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Visualizza Versione Completa : Suzuki GSR 600 (m.y. 2006)



Adry
03/10/2013, 12:20
Pareri? esperienze precedenti?? :roll::roll:



http://www.moto.it/static/upl/Image_2/TESTDRIVE_5492_3_Tst.jpg?rnd=015366937113465145



Le linee spigolose e gli incastri di superfici rendono la naked Suzuki aggressiva e dinamica. La parte anteriore caratterizzata dal faro a riflettore multiplo incastonato tra le piastre di supporto e la rastremata strumentazione, rende facilmente riconoscibile la media Suzuki.
Il design della fiancata denota una cura nella definizione della linea sconosciuta alle precedenti naked di Hamamatsu, mentre l’effetto “avantreno caricato” rende al meglio quelle che sono i propositi della GSR 600.
Interessanti gli indicatori di direzione “incastonati” nella parte anteriore del serbatoio e la sella bicolore, un po’ meno gli specchi retrovisori che stonano con il resto.
Anche vista da dietro la GSR non delude, anzi, gli scarichi sottosella e le doppie luci a led creano quell’effetto F4 tutt’altro che spiacevole. Originalità stilistica anche per gli indicatori di direzione posteriori, che ricordano nella forma quelli anteriori, con la differenza che qui sono montati a vista e non annegati nella carena.
Una volta saliti in sella, la GSR 600 sfoggia delle forme generose, con un serbatoio imponente davanti e rastremato all’altezza della sella. Nel complesso la posizione di guida risulta comoda e allineata allo spirito “sportiveggiante” della GSR. La possibilita di regolazione dei comandi è limitata alla sola leva del freno, ma ciò non comporta particolari problemi. Insolito il posizionamento del blocchetto di accensione nella parte anteriore del serbatoio.
L’altezza della sella pari a 785 mm permette di poggiare entrambi i piedi a terra, anche se non siete particolarmente dotati …in fatto di gambe.
Buona la situazione passeggero, sella ampia e ben imbottita, maniglione facilmente “brandeggiabile” e soprattutto pedane con superficie ricoperta in gomma posizionate ad altezza umana (insomma niente ginocchia in bocca o effetto pappagallino sul trespolo!).
Deludente ciò che invece si trova sotto la sella, cioè quello che dovrebbe essere il vano portaoggetti. Lo sarico alto da qualche parte deve pur passare, ma l’impossibilità di riporre un semplice bloccadisco è grave. L’unico antifurto che vi si riesce a sistemare è il classico lucchettone ad “U”, per il quale è stato ricavato uno svaso.


Il design della fiancata denota una cura nella definizione della linea sconosciuta alle precedenti naked di Hamamatsu
Sempre dal ponte di comando si può apprezzare la bella e piccola strumentazione con contagiri analogico e tachimetro digitale a cristalli liquidi. Su di un secondo display vengono visualizzati i contachilometri (parziali e totale) indicatore livello carburante e orologio. Degno di nota anche l’indicatore della marcia inserita.

Dove la GSR guadagna punti e “stacca” le avversarie è sicuramente nella dotazione tecnica. Il telaio a doppia trave in alluminio ed il forcellone pressofuso anch’esso nella pregiata lega, sono due chicche difficilmente utilizzate in questo settore. Le sospensioni anteriori sono Kayaba con steli da 43 mm, regolabili nel precarico molla, mentre il mono posteriore progressivo è registrabile sia nel precarico che nello smorzamento in estensione.

Anche il motore, strettamente derivato dalla GSX-R 600 K5, è un must della GSR 600.
Il quattro cilindri è dotato di pistoni SCEM (Suzuki Composite Electrochemichal Material) che consentono una migliore trasmissione del calore ed un maggior gioco tra pistone e cilindro. Le fasce elastiche ed il raschia olio dei pistoni sono placcati elettroliticamente con nitruro di cromo.
L’alimentazione è affidata ad un sistema di alimentazione ad iniezione elettronica (SDTV) con corpi farfallati da 38 mm. 98 i cavalli dichiarati (72 Kw) ad un regime di 12.000 giri, mentre la coppia arriva a 64,7 Nm a 9.600 giri.
Il sistema di scarico è fornito di catalizzatore per conformarsi alle normative Euro 3.
Il peso a secco è pari a 183 chili, 208 in ordine di marcia.
Impianto frenante Tokico all’anteriore, con una coppia di dischi da 310 mm con pinze a 4 pistoncini contrapposti. Dietro una pinza a singolo pistoncino, sempre griffata Tokico lavora su un singolo disco da 240 mm.
Standard le misure dei cerchi e relativi pneumatici, 120/70ZR 17 – 180/55 ZR17.
Insomma una gran bella “scheda tecnica”.

Il livello di finitura in generale si può giudicare più che buono, anche se qualche plastica (vedi blocchetto di accensione e copri terminali di scarico) appare troppo economica. Non bisogna dimenticare però che la GSR 600 con un prezzo di 7.095 Euro f.c. è allineata (verso il basso!) a una concorrenza che non può vantare una dotazione tecnica altrettanto valida. Va inoltre sottolineato il fatto che la Suzuki ha pensato ad un’operazione commerciale per il lancio della GSR 600 con formule di finanziamento ad hoc.

Adesso vediamo se a cotanta scheda tecnica corrisponde anche una dinamica di guida altrettanto valida.
Una scaldata al motore, che al minimo gira fluido e vibra poco e si parte. I primi chilometri percorsi servono ad entrare in sintonia con una moto che va detto, anzi scritto, ha nella facilità di guida un suo pregio. La pulizia dell’erogazione e la morbidezza dei comandi mettono a proprio agio il guidatore sin da subito, mentre la ciclistica appare facile e comunicativa.
L’inserimento in curva alle basse e medie velocità non è così rapido come mi sarei aspettato, ma il comportamento “rotondo” della GSR risulta alquanto appagante. Le sospensioni faticano a nascondere una taratura tendente al rigido e se tutto va bene su asfalto levigato, qualche contraccolpo non viene filtrato al meglio sullo sconnesso.
La forcella in particolare alle basse e medie velocità sembra "scorrere" male, ma con l'aumentare della velocità questa sensazione tende a scomparire. Proprio aumentando il "ritmo" la GSR sfodera le sue armi migliori. Curve e controcurve esaltano una ciclistica equilibrata e facile, con un assetto che difficilmente mostra la corda. Rotonda in inserimento e percorrenza la GSR, gommata Bridgestone BT014 permette di togliersi parecchie soddisfazioni.
Anche guidando di cattiveria è quasi impossibile mettere in crisi la ciclistica della naked Suzuki.
Il quattro cilindri da parte sua, risponde sempre al meglio, sia ai bassi regimi (accetta le aperture di gas sin dai 1000 giri!) che ai medi.

“La zona rossa posizionata a 14.000 giri ci ricorda però che il quattro cilindri Suzuki, può frullare a regimi ben più elevati”
La zona rossa posizionata a 14.000 giri ci ricorda però che il quattro cilindri Suzuki, può frullare a regimi ben più elevati.
Passati i 10.000 la GSR diventa un'altra moto e quella che sulle prime appariva come una naked sportiveggiante, diventa un vera “belva da misto”. La quasi totale mancanza di vibrazioni agli alti regimi permette di mantenere l’ago del contagiri vicino alla zona rossa senza particolare fastidio e quando questo avviene la GSR diventa una brutta cliente per qualsiasi moto. L’ottima luce a terra permette di piegare parecchio prima di sentire i piolini delle pedane che grattano l’asfalto.
La frenata, pur non impressionando, rimane sempre potente e discretamente modulabile. La tenuta dell’impianto ai maltrattamenti è invece ottima, con una costanza di rendimento più che buona.
Inutile parlare di protezione dall’aria quando il soggetto è una naked, il solito limite dei 130 km/h rappresenta la soglia oltrepassata la quale bisogna aggrapparsi al manubrio.

Ufo
03/10/2013, 14:25
A che pro?
La provai ad Adria quando presentarono il nuovo Gixxer 750. Svelta, dinamica e con un buon motore. Anche i freni non mi erano dispiaciuti. ;-)

kimiko
03/10/2013, 14:29
va bene, non è impegnativa ed è facile da guidare, talmente facile che prima di cambiarla un conoscente ci ha fatto 1/2 stagione con le forche storte, ma non poco, tanto ha detto che andava bene lo stesso...giuro

Lud7587
03/10/2013, 20:43
va bene, non è impegnativa ed è facile da guidare, talmente facile che prima di cambiarla un conoscente ci ha fatto 1/2 stagione con le forche storte, ma non poco, tanto ha detto che andava bene lo stesso...giuro

Un po' come la FZS 600 :mrgreen:
Il GSR non aveva avuto problemi di sterzo di qualche sorta? Tipo cedimenti nella zona del cannotto di sterzo?

Adry
03/10/2013, 21:53
A che pro?


Mah...:roll:

Sharkflash
03/10/2013, 23:19
E' la mia ex (nonché prima) moto! 8)

E se non fosse stato per l'affare della Brutale molto probabilmente sarebbe ancora con me!

Premesso che non sono assolutamente un esperto, secondo me questa frase dell'articolo rende bene l'idea "il comportamento “rotondo” della GSR risulta alquanto appagante". Facile fin da subito (come detto sopra per me era la prima moto dopo l'SR 50), motore assolutamente elettrico in qualsiasi marcia e regime, è comoda se vuoi andare a passeggio ma spinge bene se decidi di darci dentro (chiaramente in basso non ha molta coppia, ma se la tieni su di giri viaggia mica male :mrgreen: ... oltre i 10mila sembra davvero trasformarsi).
Il suo terreno ideale è il misto medio veloce, e nei miei primi giri fatti con FazerItalia (fazertoscana, fazersardegna, fazeremilia) mi sono divertito davvero tanto :-D

Magari se Luciojim legge può dire la sua, me l'aveva "rubata" :mrgreen: qualche volta per provarla :twisted:

Adry
04/10/2013, 11:03
Lucio ci avra' fatto il solito "giretto" di 1679 km...:mrgreen:

kimiko
04/10/2013, 11:11
...dopo ha dovuto cambiarla :roll:

Pave
04/10/2013, 11:11
In Italia poco successo, ma tutti gli addetti ai lavori l'avevano giudicata la migliore della categoria.

Lamps

Adry
04/10/2013, 11:20
In Italia poco successo, ma tutti gli addetti ai lavori l'avevano giudicata la migliore della categoria.

Lamps

Beh, dai, un po se ne vedono...:-D, certo che non e' proprio un esempio di fulgida bellezza, secondo me almeno..;-)
;-)

kimiko
04/10/2013, 11:24
se la giocava con l'fz6 come scelta di categoria, solo che ha avuto la sfortuna di giocarci contro quando il 46 era il dominatore e viaggiava su yamaha :roll:

luciojim
04/10/2013, 15:33
Lucio ci avra' fatto il solito "giretto" di 1679 km...:mrgreen:
Allora la prima volta che l'ho provata mi son cacato addosso perchè non riuscivo a superare le macchine,
con l'sv guardavo davanti alle macchine e se c'era libero aprivo il gas e andavo, con il GSR aprivo e non andava,
dopo 2 o 3 strizze ho capito che dovevo scalare,scalare, scalare, scalare, (puntualmente ero in 6a) e superare.
Metti pure che io sia una schiappa con l'SV, il fratellino un manico col GSR, ma non son mai riuscito a
dargli troppa paga nel misto non troppo veloce.

davi
05/10/2013, 01:05
Io la GSR600 l'ho guidata un pò di volte...

Secondo me di positivo ha:
-motore (fluido sempre e pochissimo on-off se non quasi nullo)
-facilità di guida
-discesa in piega
-prezzo d'acquisto

Di negativo:
-freni (non frena una mazza :shock:)
-linea
-diverse finiture e dettagli
-posizione in sella (bassa, quindi perfetta per ragazze o per chi non è alto, ma strana; sembra di star seduti su un majesty 250...mi facevano male le gambe anche dopo pochi km)
-tagliandi previsti dalla casa troppo ravvicinati per la categoria di moto (ogni 6000km)

Per riassumere come moto per iniziare è secondo me perfetta, facile e bassa di sella...in strada va benissimo; però non mi è mai piaciuta, si salva solo il posteriore.
Occhio solo che alle prime capitava in caso di caduta di rompere il cannotto di sterzo e quindi moto da buttare.
Comunque ne hanno vendute tante, se ne trovano di recenti a prezzi veramente bassi.

Scelsi l'FZ6 non per moda ma perchè mi piacque sin dal suo debutto nel 2004; la Yama è più "dura" come guida della Suzuki ma come dettagli e finiture è una spanna sopra.