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Visualizza Versione Completa : Honda CB650F e CBR650F



katana
05/11/2013, 11:29
http://www.motociclismo.it/cache/articoli/5/6/8/14/Honda%20CB%20650F%20(2).jpg_650.jpg

La nuova CB650F volta pagina rispetto alla ormai conosciuta Hornet, della quale non rappresenta l’erede, essendo un progetto pensato per aprire un nuovo capitolo nella storia delle medie a 4 cilindri Honda. Completamente nuova, la CB650F è stata progettata da un team di giovani e appassionatissimi ingegneri che hanno sviluppato un concetto di performance totalmente diverso.

Teishiro Goto, Large Project Leader CB650F
«La CB650F offre il massimo del divertimento sulle strade più tortuose ma anche eccellenti prestazioni nelle strade trafficate della città. La linea sportiva non trascura l'eleganza e offre un look assolutamente piacevole. Un numero sempre maggiore di motociclisti, dai neofiti agli esperti, è attratto da questo feeling estetico e di guida esclusivo, ed è per me un vero piacere introdurli alla nuova famiglia delle CB Honda».

La nuova Honda CB650F
Il motore bialbero 16 valvole a quattro cilindri in linea da 649 cc della CB650F è completamente nuovo e studiato per offrire la massima spinta ai regimi medio-bassi, proprio nel range dove solitamente i motori di questa architettura e cilindrata sono meno vigorosi. L’obiettivo di offrire una moto dinamica e frizzante ai motociclisti più giovani è stato perseguito fin dalla formazione del team di sviluppo. Mai prima d’ora infatti erano stati riuniti tanti designer e ingegneri ventenni per il progetto di una nuova moto. La CB650F doveva risultare molto grintosa, senza dimenticare che i consumi erano un fattore da tenere in grande considerazione. Il motore poi doveva avere un ruolo fondamentale anche dal punto di vista estetico. Ecco perché il nuovo 4 cilindri in linea da 650cc è stato letteralmente disegnato per offrire un effetto estetico d’impatto. Niente tubazioni a vista, nessun adattamento o compromesso.

Ha contribuito a questo scopo anche il nuovo telaio bitrave in acciaio, bilanciato in termini di rigidità grazie all’ideale accoppiamento tra le piastre pressofuse nella zona pivot con il forcellone in alluminio. L'ammortizzatore posteriore agisce direttamente sul forcellone ed è combinato alla forcella telescopica con steli da 41 mm. Le ruote hanno un nuovo design a 6 razze sdoppiate, con un impianto frenante composto da dischi a margherita di grande diametro e ABS a due canali di serie. I piloti più esigenti possono scegliere anche la livrea tricolour con cerchi color oro, una combinazione ispirata alle livree HRC delle più sportive moto Honda.

Caratteristiche principali
Motore
Il motore a 4 cilindri in linea, bialbero 16 valvole con raffreddamento a liquido della nuova CB650F, sfrutta una struttura interna compatta, con cambio verticale a sei marce e disposizione del motorino di avviamento alle spalle della bancata cilindri, inclinata in avanti di 30°. I valori di alesaggio e corsa sono di 67 x 46 mm. Considerando le misure caratteristiche del motore Honda Super Sport da 599cc, risulta maggiorato il valore della corsa, che ha quindi determinato l’incremento di cilindrata a 649cc. Questa soluzione presenta diversi vantaggi in termini di efficienza del rendimento, come ad esempio minori attriti dei pistoni sulle pareti dei cilindri. Ci sono poi fori di ventilazione nel carter tra le pareti dei perni di banco per ridurre le cosiddette perdite da “pompaggio”, ovvero quelle dovute alla resistenza dell’aria presente all’interno del carter, crescente all’aumentare dei giri. I pistoni sono stati progettati con metodologia CAE (Computer Aided Engineering) e presentano il mantello asimmetrico per ridurre gli attriti. Infine la canne dei cilindri sono del tipo con superficie ad aculei, che disperde meglio il calore migliorando il raffreddamento e riducendo il consumo d’olio. La progettazione dell’impianto di raffreddamento con metodologia CAE ha consentito di rendere ancora più efficienti i flussi all’interno del sistema che può così funzionare con una pompa dell’acqua più compatta e leggera.
La potenza massima è di 64 kW (87 CV) a 11.000 giri/min con una coppia massima di 63 Nm erogata a 8.000 giri/min. Il circuito del liquido di raffreddamento sfrutta un’estesa rete di passaggi interni tra testata e cilindri che ha permesso di eliminare gran parte delle antiestetiche tubazioni esterne. A questo scopo è stato spostato dietro al motore il filtro dell’olio e davanti sul lato sinistro il sistema di raffreddamento dell’olio, anche in questo caso con condotti occultati alla vista. La combinazione di tutte queste soluzioni ha permesso l’adozione di un innovativo sistema di scarico molto aderente al motore e dall’affascinante look con andamento 4-2-1. I collettori di scarico scendono dal motore verso il lato destro del motore, sono un chiaro richiamo all’originale soluzione adottata nel 1974 per la CB400 Four. Un impianto caratterizzato da collettori ottimizzati nella lunghezza e nel diametro per massimizzare l’erogazione di coppia. Il grande silenziatore posto sotto al pivot del forcellone termina con un prezioso terminale basso, e ospita al suo interno il catalizzatore a 400 celle che assicura emissioni inquinanti minime e lo spostamento del peso intorno al baricentro della moto, realizzando un’efficace centralizzazione delle masse.

Il sistema di iniezione elettronica Honda PGM-FI si avvantaggia di un capiente airbox posto sopra cornetti di aspirazione da 30mm ad “alta velocità”, in modo che l’aria in aspirazione segua un percorso il più rettilineo possibile. I corpi farfallati da 32mm garantiscono una risposta pronta e brillante ai comandi dell’acceleratore. Infine, l'attento posizionamento ed angolazione del sistema di alimentazione ha permesso di realizzare un telaio dalla larghezza ridotta. Grazie ad una fasatura della distribuzione con ridotto “incrocio” dell’apertura valvole e a mappe dell’iniezione particolarmente accurate, la CB650F percorre 21 km/l nel ciclo medio WMTC, che con i 17,5 litri di capienza del serbatoio offre un’autonomia superiore ai 350 km.

Telaio e ciclistica
Il telaio in acciaio con struttura a diamante prevede travi discendenti di forma ellittica da 64 x 30 mm. Il bilanciamento deriva da una zona più rigida intorno al cannotto di sterzo e più flessibile sulle travi laterali. L'inclinazione del cannotto di sterzo è pari a 25,5°, con avancorsa di 101mm che determina un interasse di 1.450mm. Il peso con il pieno di benzina è di 208 kg. La piastra della zona pivot è in acciaio forgiato mentre il forcellone in alluminio pressofuso presenta un braccio destro ad arco, per fare spazio al silenziatore di scarico. Il monoammortizzatore regolabile nel precarico molla su 7 posizioni collega direttamente il telaio al forcellone, mentre all’avantreno c’è una forcella telescopica con steli da 41 mm.

Sui cerchi a 6 razze sdoppiate in alluminio pressofuso sono montati pneumatici sportivi nelle misure 120/70-ZR17 e 180/55-ZR17. L’impianto frenante con ABS a due canali di serie può contare su grandi dischi wave anteriori da 320 mm, morsi da pinze a 2 pistoncini, e sul disco wave posteriore da 240 mm con pinza a singolo pistoncino.

La linea della CB650F è caratterizzata da un dinamico slancio in avanti ma con masse visive concentrate intorno al motore che la rendono compatta. Il serbatoio corto, i convogliatori avvolgenti con profilo “doppio strato”, il codone minimalista e corto, e infine il gruppo ottico dalla caratteristica forma a V, regalano a questa nuova naked Honda una nuova personalità. La posizione di guida è eretta e leggermente avanzata, con un manubrio, alto e largo. Il passeggero trova posto su una porzione di sella ampia e dal ridotto dislivello rispetto al pilota e può contare su appigli ricavati inferiormente al codone. La sella è posta a 810mm di altezza e il profilo è stato studiato per assicurare un facile appoggio dei piedi a terra.

Tutto nuovo anche il cruscotto. Riparato dalla sovrastruttura del gruppo ottico, è perfettamente leggibile con un rapido colpo d’occhio. Completamente digitale, offre sulla sinistra le informazioni del contagiri e del tachimetro, sulla destra l’indicatore del livello carburante, l’orologio, il contakm e le spie di servizio. Entrambi i display sono retroilluminati con luce bianca. Come tutta la nuova gamma Honda 2014, anche la CB650F è dotata di chiave di contatto di nuova generazione di tipo automobilistico.

La CB650F è disponibile nei seguenti colori
Pearl Metalloid White (Tricolour)
Matt Gunpowder Black Metallic
Pearl Queen Bee Yellow

Accessori
È possibile arricchire l’equipaggiamento di serie della nuova CB650F attingendo alla ricca lista di accessori ufficiali Honda, che comprende:
Bauletto da 35 litri
Borsa per sella
Portapacchi posteriore
Parafango posteriore a filo ruota carbon look
Sottocodone carbon look
Coprisella monoposto carbon look
Parafango anteriore carbon look
Cupolino flyscreen carbon look
Protezioni copricarter
Manopole riscaldabili
Cavalletto paddock
Allarme antifurto


http://www.moto.it/news/eicma-2013-honda-cb650f.html

katana
05/11/2013, 11:31
http://www2.moto.it/static/upl/hon/0063/honda-cbr650f-2014-06.jpg

Per il 2014 Honda rilancia la carta della sportiva di media cilindrata con la nuova CBR650F. La nuova CBR650F volta pagina rispetto alla CBR600F.

Teishiro Goto, Large Project Leader CBR650F
«La CBR650F è progettata per offrire il massimo divertimento sui percorsi ricchi di curve ma senza rinunce in termini di usabilità sui percorsi cittadini. La linea è sportiva ma al tempo stesso elegante, un vero piacere da guidare e da guardare. Un numero sempre maggiore di motociclisti, dai neofiti agli esperti, è attratto da questo feeling estetico e di guida esclusivo, ed è per me un vero piacere presentare questo nuovo tassello nella gamma delle CBR Honda».

La Honda CBR650F
Il motore bialbero a quattro cilindri da 649 cc della CBR650F è completamente nuovo e studiato per offrire la massima spinta a regimi medio-bassi, in particolare al di sotto dei 4.000 giri/min. Fin da subito è stato stabilito che tra le priorità del progetto non vi era la potenza massima in termini di valore assoluto, bensì l’erogazione. Con una carenatura avvolgente e ricercata nei volumi il motore doveva avere anche un ruolo fondamentale dal punto di vista estetico.
Nuovo il telaio bitrave in acciaio, bilanciato in termini di rigidità grazie all’ideale accoppiamento tra le piastre pressofuse nella zona pivot con il forcellone in alluminio. L'ammortizzatore posteriore agisce direttamente sul forcellone ed è combinato alla forcella telescopica con steli da 41 mm. Bellissime le ruote, dal nuovo design a 6 razze sdoppiate, ed efficacissimo oltre che d’impatto estetico l’impianto frenante, con dischi a margherita di grande diametro e ABS a due canali di serie. I designer Honda hanno creato anche una livrea tricolour con cerchi color oro, una combinazione ispirata alle livree HRC delle più belle sportive Honda.

Caratteristiche principali
Motore
Il motore a 4 cilindri in linea, bialbero 16 valvole con raffreddamento a liquido della nuova CBR650F, sfrutta una struttura interna compatta, con cambio verticale a sei rapporti e disposizione del motorino di avviamento alle spalle della bancata cilindri, inclinata in avanti di 30°. Le 16 valvole sono azionate direttamente delle camme degli alberi della distribuzione, con fasatura di aspirazione, scarico e accensione progettata per enfatizzare la spinta ai regimi bassi e medi, con particolare attenzione alla trattabilità e spinta sotto i 4.000 giri/min.

I valori di alesaggio e corsa sono di 67 x 46 mm. Considerando le misure caratteristiche del motore Honda Super Sport da 599cc, si evince un maggiore valore della corsa, che ha quindi determinato l’incremento di cilindrata a 649cc. Questa soluzione presenta diversi vantaggi in termini di efficienza del rendimento, come ad esempio minori attriti dei pistoni sulle pareti dei cilindri. Ci sono poi fori di ventilazione nel carter tra le pareti dei perni di banco per ridurre le cosiddette perdite da “pompaggio”, ovvero quelle dovute alla resistenza dell’aria presente all’interno del carter, crescente all’aumentare dei giri. I pistoni sono stati progettati con metodologia CAE (Computer Aided Engineering) e presentano il mantello asimmetrico per ridurre gli attriti. Infine la canne dei cilindri sono del tipo con superficie ad aculei, che disperde meglio il calore migliorando il raffreddamento e riducendo il consumo d’olio. Tutto ciò ha il secondario ma non meno importante effetto di massimizzare l’affidabilità e la longevità del motore.

Il sistema di distribuzione è mosso da una catena silenziosa con riporto al vanadio sugli ingranaggi che riduce le perdite per attrito. Infine, la progettazione dell’impianto di raffreddamento con metodologia CAE ha consentito di rendere ancora più efficienti i flussi all’interno del sistema che può così funzionare con una pompa dell’acqua più compatta e leggera. La potenza massima è di 64 kW (87 CV) a 11.000 giri/min con una coppia massima di 63 Nm erogata a 8.000 giri/min.

Il circuito del liquido di raffreddamento sfrutta un’estesa rete di passaggi interni tra testata e cilindri che ha permesso di eliminare gran parte delle antiestetiche tubazioni esterne, contribuendo allo stile minimale ed elegante ma al tempo stesso funzionale del motore. A questo scopo è stato spostato dietro al motore il filtro dell’olio e davanti sul lato sinistro il sistema di raffreddamento dell’olio, anche in questo caso con condotti occultati alla vista. La combinazione di tutte queste soluzioni ha permesso l’adozione di un innovativo sistema di scarico molto aderente al motore e dall’affascinante look con andamento 4-2-1 che spunta da sotto il lato destro della carenatura.

Un impianto non solo bello ma anche molto efficiente, caratterizzato da collettori ottimizzati nella lunghezza e nel diametro per massimizzare l’erogazione di coppia. Il grande silenziatore posto sotto al pivot del forcellone termina con un prezioso terminale basso, e ospita al suo interno il catalizzatore a 400 celle che assicura emissioni inquinanti minime e lo spostamento del peso intorno al baricentro della moto, realizzando un’efficace centralizzazione delle masse.

Il sistema di iniezione elettronica Honda PGM-FI si avvantaggia di un capiente airbox posto sopra cornetti di aspirazione da 30mm ad “alta velocità”, in modo che l’aria in aspirazione segua un percorso il più rettilineo possibile. I corpi farfallati da 32mm garantiscono una risposta pronta ai comandi dell’acceleratore. Infine, l'attento posizionamento ed angolazione del sistema di alimentazione ha permesso di realizzare un telaio dalla larghezza ridotta per una maggiore manovrabilità e agilità della moto.

Grazie ad una fasatura della distribuzione con ridotto “incrocio” dell’apertura valvole e a mappe dell’iniezione particolarmente accurate, la CBR650F percorre 21 km/l nel ciclo medio WMTC che, con i 17,5 litri di capienza del serbatoio, offre un’autonomia superiore ai 350 km.

Telaio e ciclistica
Il telaio in acciaio con struttura a diamante prevede travi discendenti di forma ellittica da 64 x 30 mm. Il bilanciamento deriva da una zona più rigida intorno al cannotto di sterzo e più flessibile sulle travi laterali. L'inclinazione del cannotto di sterzo è pari a 25,5°, con avancorsa di 101mm che determina un interasse di 1.450mm. Il peso con il pieno di benzina è di 211 kg. La piastra della zona pivot è in acciaio forgiato mentre il forcellone in alluminio pressofuso presenta un braccio destro ad arco, per fare spazio al silenziatore di scarico. Il monoammortizzatore regolabile nel precarico molla su 7 posizioni collega direttamente il telaio al forcellone, mentre all’avantreno c’è una forcella telescopica con steli da 41 mm. L’assetto delle sospensioni è sostenuto, per assecondare la condotta sportiva, il comfort è sempre garantito grazie al corretto equilibrio della risposta tra avantreno e retrotreno. Rispetto alla naked CB650F, con cui condivide la base tecnica e ciclistica, la CBR650F ha molle più dure e un maggiore freno idraulico in estensione, per riflettere la distribuzione dei pesi maggiormente caricata sull’avantreno della sportiva carenata.

Sui cerchi a 6 razze sdoppiate in alluminio pressofuso sono montati pneumatici sportivi nelle misure 120/70-ZR17 e 180/55-ZR17. L’impianto frenante con ABS a due canali di serie può contare su grandi dischi wave anteriori da 320 mm, morsi da pinze a 2 pistoncini, e sul disco wave posteriore da 240 mm con pinza a singolo pistoncino.
La linea della CBR650F è caratterizzata da un dinamico slancio in avanti. Intelligente anche la soluzione del serbatoio benzina incernierato nella parte posteriore, per facilitare l’accessibilità meccanica. Il tocco hi-tech è dato dalle luci di posizione anteriore e posteriore a Led. La posizione di guida si avvantaggia di semimanubri posti ad un’altezza confortevole. La sua porzione di sella è ampia, con dislivello limitato e dotata di appigli ricavati inferiormente al codone. La sella è posta a 810mm di altezza e il profilo è stato studiato per assicurare un facile appoggio dei piedi a terra.

Tutto nuovo anche il cruscotto. Splendidamente integrato nell’aerodinamico cupolino, è leggibile con un rapido colpo d’occhio. Completamente digitale, offre sulla sinistra le informazioni del contagiri e del tachimetro, sulla destra l’indicatore del livello carburante, l’orologio, il conta km e le spie di servizio. Entrambi i display sono retroilluminati con luce bianca. Come tutta la nuova gamma Honda 2014, anche la CBR650F è dotata di chiave di contatto di nuova generazione di tipo automobilistico.

La CBR650F è disponibile nei seguenti colori:
Pearl Metalloid White (Tricolour)
Graphite Black
http://www.moto.it/news/eicma-2013-honda-cbr650f.html

katana
05/11/2013, 11:32
preciso ke queste 2 moto sono prodotte in thailandia, quindi mi aspetto un prezzo molto competitivo.

_sabba_
05/11/2013, 13:59
Speriamo che la qualità non sia troppo inferiore alla media Honda, in quanto sembrano proprio dei modelli "centrati"!

;-)

Adry
05/11/2013, 14:33
Ma quindi non e' la nuova Hornet?? :confused_001:

helixpomatia
05/11/2013, 14:54
La Hornet ha fatto il suo tempo. Il 4 cilindri euro3 di media cilindrata non attira più, troppo moscio. Per me è una moto nata già vecchia. Quando entrerà in vigore l'euro4 sarà ancora peggio. L'unico motivo per comprarla potrebbe essere il prezzo ma visto che la Cb500F costa già 5500 euri questa costerà sicuramente troppo.

ocreatur
05/11/2013, 15:23
Troppo moscio una s.ega ;-)

Io ho una Hornet 2007 (già Euro3) con 105 CV e non è affatto moscia.

Tornando OT, la cosa che mi perplime è la forcella della nuova 650. Gli avanzavano forcelle del progetto NC?

Adry
05/11/2013, 16:04
La Hornet ha fatto il suo tempo. Il 4 cilindri euro3 di media cilindrata non attira più, troppo moscio. Per me è una moto nata già vecchia. Quando entrerà in vigore l'euro4 sarà ancora peggio. L'unico motivo per comprarla potrebbe essere il prezzo ma visto che la Cb500F costa già 5500 euri questa costerà sicuramente troppo.

Helix...non ho capito: se il 4 cilindri della Hornet è troppo moscio, ne fanno uno con più di 25 cv in meno?:shock:
Io credo che questo sia un modello comunque non sovrapponibile alla Hornet

helixpomatia
05/11/2013, 16:45
Moscio ai bassi. Con meno cavalli sarà meno moscio ai bassi e più moscio agli alti...

Cafe Racer
05/11/2013, 16:52
non mi piacciono un granchè... sono troppo " basic"... scontate e banali, senza alcuna personalità... Una entry level puo' essere anche sfiziosa come una Kawa ER6 o soprattutto la nuova MT07 .

Questa è la tipica moto da metterci il bauletto ( tanto non "rovini" nulla di chè ) e portarci in giro la morosa senza pretese...

Pietro 2
05/11/2013, 17:19
A me le Honda sono sempre piaciute, ma negli ultimi anni il loro design ha preso una direzione che non mi piace proprio, e poi a parte 1000rr e 600rr le dotazioni tecniche sono veramente di basso livello.
Ma ste forcelle, sono vent'anni che Aprilia, tanto per citarne una , le mette
Up-side down, anche sulle 125, ma non si vergognano questi a metterle su modelli oltre i 600cc?


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katana
05/11/2013, 18:32
Moscio ai bassi. Con meno cavalli sarà meno moscio ai bassi e più moscio agli alti...
una volta un tizio mi disse ke per avere una moto meno moscia in basso, ci volevano i cc (e non sono i carabinieri :mrgreen: )

Adry
05/11/2013, 23:54
Moscio ai bassi. Con meno cavalli sarà meno moscio ai bassi e più moscio agli alti...
Helix..ci può stare, ma guarda che non è per nulla automatico..:-|

Pietro 2
07/11/2013, 22:49
Ho letto ora su MS, 87 cavalli, di questo passo nel 2020 ci faranno una bella 900 con 35 CV sia nuda che carenata tutta da godere...


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helixpomatia
08/11/2013, 04:34
Nel 2020 le moto saranno euro5, faranno il rumore di un rasoio elettrico e avranno la marmitta più grossa del motore. Già con l'euro3 bisogna scegliere se avere un motore con i bassi o con gli alti, impossibile averli tutti e due. Con l'euro5 non oso immaginare. Meglio non pensarci.

http://www.moto.it/news/ancma-motocicli-piu-sicuri-meno-inquinanti-a-partire-dal-2014.html

_sabba_
08/11/2013, 08:00
Una vocina molto insistente mi dice che in un futuro nemmeno troppo prossimo, le moto di stazza media adotteranno motori turbocompressi (magari ad iniezione diretta, tipo il TFSI VW-Audi) e quelle di stazza elevata (tipo GS, GoldWind ed RT, per intenderci) un bel turbodiesel common-rail.
Il motore diesel, più efficiente ma più pesante del benzina, ovviamente non potrà essere utilizzato sulle moto naked o sulle sportive, per evidenti ragioni, ma su quei bestioni da 300kg l'aumento di peso diventa ininfluente.
Sono molto d'accordo sul turbo a benzina (posseggo una auto con un motore TFSI e ne sono entusiasta), un po' meno sul diesel installato sulle moto, anche perché l'erogazione è prettamente automobilistica.
Bene, vorrà dire che restringerò ancor di più le mie future scelte!

;-)

Pietro 2
08/11/2013, 10:19
Nel 2020 le moto saranno euro5, faranno il rumore di un rasoio elettrico e avranno la marmitta più grossa del motore. Già con l'euro3 bisogna scegliere se avere un motore con i bassi o con gli alti, impossibile averli tutti e due. Con l'euro5 non oso immaginare. Meglio non pensarci.

http://www.moto.it/news/ancma-motocicli-piu-sicuri-meno-inquinanti-a-partire-dal-2014.html

Allora la Guzzi con la Griso è già avanti con le dimensioni degli scarichi.
E io che pensavo fosse una moto obsoleta. 😄😄😄😄


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Xenon8
08/11/2013, 21:40
Allora io mi tengo stretta la mia FZS1000 prima serie8)

helixpomatia
08/11/2013, 21:43
I motori Tfsi e simili sono eccezionali finchè funzionano. Il giorno che si rompono il meccanico ti presenta un conto che ti fa tirare giù tutti i santi del calendario. Lo stesso vale per il cambio Dsg.

Adry
08/11/2013, 21:47
I motori Tfsi e simili sono eccezionali finchè funzionano. Il giorno che si rompono il meccanico ti presenta un conto che ti fa tirare giù tutti i santi del calendario. Lo stesso vale per il cambio Dsg.
mi sfugge il concetto..:shock:

helixpomatia
08/11/2013, 21:49
Sono talmente sofisticati e complicati che le rotture costano l'iradiddio. Sempre che riescano ad identificare il problema. Spesso si mettono a cambiare pezzi a caso tanto paga il cliente. Per dire su una semplice Punto per una turbina partita non ti bastano 1.500 euri. Non comprerò mai un motore turbo. MAI.