katana
10/03/2014, 08:40
Se ricordate, negli ultimi test a Sepang Alvaro Bautista era andato molto bene, risultando perfino dell’ufficiale Pedrosa nel primo giorno. Poi i big erano tornati alla ribalta, ma Alvaro era ripartito dalla Malesia con buonissime sensazioni. Qui a Losail il primo giorno lo aveva lasciato con u po’ di amaro in bocca, ma ora arriva il riscatto. In un quadro generale di tempi che migliorano (tranne per Aleix Espargaro: qui il combinato dei primi due giorni), Bautista riesce infatti a staccare il best lap con un crono (1’55”194) a soli 4 decimi dal record della pista e con un miglioramento di quasi un secondo rispetto al day 1. Non male per uno che non sta cercando il tempo ma “solo” lavorando sugli assetti per una pista che non gli è stata molto amica lo scorso anno. Dopo una prima parte di test in cui sono le Yamaha Tech3 di Pol Espargaro e Smith a seguire Alvaro, a fine serata (i test si svolgono in notturna) il secondo posto è assegnato ad un’altra Honda, quella di Stefan Bradl. Il tedesco si piazza infatti a 314 millesimi da Bautista e si tiene alle spalle un drappello di Yamaha, a cominciare dalla Open del solito Aleix, staccata però di soli 78 millesimi. Anche il pilota del team Forward è concentrato sui set up (quello dell’anteriore non lo soddisfa ancora appieno), mentre nella giornata finale penserà ai long run al fine di scegliere la gomma migliore per la gara. Lavoro diverso per i piloti del Tech3: uscite lampo fatte con gomme usate per Smith (tempi interessanti per lui, spesso sotto il “55”), long run per Pol, stacanovista della giornata con 66 giri all’attivo.
Le Ducati migliorano molto rispetto al primo giorno (8 decimi per Iannone, che però non avanza in classifica), ma la pista evidenzia problemi che a Sepang non si erano visti. Hernandez è perfino rimasto in panne ed è poi caduto. C’è da dire che Iannone ancora non ha provato le gomme extra soft e comunque è il migliore tra i piloti con le “altre Open”.
Continuano a zoppicare le Honda Open. La migliore è sempre quella di Hayden, che però è preceduto dalle Open di Edwards (7 decimi più lento del compagno di squadra) e Hernandez. Molto platonica la soddisfazione di essere davanti a 8 rivali, specie quando paghi 1”729 secondi dalla vetta.
In ultima posizione Danilo Petrucci, a 4”111 secondi da Bautista e alle prese con importanti problemi di elettronica che hanno tenuto la sua Ioda motorizzata Aprilia per lungo tempo ferma.
http://www.motociclismo.it/test-losail-due-honda-in-testa-la-migliore-yamaha-e-una-open-moto-57973
Le Ducati migliorano molto rispetto al primo giorno (8 decimi per Iannone, che però non avanza in classifica), ma la pista evidenzia problemi che a Sepang non si erano visti. Hernandez è perfino rimasto in panne ed è poi caduto. C’è da dire che Iannone ancora non ha provato le gomme extra soft e comunque è il migliore tra i piloti con le “altre Open”.
Continuano a zoppicare le Honda Open. La migliore è sempre quella di Hayden, che però è preceduto dalle Open di Edwards (7 decimi più lento del compagno di squadra) e Hernandez. Molto platonica la soddisfazione di essere davanti a 8 rivali, specie quando paghi 1”729 secondi dalla vetta.
In ultima posizione Danilo Petrucci, a 4”111 secondi da Bautista e alle prese con importanti problemi di elettronica che hanno tenuto la sua Ioda motorizzata Aprilia per lungo tempo ferma.
http://www.motociclismo.it/test-losail-due-honda-in-testa-la-migliore-yamaha-e-una-open-moto-57973