sistema Skyhook optional.
Pneumatici e Cerchi
Le versioni Ghibli e Ghibli Diesel montano pneumatici anteriori e posteriori con le stesse dimensioni (235/50). Le versioni Ghibli S e S Q4 presentano invece pneumatici 235/50 all'anteriore e 275/45 al posteriore. Le ruote da 19", con pneumatici 245/45 all'anteriore e 275/40 al posteriore, sono studiate per ridurre consumi e rumorosità e assicurare viaggi lunghi e confortevoli. Le ruote da 20", con pneumatici 245/40 all'anteriore e 285/35 al posteriore, rappresentano invece il perfetto compromesso tra sportività e comfort, mentre quelle da 21", con una combinazione di pneumatici 245/35 all'anteriore e 285/30 al posteriore, offrono un handling più sportivo.
Motori potenti, ma fluidi e con consumi ottimizzati
La versione più potente del motore V6 benzina, riservata alla Ghibli S a trazione posteriore e alla Ghibli S Q4 a trazione integrale, ha una potenza massima di 410 CV a 5.500 giri/min. e 550 Nm di coppia a partire da soli 1.750 giri/min.