Accedi

Visualizza Versione Completa : Dall’Igna passa in Ducati



katana
10/10/2013, 09:36
Da tempo ormai si vocifera dell’arrivo di Gigi Dall’Igna a Borgo Panigale. L’ingegnere attualmente a capo della squadra corse Aprilia è stato da più parti indicato come l’unico che può risollevare le sorti della Ducati dopo un anno davvero orribile nei campionati MotoGP e SBK. Finora sono state solo voci, ma possiamo darvi per certo che Dall’Igna ha comunicato ai propri uomini in Aprilia che per la prossima stagione sarà uomo Ducati. Manca ancora l’annuncio ufficiale del diretto interessato nonché delle Case coinvolte, ma è una notizia per cui ci sentiamo di non usare il condizionale. Anche perché Max Biaggi (@maxbiaggi) ha twittato così: “È ormai certo che Gigi Dall'Igna n.1 Reparto corse Aprilia sarà un uomo Ducati da oggi. In bocca al lupo per questa nuova avventura”...

A BOLOGNA, MA A FARE CHE?
Piuttosto non è ancora chiaro cosa farà Dall’Igna a Bologna. Si parla di un incarico che potremmo definire da… “nuovo Preziosi”, quindi con pieni poteri per quanto riguarda le scelte tecniche . Ma non si sa se questo si riferirà solo alla MotoGP o anche alla SBK, solo alle corse o anche alla produzione, alleggerendo così Domenicali che, oltre alle importanti decisioni strategiche dovute alla nuova carica di Amministratore delegato, ancora è molto coinvolto in quelle tecniche.

UN GRAN BEL RISCHIO
Quel che è certo, invece, è che il passo di Dall’Igna è importante e rischioso. A dargli la spinta decisiva per il “sì” sono state ovviamente le offerte di ducati, ma un “incentivo” potrebbe essere arrivato anche dalla consapevolezza che al Gruppo Piaggio le corse non sono certo l’interesse principale. Alla Ducati invece sono parte integrante del DNA e della storia del Marchio. Non che per Gigi si presenti una situazione rose e fiori. Innanzitutto i tempi sono strettissimi. Sarà possibile in pochi mesi ribaltare una situazione MotoGP davvero complicata? E gli uomini del reparto corse Ducati “digeriranno” subito e senza problemi il metodo di lavoro di Dall’Igna, sicuramente diverso da quello di Preziosi e Gobmeier (figura che a questo punto possiamo catalogare come… di passaggio)? In tutto questo si inserisce la non semplice situazione del budget. Il contratto con la Marlboro scade a fine 2014 e per convincere il munifico tabaccaio a rinnovarlo servono dei risultati. La pressione quindi è notevole e si somma al fatto che eventuali contrasti potrebbero nascere tra un uomo “del V4 e del telaio doppio trave” e una realtà tutta “bicilindrico e traliccio”. Se in MotoGP ormai abbiamo capito che va bene tutto, crediamo che, nell’ipotesi che all’ingegnere veneto vengano affidate mansioni anche per la SBK e la produzione di serie, forse alcune rispettive certezze potrebbero essere destinate a vacillare. Insomma, per le parti in causa sarà importante portare le proprie istanze ma soprattutto sapersi mettere in gioco per una causa superiore.

APRILIA: MARCO ARRIVA, GIGI SE NE VA
Sul versante Aprilia le notizie sono due, una certa e l’altra molto probabile. La prima è che Melandri ha firmato con la Casa di Noale. E qui si ribadisce la cronica capacità di marco di “sbagliare i tempi” o di trovarsi invischiato in situazioni che si modificano, anche molto, quando arriva lui. La RSV4 è una moto fantastica e vincente, nessuno lo mette in dubbio. Ma guarda caso, proprio mentre Melandri arriva, se ne va il personaggio che per anni e anni è stato l’anima tecnica Aprilia nelle gare… A questo proposito c’è la seconda notizia: pare che il posto di Dall’Igna in Aprilia venga preso da Romano Albesiano, già Responsabile Centro Tecnico Moto del Gruppo Piaggio. Per tornare alle corse, il passaggio dello storico ingegnere Aprilia alla Ducati pare abbia scoraggiato due piloti che erano dati da tutti (noi compresi) come uomini di Noale per il 2014. Parliamo di Eugene Laverty e Nicky Hayden. Il primo ci ha detto senza mezzi termini in un’intervista esclusiva (che pubblicheremo domani) che la Ducati MotoGP è un’opzione che sta prendendo in considerazione, mentre l’americano guarda alla Honda production racer. I due erano dati per certi compagni di squadra con la ART e ora una squadra Aprilia rischia di trovarsi senza piloti. Certo, potrebbe anche darsi che una squadra passi dalle CRT Aprilia a delle production racer Ducati o Honda…

DALL’IGNA STORY
Luigi Dall’Igna nasce il 12 luglio 1966 a Thiene (in provincia di Vicenza), si laurea in ingegneria meccanica nel 1991 a Padova. Le sue doti come progettista di moto da competizione gli permettono nel 2003 di cominciare a lavorare in MotoGP, sul primo e unico prototipo della Casa di Noale: l’Aprilia RS Cube. L’anno seguente lascia il Marchio veneto per trasferirsi in Spagna alla direzione tecnica di Derbi, satellite di Aprilia in quel periodo. Quando nel 2005 Aprilia viene acquistata dal Gruppo Piaggio, Gigi Dall’Igna viene richiamato e promosso Responsabile Tecnico per il biennio a seguire. A lui si devono i moltissimi successi del marchio italiano nei Gran Premi, in particolare nelle piccole cilindrate, 125 e 250. Molti dei piloti che abbiamo visto in MotoGP e che tuttora corrono nella classe regina del Motomondiale, come Lorenzo, Stoner o Bautista, sono cresciuti sotto la sua guida.
È del 2008 il progetto della “sua” RSV4: l’ingegnere veneto, oltre a essere project leader della supersportiva con motore V4 della Casa di Noale, segue in pista i numerosi sviluppi apportati alla moto prima dell’esordio nel Mondiale Superbike nel 2009.
Dal 2010 la sua presenza nei box Aprilia della SBK diventa stabile: il dimissionario Giampiero Sacchi infatti gli lascia il posto e Luigi Dall’Igna viene nominato Responsabile delle attività sportive del Gruppo Piaggio, con particolare attenzione sia all’aspetto tecnico che quello sportivo. È proprio in quell’anno che Max Biaggi, in sella all’Aprilia RSV4 con grafiche Alitalia, vince il mondiale a Imola.
Un successo che non si è ancora spento: il pilota romano vince ancora nel 2012 e anche quest’anno le due Aprilia ufficiali, condotte da Guintoli e Laverty, sono entrambe in lizza per il titolo mondiale SBK.
http://www.motociclismo.it/dallrsquoigna-passa-in-ducati-moto-56523

Pave
10/10/2013, 11:50
In bocca al lupo a "barbetta" per la sua nuova avventura ma mi dispiace molto per Aprilia... le case giapponesi queste cose tra loro non le fanno.

Lamps

Pietro 2
10/10/2013, 11:59
Potrebbero anche ricontattare Jan Vitteveen.


Sent from my iPhone using Tapatalk - now Free (http://tapatalk.com/m?id=1)

paxemax
10/10/2013, 13:00
Grave errore del gruppo piaggio fare andare via Dall' Igna.
La verità è che sembra non ci siano i soldi e l' attenzione di Piaggio è rivolta ad investire nei mercati principali che al momento sono quelli in oriente con prodotti low cost (e scooter costruiti in cina). E' probabile un pesante ridimensionamento dell' attività agonistica di cui Aprilia è la punta di diamante in Italia con 51 titoli mondiali vinti ed uno ulteriore in probabile in arrivo nel mondiale costruttori sbk quest' anno.
Peccato davvero.
Questo il comunicato in cui il gruppo piaggio annuncia le dimissioni di barbetta e presenta il suo successore Albesiano
http://wsbk2013.aprilia.com/gare/aprilia-romano-albesiano-assume-direzione-gestione-sportiva/

_sabba_
10/10/2013, 13:57
La sfiga di Melandri è incredibile.
L'Aprilia potrebbe anche non soffrire dell'assenza di Dall'Igna, ma quasi sempre accade il contrario.
Speriam bene per l'Aprilia, per Marco, per i colori italiani....

:roll:

FumoBlu
10/10/2013, 14:24
Il problema dell'Aprilia ...........................si chiama Piaggio:twisted:.
Sisi, tani bei soldini...ma delle teste di vitello del genere non le avevo mai viato prima.:roll:
Stanno mandando in malora l'Aprilia. Quando ero ragassino, Mr President Beggio era a capo di un industria fantastica.....facevano delel moto spettacolo.
Erano avanti a tutti non solo dal punto di vista prestazionale ma anche del design (certa gente non sapeva nemmneo cosa fosse) e anche dal punto di vista costruttivo.
Avee mai aperto un coso piaggio? no? provateci e poi me lo dite......sono geniali da quelle parti.:evil:

katana
10/10/2013, 14:30
Ducati annuncia la nomina dell’Ing. Luigi Dall’Igna quale nuovo Direttore Generale Ducati Corse. L’Ing Dall’Igna (47 anni) vanta una significativa conoscenza nel mondo del motorsport, in particolare nel motomondiale e nella Superbike, dove ha maturato importanti esperienze. Le competenze del nuovo manager Ducati Corse permetteranno all’azienda di Borgo Panigale di focalizzare ulteriormente da un punto di vista tecnico la propria attività sportiva, creando le premesse per una nuova fase di sviluppo e di incremento nelle competizioni.
L’Ing. Dall’Igna riporterà direttamente a Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding.
L’Ingegner Bernhard Gobmeier, Direttore Generale Ducati Corse durante gli ultimi dieci mesi, rientrerà in Germania per ricoprire un nuovo ruolo all’interno del gruppo Volkswagen Motorsport. Un ruolo prestigioso e strategico per il cinquantaquattrenne ingegnere bavarese, che gli permetterà di proseguire un percorso di crescita professionale all’interno del gruppo Volkswagen.
Paolo Ciabatti, che da gennaio di quest’anno è Direttore del Progetto MotoGP, mantiene il suo ruolo con riporto diretto al nuovo Direttore Generale Ducati Corse.
Sempre all’Ing. Dall’Igna riporterà anche Ernesto Marinelli, Direttore del Progetto Superbike, ruolo che l‘ingegnere modenese ricopre per Ducati già da due stagioni.
Le nuove nomine saranno operative a partire dal 11 Novembre 2013, immediatamente dopo l’ultima gara della stagione 2013.
“Grazie a questa nomina, – ha commentato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding – possiamo affrontare con rinnovata motivazione la prossima stagione sportiva. Siamo fiduciosi che la rinnovata organizzazione di Ducati Corse, ed un’ancora più focalizzata strategia di sviluppo tecnico, contribuiranno a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi, e riporteranno Ducati a giocare un ruolo da protagonista sia in MotoGP che in SBK. A Bernhard il mio personale ringraziamento per il ruolo che ha ricoperto in questi dieci mesi, a Gigi un benvenuto a bordo, certi che la sua grande esperienza, unita alla nostra tecnologia e R&D e al supporto tecnologico del gruppo Audi/VW, ci permetterà di tornare, anche nelle corse, ai livelli di eccellenza che Ducati ha avuto nel recente passato”.

GRANDE CAPO DI MOTOGP E SBK
Quindi Gigi Dall’Igna diventa il primo responsabile tecnico di tutta l’attività agonistica Ducati, potrà decidere la direzione tecnica che le moto bolognesi dovranno prendere e il solo che dovrà “convincere” sarà Domenicali, unico personaggio più in alto di lui. La gestione sportiva delle squadre resta in mano a Ciabatti e Marinelli, mentre crediamo proprio che il ritorno in Germania di Gobmeier non lascerà troppi rimpianti dalle parti di Borgo Panigale. Di certo non ne lascerà tra i tifosi.
http://www.motociclismo.it/ducati-arriva-dallrsquoigna-gobmeier-torna-in-germania-moto-56527

davi
10/10/2013, 23:45
Da quanto si legge dal seccato comunicato Aprilia e viste le incomprensibili e ingiustificabili accuse che gli attribuiscono mi sà che fra Dall'Igna e Gruppo Piaggio non stava correndo buon sangue.

"Il Gruppo Piaggio comunica altresì di avere immediatamente accettato le dimissioni presentate dall’ing. Luigi Dall’Igna – pur augurandogli come è naturale i migliori successi per il futuro – per le differenze di visione strategica in tema di gestione sportiva, e in considerazione dei risultati sinora conseguiti nella stagione 2013 del Mondiale Superbike."
(http://wsbk2013.aprilia.com/gare/aprilia-romano-albesiano-assume-direzione-gestione-sportiva/)

(Maddechè???!!! 2° e 3° nel mondiale piloti e mondiale costruttori praticamente in tasca, le scuse non reggono, sono risultati evidentemente ottimi)
Molto più probabile che i motivi siano appunto legati a vedute di gestione tecnico/sportiva decisamente differenti.


Però è anche chiaro che oltre a questo motivo, il granone dei tedeschi e la garanzia di carta bianca nel progetto Gp hanno influito in grande maniera.
Lo dice anche Ciabatti intervistato da moto.it
(http://www.moto.it/MotoGP/ciabatti-ducati-dall-igna-solo-primo-cambiamento.html)

Dall’Igna porterà delle persone e in che ruolo?
“E’ un po’ presto per parlarne: immagino che vorrà dare la sua impronta anche dal punto di vista organizzativo, che poi è quello che si chiede a un direttore generale con particolare esperienza da un punto di vista tecnico per rendere la struttura il più efficiente possibile”.

Quindi il “metodo” Gobmeier non ha funzionato?
“E’ più giusto dire che la politica dei piccoli passi non ha pagato, c’era bisogno di un grande cambiamento”.

Cioè nuova moto, nuova gente e progetti della vecchia Desmo16 tutti nel cestino, si riparte da capo...

Personalmente dispiace, guido jap ma sono sempre stato fan sfegatato di Aprilia e vedere partire uno dei padri della plurivittoriosa V4 (e non solo) è una brutta perdita.
Albesiano non sembra uno sprovveduto, ha esperienza anche lui...vedremo

katana
11/10/2013, 08:15
l’Aprilia ha portato sul circuito cremonese Eugene Laverty, pilota ufficiale SBK in lotta per il titolo mondiale: Fabio non si è fatto sfuggire l’occasione di intervistarlo.

Hai deciso cosa fare il prossimo anno?
Ancora non ho definito nulla, però sto parlando con Ducati per la MotoGP.

Team ufficiale o satellite?
Stiamo parlando anche di questo.

Non ti spaventa la mancanza di competitività della Desmosedici?
Probabilmente l'anno prossimo sarà ancora così, ma hanno in programma grandi cambiamenti in Ducati, la situazione potrebbe cambiare un bel po'.

E invece qual è secondo te il problema di Ducati in sbk?
Credo che la loro situazione non sia grave come può sembrare da fuori. Di certo sono indietro come motore, hanno poca accelerazione, ma credo riusciranno a risolvere questo problema.

Invece quali sono un punto di forza e uno debole della tua RSV4 SBK?
Il grip al posteriore è il nostro punto forte, riusciamo a scaldare la gomma in fretta anche quando la temperatura non è calda. Beh, poi la potenza del motore. Il punto debole è l'avantreno. Se settiamo la moto per poter frenare forte non riesco a curvare come voglio, e viceversa. È un piccolo limite.

QUANTE NOTIZIE IN POCHE PAROLE
Laverty sembrerebbe essere stato avaro di dichiarazioni, invece nelle sue parole ci sono due o tre bombe succulente, soprattutto alla luce dello stravolgimento avvenuto tra Aprilia e Ducati col passaggio di Gigi Dall’Igna da Noale a Borgo Panigale. Quando infatti Eugene parla di “grandi cambiamenti”, si riferisce ovviamente all’arrivo a Bologna dell’ingegnere veneto, cosa che al momento dell’intervista non era ancora stata ufficializzata. Poiché Laverty (insieme a Hayden) era dato per certo in sella a una ART per il 2014, ecco che la perdita di un riferimento tecnico Aprilia come Dall’Igna ha riaperto di fatto i giochi, e i colloqui con dell’Irlandese con Ducati lo testimoniano. Laverty dice che sta parlando con Ducati per un team satellite o per la squadra ufficiale. Squadra ufficiale vorrebbe dire che Dovizioso se ne dovrebbe andare, cosa che riteniamo improbabile nonostante i malumori degli ultimi tempi e l’annata con zero soddisfazioni. L’irlandese potrebbe allora prendere il posto di Spies alla Ducati Pramac, ma da più parti si vocifera che la squadra per cui attualmente corrono Iannone e Hernandez l’anno prossimo potrebbe optare per una sola moto. Ma forse si intende solo una MotoGP propriamente detta, perché in realtà c’è l’opzione production racer, con una Desmosedici dotata di serbatoio da 24 litri ed elettronica Magneti Marelli.

VOGLIO QUELLA CHE STA TESTANDO STONER
E se fosse proprio il team Aspar, attualmente quello con le migliori ART in pista, a dotarsi invece della production racer di Borgo Panigale? Jorge Martinez e Gino Borsoi, forse preoccupati per la partenza di Dall’Igna, potrebbero “seguire” l’ingegnere veneto passando dalla CRT Aprilia alla MotoGP PR Ducati. Ci sta, andrebbe a posto più di un tassello. Sennonché Nicky Hayden, pilota dato per certo con Aspar, sembrerebbe pure lui in procinto di abbandonare ART per accasarsi alla Honda, proprio con una production racer, la RCV1000R che Stoner sta testando in questi mesi (qui i video). Il bello è che anche il team Aspar è in contatto con la Honda per la fornitura della production racer quindi, di fatto, l’opzione più plausibile è quella per cui la moto che alla fine sceglierà la squadra spagnola sarà quella che guideranno Laverty e Hayden.
http://www.motociclismo.it/eugene-laverty-ldquosto-parlando-con-ducati-per-la-motogprdquo-moto-56531

_sabba_
11/10/2013, 08:26
A questo punto, è evidente che la mossa di Dall'Igna ha sconvolto il mercato piloti!

:shock:

kimiko
11/10/2013, 10:12
piaggio=fiat...stesse strategie......campano coi plasticoni delle poste (che paghiamo noi) ma poi per il resto sembra che le direttive siano: tanta cac.ca a poco prezzo....finchè dura va bene poi qualche geniale manager saprà svenderci a qualcuno dopo aver dopato dati e quotazioni :roll:

FumoBlu
11/10/2013, 10:26
;-) eggia! Ho amici che stanno lavorando per le nuove fiat............di male in molto peggio!!!!!:roll::evil:
Torneremo a viaggiare in Renult 4...................:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Sono andato anni fa' in Aprilia e ho visitato e parlato con gente del reparto corse (era appena nata la V4.....e l'abbiamo vista da "lontano" diciamo cosi..)...................la cosa che mi ha colpito o ha confermato le mie convinzioni e' la passione che c'era in quelle persone.....
Non erano li per i soldi....o almeno non solo quelli. Erano li perche' volevano vincere e fare la moto migliore...........

Questo a dispetto di un reparto corse che non era asettico e ultra-high-level-very professional...............segno che gia' allora i soldini iniziavano a scarseggiare..... Tra l'altro anche altre cose in azienda erano state lasciate morire proprio per mancanza di fondi...tipo gli scaffali con i prototipi coperti da 3 dita di polvere......

Ed erano sconsolati che quello che avevano creato fosse tutto da buttare (la 250 e la 125 da GP.....) perche' la im-mhonda non riusciva piu' a batterli......
Quindi, penso che Gigi sia andato via anche perche' tarpato dal manegment (ricordate il pensionamento da parte del managment del telaio gp2?).
Quello piu' qualche soldino in piu' e il gioco e' fatto................gigi fara la nuova motogp......e nei ritagli la nuova superbike....;-);-)

katana
12/11/2013, 10:40
È il caso di dire un acquisto “Prezioso”: alla guida del Reparto Corse di Borgo Panigale come sappiamo è arrivato Gigi dall’Igna, e finalmente, dopo le prime settimane di lavoro, oggi a Valencia si è presentato alla stampa nella nuova veste di Direttore Generale e Direttore Tecnico di Ducati Corse. Sottoponendosi alle nostre domande

Qual è il problema tecnico più grave che affligge le moto da corsa Ducati?
“Non è tecnico, è umano. C’è un grande scollegamento tra chi lavora a casa e chi lavora in pista. Va assolutamente ripristinato il link, non è ammissibile che quando viene sviluppato un nuovo pezzo per la moto da corsa a casa non sanno se in pista lo hanno provato e in pista non sanno se a casa ne stanno sviluppando altri. È certamente questo il primo problema da risolvere: i successi di una azienda partono dalla organizzazione”.

A livello pratico cosa significa?
“Che vanno unificate due aree per noi molto strategiche come MotoGP e Superbike, e che le esperienze della prima passino alla seconda, se occorre. In questa direzione va la promozone di Paolo Ciabatti che sarà ancora Direttore Sportivo MotoGP ma assumerà lo stesso incarico anche in Superbike. Ernesto Marinelli resterà a capo del progetto SBK, con tutte le deleghe del caso. Al posto di Vitto Guareschi stiamo ancora valutando se prendere qualcuno”.

Si dice sempre che chi arriva porta con sé i propri uomini: vale anche per lei?
“In Ducati ho trovato delle professionalità straordinarie a tutti i livelli, un gruppo di lavoro di assoluta eccellenza. Non credo sia necessario fare rivoluzioni, ma mi riservo ancora un mese di lavoro per valutare meglio le persone con cui lavoro e ipotizzare eventuali avvicendamenti o assunzioni”.

Quanto tempo le ha dato Ducati per tornare a vincere?
“Non mi ha dato scadenze, me le sono date io: entro due anni voglio che la Desmosedici colmi il gap dalle moto migliori”.

Avete i piloti giusti per farlo?
“Andrea Dovizioso lo inseguo da una vita, ho sempre desiderato correre insieme a lui, è un ottimo pilota e collaudatore; Cal Crutchlow invece lo conosco meno, ma i risultati parlano per lui, quest’anno è cresciuto tantissimo!”.

E la moto?
“Non la conosco a sufficienza. Se sarà necessario, la rifaremo daccapo. Non so quanto ci vorrà perché non conosco ancora i tempi di reazione del Reparto Corse Ducati, ma confido di farlo in poco più di sei mesi. Sicuramente al via della prima gara avremo comunque già tantissime novità, se sarà necessario”.

Lei pensa che Ducati davvero la lasci libero di “buttare nel cestino” ciò di tecnico in cui crede da sempre come per esempio motore portante o la distribuzione desmo?
“Se questo dovesse rivelarsi necessario per vincere lo faremo”.

Una curiosità: perché ha lasciato Aprilia?
“Perché non ho mai vinto in MotoGP e in una azienda con la mentalità e le risorse di Ducati ho l’occasione di farlo.
http://www.motociclismo.it/dallrsquoigna-ldquose-necessario-rifaro-daccapo-la-moto-e-tradiro-i-principi-ducatirdquo-moto-56982