katana
26/07/2013, 09:33
Sul numero di agosto 2013 di Motociclismo si rinnova l'eterna sfida tra la BMW GS e la KTM LC8. Una sfida delicatissima: a marzo, in Grecia, tutti i tester, nessuno escluso, avevano indicato la BMW R 1200 GS come vincitrice della comparativa ad otto. Eravamo partiti sperando che vincesse qualsiasi altra, perché il monopolio BMW ci ha stufato. Non può vincere sempre la stessa moto, dai! Al limite ci può stare bene che in MotoGP vinca sempre Rossi, ma tra le moto l'alternanza è bella. Per me non sarebbe stato un problema, perché non ho mai avuto feeling con le grosse bavaresi. Ma poi, una volta in Grecia, la cosa s'è fatta imbarazzante: persino io giudicavo la BMW superiore a tutte le altre nella somma comfort-piacere di guida-prestazioni. Oh, tanto di cappello ai tedeschi. La BMW era completamente nuova e, a nostro giudizio, andava meglio della vecchia, già vincitrice nel 2012. Anche la KTM era completamente nuova, ma ci aveva lasciati perplessi. La 1190 Base, rispetto alla 990, da enduro era diventata una sportiva stradale, con l'avantreno talmente piantato a terra da far credere che la gomma anteriore fosse forata. Non era affatto una cattiva moto, solo che non sembrava una maxi enduro. Con una potenza e un avantreno da superbike, ci aveva spiazzati completamente. E ci domandavamo: KTM è impazzita del tutto, oppure la 1190 Adventure R – con ruote da 21" e 18" – sarà diversa? Ovvero: avranno pensato a diversificare la base dalla R, come sarebbe saggio? Per mesi ho aspettato curioso di guidare questa benedetta R e adesso che mi sono tolto lo sfizio lo posso dire: no, alla KTM non sono impazziti. Hanno fatto una base da strada e una R da fuoristrada. Le due moto sono diversissime. E se in Grecia ci fosse stata la R, per quel che mi riguarda quest'anno non avrebbe vinto una BMW.
AMMORTIZZATORE DI STERZO
Attenzione: quelle che seguono sono le mie considerazioni personali sulle quattro moto (poi scoprirete quali sono le altre due) e io spesso vengo giudicato balordo per le idee che esprimo. Per i giudizi più scientifici e obiettivi, leggetevi il pezzo sul Motociclismo cartaceo di agosto, quello scritto dall'ottimo Fabio Meloni.
La prima cosa che ho fatto, al cospetto della R, è stata andare a vedere dentro la carena se anche lei aveva l'ammortizzatore di sterzo. E ce l'aveva. Ho detto: "Mannaggia!". Perché il confronto delle quote ciclistiche tra la BMW e la KTM è bizzarro. Alla guida, la BMW davanti sembra leggerissima, mentre la KTM base, come ho detto, sembra avere la ruota anteriore forata, da quanto è pesante. Poi guardi la bilancia e scopri che non solo la tedesca pesa, in assoluto, più dell'austriaca, ma anche che è gravata dalla maggiore percentuale di kg sull'avantreno. Eppure, sembra una bicicletta! Potenza delle geometrie (angolo di sterzo, avancorsa, ecc.) ma anche dell'ammortizzatore di sterzo della KTM, tarato troppo duro? Non lo so. Posso solo dire che anche la 1190R ha l'ammortizzatore di sterzo, ma davanti è molto più leggera della base. Sembra una moto normale. La posizione di guida mi sembra perfetta per una maxienduro da fuoristrada e anche qui non sembra avere nulla a che fare con la postura della base, che mi metteva a disagio. Insomma, fin dai primi metri mi sono trovato a mio agio, è come dev'essere una maxienduro: non la trovo molto diversa dalla mia Africa Twin come feeling. Lo strapotente motore è tale solo se lo spingi sopra i 5.000 giri. Al di sotto è tranquillo e fluido, facile, amichevole, perfetto per le salite viscide in fuoristrada. Mentre i precedenti 950 e 990 non mi sono mai piaciuti, perché ai bassi li ho sempre trovati "isterici", difficili da tenere buoni sulle radici bagnate.
UNA VERA COMPARATIVA
In Grecia le moto erano otto, qui sono solo due. Ma, in realtà, dietro le quinte abbiamo vissuto questa come una vera comparativa, non troppo diversa da quella. È vero che in Grecia le moto erano otto, ma io sono sbilanciato verso il fuoristrada, quindi non ero troppo interessato alla Ducati Multistrada e all'Aprilia Capo Nord, moto 100% stradali: l'ho vissuta come una comparativa a 6 e non a 8. Mentre qui, oltre alle due sfidanti, avevamo anche due moto d'appoggio molto interessanti: la Triumph 1200 Tiger XC, che in Grecia ci aveva conquistati per comfort, erogazione e precisione avantreno e la BMW F 800 GS Adventure, una novità che aspettavamo da anni. Quindi, dietro le quinte è stato inevitabile confrontare continuamente le quattro moto, anche se solo due erano destinate alle luci della ribalta del servizio su Motociclismo.
Devo anche dire che io non amo alla follia questi enormi motoni da 1.200 cc con potenze da 130/150 CV. Tant'è che, appena tornato dalla Grecia, sono salito sul Passo del Sempione in sella a una BMW F 800 GS e l'ho trovata immensamente più agile e divertente delle 1200. Sicché, nel partire per questa comparativa avevo già la mia classifica in testa: avrebbe vinto la F 800 GS Adventure. Invece, sono rimasto spiazzato ancora più che in Grecia.
Abbiamo percorso un fantastico anello con base a Conegliano Veneto, che si trova dove la Pianura Padana va a sbattere contro le montagne. 550 km di strade di montagna, sia asfaltate sia sterrate. Personalmente, questo è il mio nirvana motociclistico: lunghe traversate di regioni montane, su strade di qualsiasi tipo, dall'asfalto alla mulattiera con sassi e solchi.
DUE MOTO NON PARAGONABILI
Se dico che in Grecia avrei fatto vincere la KTM 1190R, lo dico da appassionato di moto, coi suoi gusti. Ma, da tester, devo essere obiettivo: posso dire che mi piace di più la KTM, ma non che sia meglio della BMW. Ciò perché le due moto sono troppo diverse, sono diversissime, non c'entrano nulla. Hanno due personalità fortissime, al punto che richiedono di adattarsi e poi, quando inizi a trovartici, se passi all'avversaria ti sembra un cesso. Esempio: ti siedi sulla KTM e, subito, cerchi di capire se la sella da enduro è più comoda di quella della sorella base. Quella ha un'imbottitura che cede subito, questa l'imbottitura non ce l'ha proprio. Due selle diverse, un solo effetto: sembra di stare seduti su un muretto di marmo. E, solo per questo motivo, una maxienduro mangiastrade come questa non può vincere alcuna comparativa, perché avere la sella di marmo non ha senso. Posso anche passare sopra al fatto che il cupolino ripari poco, ma non sul fatto che già dopo un'ora di viaggio hai le chiappe in fiamme e non fai altro che calcolare quanto manca all'arrivo. Vabbé, ma facciamo finta che la sella sia comoda. La posizione di guida a me piace, è perfetta, però anche la BMW è messa bene. Ciò che rende queste moto diverse come il sole e la luna sono due cose: l'avantreno e la risposta ai bassi e medi regimi. La KTM sembra perfetta, se la provi da sola: erogazione fluida e avantreno che è un azzeccato mix tra stabilità e maneggevolezza. Ci prendi la mano, ci fai 20 km di passo dolomitico, godi tantissimo e poi salti al volo sulla BMW. E ti ammazzi. Se imposti la curva come facevi con la LC8, ti sdrai per terra, perché la moto è agile come una mosca. Scende in piega troppo in fretta! Non ti piace, rimpiangi la KTM. Per non parlare di quando apri il gas come facevi con l'austriaca: qua non puoi, perché ai bassi la differenza di potenza è enorme, ti metti veramente la moto per cappello. Sembra una moto sbagliata, con lo sterzo troppo verticale, che prende sotto e un motore ingestibile. Fai altri 20 km di curve, impari a dosare le forze e ti rendi conto che questa moto è una meraviglia che curva da sola, senza alcuna fatica. E per andare forte basta dare un filo di gas. E che dire della sella stracomoda? Capisci perché questa moto ha vinto in Grecia: va fortissimo col minimo impegno, ti fa macinare milioni di km divertendoti e senza stancarti. Allora decidi di tornare sulla KTM e ci resti malissimo: sella di marmo, avantreno pesantissimo (mai ai livelli della sorella base, eh!) e motore che non spinge per niente, a meno di non tenerlo su di giri. Ci devi fare qualche km prima di adattarti e di tornare a considerarla una meraviglia. Per me, alla fine, sono le migliori moto che abbia mai guidato su strada, anche se non hanno nulla a che fare una con l'altra.
AMMORTIZZATORE DI STERZO
Attenzione: quelle che seguono sono le mie considerazioni personali sulle quattro moto (poi scoprirete quali sono le altre due) e io spesso vengo giudicato balordo per le idee che esprimo. Per i giudizi più scientifici e obiettivi, leggetevi il pezzo sul Motociclismo cartaceo di agosto, quello scritto dall'ottimo Fabio Meloni.
La prima cosa che ho fatto, al cospetto della R, è stata andare a vedere dentro la carena se anche lei aveva l'ammortizzatore di sterzo. E ce l'aveva. Ho detto: "Mannaggia!". Perché il confronto delle quote ciclistiche tra la BMW e la KTM è bizzarro. Alla guida, la BMW davanti sembra leggerissima, mentre la KTM base, come ho detto, sembra avere la ruota anteriore forata, da quanto è pesante. Poi guardi la bilancia e scopri che non solo la tedesca pesa, in assoluto, più dell'austriaca, ma anche che è gravata dalla maggiore percentuale di kg sull'avantreno. Eppure, sembra una bicicletta! Potenza delle geometrie (angolo di sterzo, avancorsa, ecc.) ma anche dell'ammortizzatore di sterzo della KTM, tarato troppo duro? Non lo so. Posso solo dire che anche la 1190R ha l'ammortizzatore di sterzo, ma davanti è molto più leggera della base. Sembra una moto normale. La posizione di guida mi sembra perfetta per una maxienduro da fuoristrada e anche qui non sembra avere nulla a che fare con la postura della base, che mi metteva a disagio. Insomma, fin dai primi metri mi sono trovato a mio agio, è come dev'essere una maxienduro: non la trovo molto diversa dalla mia Africa Twin come feeling. Lo strapotente motore è tale solo se lo spingi sopra i 5.000 giri. Al di sotto è tranquillo e fluido, facile, amichevole, perfetto per le salite viscide in fuoristrada. Mentre i precedenti 950 e 990 non mi sono mai piaciuti, perché ai bassi li ho sempre trovati "isterici", difficili da tenere buoni sulle radici bagnate.
UNA VERA COMPARATIVA
In Grecia le moto erano otto, qui sono solo due. Ma, in realtà, dietro le quinte abbiamo vissuto questa come una vera comparativa, non troppo diversa da quella. È vero che in Grecia le moto erano otto, ma io sono sbilanciato verso il fuoristrada, quindi non ero troppo interessato alla Ducati Multistrada e all'Aprilia Capo Nord, moto 100% stradali: l'ho vissuta come una comparativa a 6 e non a 8. Mentre qui, oltre alle due sfidanti, avevamo anche due moto d'appoggio molto interessanti: la Triumph 1200 Tiger XC, che in Grecia ci aveva conquistati per comfort, erogazione e precisione avantreno e la BMW F 800 GS Adventure, una novità che aspettavamo da anni. Quindi, dietro le quinte è stato inevitabile confrontare continuamente le quattro moto, anche se solo due erano destinate alle luci della ribalta del servizio su Motociclismo.
Devo anche dire che io non amo alla follia questi enormi motoni da 1.200 cc con potenze da 130/150 CV. Tant'è che, appena tornato dalla Grecia, sono salito sul Passo del Sempione in sella a una BMW F 800 GS e l'ho trovata immensamente più agile e divertente delle 1200. Sicché, nel partire per questa comparativa avevo già la mia classifica in testa: avrebbe vinto la F 800 GS Adventure. Invece, sono rimasto spiazzato ancora più che in Grecia.
Abbiamo percorso un fantastico anello con base a Conegliano Veneto, che si trova dove la Pianura Padana va a sbattere contro le montagne. 550 km di strade di montagna, sia asfaltate sia sterrate. Personalmente, questo è il mio nirvana motociclistico: lunghe traversate di regioni montane, su strade di qualsiasi tipo, dall'asfalto alla mulattiera con sassi e solchi.
DUE MOTO NON PARAGONABILI
Se dico che in Grecia avrei fatto vincere la KTM 1190R, lo dico da appassionato di moto, coi suoi gusti. Ma, da tester, devo essere obiettivo: posso dire che mi piace di più la KTM, ma non che sia meglio della BMW. Ciò perché le due moto sono troppo diverse, sono diversissime, non c'entrano nulla. Hanno due personalità fortissime, al punto che richiedono di adattarsi e poi, quando inizi a trovartici, se passi all'avversaria ti sembra un cesso. Esempio: ti siedi sulla KTM e, subito, cerchi di capire se la sella da enduro è più comoda di quella della sorella base. Quella ha un'imbottitura che cede subito, questa l'imbottitura non ce l'ha proprio. Due selle diverse, un solo effetto: sembra di stare seduti su un muretto di marmo. E, solo per questo motivo, una maxienduro mangiastrade come questa non può vincere alcuna comparativa, perché avere la sella di marmo non ha senso. Posso anche passare sopra al fatto che il cupolino ripari poco, ma non sul fatto che già dopo un'ora di viaggio hai le chiappe in fiamme e non fai altro che calcolare quanto manca all'arrivo. Vabbé, ma facciamo finta che la sella sia comoda. La posizione di guida a me piace, è perfetta, però anche la BMW è messa bene. Ciò che rende queste moto diverse come il sole e la luna sono due cose: l'avantreno e la risposta ai bassi e medi regimi. La KTM sembra perfetta, se la provi da sola: erogazione fluida e avantreno che è un azzeccato mix tra stabilità e maneggevolezza. Ci prendi la mano, ci fai 20 km di passo dolomitico, godi tantissimo e poi salti al volo sulla BMW. E ti ammazzi. Se imposti la curva come facevi con la LC8, ti sdrai per terra, perché la moto è agile come una mosca. Scende in piega troppo in fretta! Non ti piace, rimpiangi la KTM. Per non parlare di quando apri il gas come facevi con l'austriaca: qua non puoi, perché ai bassi la differenza di potenza è enorme, ti metti veramente la moto per cappello. Sembra una moto sbagliata, con lo sterzo troppo verticale, che prende sotto e un motore ingestibile. Fai altri 20 km di curve, impari a dosare le forze e ti rendi conto che questa moto è una meraviglia che curva da sola, senza alcuna fatica. E per andare forte basta dare un filo di gas. E che dire della sella stracomoda? Capisci perché questa moto ha vinto in Grecia: va fortissimo col minimo impegno, ti fa macinare milioni di km divertendoti e senza stancarti. Allora decidi di tornare sulla KTM e ci resti malissimo: sella di marmo, avantreno pesantissimo (mai ai livelli della sorella base, eh!) e motore che non spinge per niente, a meno di non tenerlo su di giri. Ci devi fare qualche km prima di adattarti e di tornare a considerarla una meraviglia. Per me, alla fine, sono le migliori moto che abbia mai guidato su strada, anche se non hanno nulla a che fare una con l'altra.