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Visualizza Versione Completa : Terblanche e le ducati "sbagliate" ma quasi perfette



katana
19/02/2016, 21:24
Ducati e Design sono parole che vanno a braccetto. In tutta la storia della Casa bolognese lo stile ha rappresentato una parte fondamentale, contribuendo alla fama dello "stile italiano" nel mondo dei motori e diventando la chiave del successo del brand in tutto il mondo. Con queste promesse uno scivolone estetico, anche di un solo modello sbagliato, può mandare in crisi tutta l'azienda.
È successo davvero nei primi anni 2000, quando a capo del Centro Stile c'era Pierre Terblanche, sudafricano visionario che ha dato alla produzione Ducati una svolta tanto azzardata quanto radicale, portando nel giro di pochi anni a una crisi di vendite e alla necessità di rivedere per intero l'assetto aziendale, con un nuovo presidente, nuovi designer e nuovi modelli.

Un designer controverso

Pierre ha condotto studi di design nel suo paese natale, ma nel suo primo impiego si è occupato di pubblicità come manager per un'agenzia di Città del Capo. L'occasione della sua vita arrivò nel 1981, quando durante un incontro di lavoro fece vedere i suoi bozzetti a Giorgetto Giugiaro, che lo invitò in Italia a lavorare per lui alla Italdesign. Così nacque la carriera del Terblanche designer, con una parentesi in Volkswagen e l'approdo, nel 1989, in Cagiva, dove si occupò di alcuni restyling di modelli Ducati (allora di proprietà Castiglioni) sotto la direzione del grande Massimo Tamburini.
Negli anni seguenti si fece notare per una moto in particolare, la Supermono, interamente disegnata da lui e icona ancora oggi. Da questa moto nacque il design della Supersport di seconda generazione, il primo modello di grande produzione affidato alla matita di Pierre, che nel frattempo si era seduto sulla poltrona del Centro Stile Ducati dopo l'uscita di scena di Tamburini. Fu l'ascesa dello "stile Terblanche" e l'inizio della crisi Ducati.
Il cambio di rotta radicale del design Ducati si fece subito sentire con la presentazione della MH900e, una tiratura limitata in stile retrofuturistico (prima moto venduta solo online), con dettagli da vera concept bike che si fece apprezzare da molti, mentre altri sono rimasti scettici davanti a una strana moto che non rendeva chiare le intenzioni dell'azienda. Finchè il design controverso è rimasto limitato a moto esclusive nessuno si lamentò, ma quando venne presentata la tanto attesa erede della 998, fu scandalo.

999: una delle sportive più raffinate di sempre, ma troppo diversa dal passato

La 999 venne mostrata al mondo all'EICMA 2002 e gli appassionati si divisero. Non c'era nemmeno un briciolo del passato in questa strana moto lunga e stretta, dalla linea orizzontale in netta controtendenza rispetto alle sportive dell'epoca protese verso l'anteriore. I due faretti poliessoidali sovrapposti, per molti, erano un insulto alla bellezza naturale della 916, mentre al posteriore uno scarico sottocoda enorme spostava faro e indicatori più in basso, direttamente sul portatarga.
La 999 portava in seno una ciclistica classica per Ducati, ma profondamente evoluta, con la possibilità di regolare l'angolo del cannotto di sterzo e di spostare la sella e il serbatoio avanti o indietro. Ci si poteva cucire la moto addosso e le prestazioni erano al livello delle aspettative, con una prima versione del Testastretta da 124 CV in configurazione standard e 140 CV nella esplosiva R. Era anche leggera con i suoi 186 kg.
Per tantissimi fu un vilipendio alla bandiera, altri invece notarono quanto questa moto fosse unica e curata: la piastra di sterzo era qualcosa di mai visto per forma e qualità, leggera e perfettamente rifinita. La strumentazione sviluppata in verticale era davvero bella e i tanto discussi faretti anteriori nascondevano sotto il cupolino un telaio di supporto in alluminio che sembrava un pezzo di design futuristico. Ma anche altri dettagli come le pedane, le pompe freno e perfino il cavalletto erano qualcosa di altissimo livello nel panorama delle supersportive.
Amore, odio, bellezza, bruttezza, la 999 diventò una "instant classic" che venne poco capita dal mercato e dopo un convincente inizio, fece crollare le vendite nel giro di pochi mesi in un periodo storico in cui le supersportive dominavano il mercato. A poco servirono le innumerevoli vittorie in Superbike, fu un duro colpo.

Multistrada: splendida da guidare, ma esteticamente...

La seconda mazzata arrivò con la presentazione di un'altra moto che avrebbe dovuto spaccare il mondo sulla carta, ma che lasciò perplessi troppi adoratori del marchio: la Multistrada 1000. Questa moto, al momento del lancio, era qualcosa di mai visto prima. Alta come una grossa enduro ma con gomme stradali da 17", ciclistica sportiva e capacità turistiche. Multistrada era un concetto nuovo di crossover e un esperimento di design azzardato.
Al posteriore si poteva notare un codone in stile 999, ma più abbondante e con due uscite tonde, mentre davanti il cupolino alto era "spezzato" al centro e la parte superiore girava assieme a manubrio. Ancora in molti si chiedono "ma perchè?", mentre tanti altri sono riusciti a digerire questo strano vezzo stilistico e hanno apprezzato le caratteristiche dinamiche della moto, assolutamente spettacolare fra le curve e apprezzatissima dai tester dell'epoca. Nonostante i contenuti ottimi, l'estetica ne decretò il flop. Ora, sull'usato, i prezzi sono decisamente bassi (sia per 620, che per 1000 e 1100) ed è scattata una caccia agli esemplari in condizioni migliori da parte di tanti ducatisti che hanno rivalutato le reali qualità di questa moto.

Gamma Sport Classic: le grandi incomprese

Terzo flop che decretò la fine dell'era Terblanche fu la serie Sport Classic, tre moto che condividevano motori e telaio ma che declinavano in tre modi diversi il concetto di vintage. Per l'azienda, ancora una volta, fu una scommessa persa, questa volta cercando di portare l'attenzione su moto dallo stile classico ma dai contenuti moderni. L'unica colpa di Ducati, in questo caso, fu quella di aver anticipato troppo i tempi. Le moto erano semplicemente bellissime, universalmente riconosciute come oggetti dal design riuscito. La meccanica classica di derivazione Supersport era adatta allo scopo benchè un po' troppo sportiva, ma il concetto piaceva soprattutto agli appassionati più nostalgici, che negli anni di dominio delle supersportive erano purtroppo ancora pochi. La capostipite Paul Smart, poi la Sport 1000, la Sport 1000 S e la GT 1000 registrarono numeri di vendita infimi dal 2006 e la produzione fu sospesa dopo pochi anni. Solo in seguito arrivò la Triumph Bonneville e scattò la mania delle Cafe Racer, ora le Sport Classic hanno quotazioni di tutto rispetto nell'usato perchè sono moto ricercatissime e ambitissime. Terblanche si congedò dal centro stile Ducati subito dopo quest'ennesimo fallimento, ma lasciando in eredità una moto che fu finalmente azzeccata: la Hypermotard.

Meriti e demeriti di un periodo storico unico

Ducati ha quasi fallito, in quegli anni roventi, e solo una nuova gestione e modelli più azzeccati hanno dato nuova speranza a un'azienda che ora naviga a gonfie vele in crescita costante. Il periodo dell'oblio è stato dimenticato abbastanza in fretta grazie a 1098 e nuova Multistrada 1200, ma in pochi si ricordano che nonostante i pessimi risultati di mercato fu grande la passione che ha portato a quelle strane scelte aziendali.
Pierre Terlbanche è stato il disegnatore, ma fu il presidente di allora, Federico Minoli, a dare una direzione totalmente inedita alla politica dell'azienda. Furono anni di evoluzione tecnologica, di scommesse e di grandissima passione, che puntavano a un'affermazione di Ducati più come marchio personale e fortemente innovativo che come brand dai grandi numeri di vendita. L'idea di slegarsi completamente dalle logiche di mercato fu troppo azzardata e in molti considerarono la strada presa come un "tradire le origini", un'interpretazione sbagliata perchè mai prima di allora l'azienda si avvicinò ai ducatisti. Minoli istituì un filo diretto con gli appassionati, ci parlava di persona online e dal vivo (chi si ricorda il Desmoblog?) e ci metteva la faccia su ogni scelta, motivandola e intavolando spesso discussioni costruttive con fan traditi ed estimatori convinti.
Inoltre, design a parte, nessuno dei capi saldi della Ducati fu toccato, proprio per non snaturare troppo la tradizione: rimasero invariati i motori, la frizione a secco, la distribuzione desmodromica e il telaio a traliccio. Unico vero peccato, l'adozione del forcellone bibraccio per la 999.
Potete dire qualsiasi cosa sulla Ducati di Terblanche e Minoli, bella o brutta che sia, ma non che quelle moto non furono fatte con una passione da veri ducatisti.
http://www.omnimoto.it/magazine/17525/ducati-terblanche-moto-sbagliate-quasi-perfette

_sabba_
19/02/2016, 21:48
Mi spiace, ma Terblanche era/è un disegnatore pessimo.
Per lui l'estetica è qualcosa di astratto.
Sarebbe stato meglio che avesse intrapreso la carriera dello zappatore.

:shock:

Lud7587
19/02/2016, 22:20
A me piacciono tutte le sue Ducati... :roll:

jerryfast
19/02/2016, 22:45
Le più brutte Ducati di sempre, però con il senno di poi sono convinto che una 999 non mi dispiacerebbe.

Inviato dal mio LG-D722 utilizzando Tapatalk

FumoBlu
20/02/2016, 09:07
Mi spiace, ma Terblanche era/è un disegnatore pessimo.
Per lui l'estetica è qualcosa di astratto.
Sarebbe stato meglio che avesse intrapreso la carriera dello zappatore.

:shock:

...probabile che nemmeno quello sarebbe in grado di farlo...:roll:

Mirketto
20/02/2016, 09:09
Le più brutte Ducati di sempre

In passato di Ducati ce ne sono state di ancora più brutte e tecnologicamente più povere... Tutte quelle prodotte dall' 80 all' 85 quando Ducati era in mano all' Iri prima di essere rilevata dai Castiglioni... Le varie Pantah, TL, Gtl veri brutti anatroccoli.
Quando è arrivato Tamburini nel design si è vista la differenza.
Io ho avuto una Paso 750 dell' 87 e mi piaceva proprio l'estetica, tutta carenata ( l' affidabilità lasciamo stare!).

Xenon8
20/02/2016, 10:07
a me la 999 piace tanto!!!!
e il multistrada vecchio non l'ho preso solo perchè non aveva l'ABS!!!
So gusti :lol:

topo
20/02/2016, 11:23
Il multi 1100s mi piacerebbe anche a me... Però il frontale non si può guardare.
Se vai a vedere sono relativamente pochi in vendita sui vari siti, chi ce l'ha, l'ha valutata per la sostanza e si è abituato alla estetica

Pave
20/02/2016, 11:24
a me la 999 piace tanto!!!!
e il multistrada vecchio non l'ho preso solo perchè non aveva l'ABS!!!
So gusti :lol:
Il 999 proprio orribile, la vecchia Multistrana all'epoca non potevo vederla... ora a distanza di anni la apprezzo e anche se non posso dirla bella sono stato vicinissimo a prenderla 4/5 anni fa, non conclusi solo per la infima valutazione che mi facevano della Tuono.

Lamps

spiritolibero
20/02/2016, 13:16
La Multistrada 1100 era l'alternativa alla Fazer che poi ho preso, ci sarei stato meglio a bordo data la mia statura, ma alla fine estetica frontale e davanti 3/4 (laterale e posteriore col monobraccio secondo me hanno il loro perchè) non l'ho mai digerita, e per me il fatto che la moto mi deve arrapare solo a guardarla è il requisito n.1

della 749/999 non ne parlo neanche, quando usci la 1098 si capì subito la cazzata che avevano fatto col design (la nera col telaio rosso penso sia ancora adesso uno dei sogni erotici di molti), e ancora adesso ogni volta che vedo le 916/748/996/998 mi fermo a guardarle

non ho mai provato una Multi ma ho sempre letto ovunque che ha una guida spettacolare tra le curve e nei "suoi percorsi" in grado di dare un piacere di guida eccellente e non essere seconda a nessuna SS

a cosa è dovuto tutto ciò? mi riferisco alle versioni normali perchè le S immagino siano ancora meglio ovviamente

Lud7587
20/02/2016, 17:36
La Multistrada 1100 era l'alternativa alla Fazer che poi ho preso, ci sarei stato meglio a bordo data la mia statura
[...]non ho mai provato una Multi ma ho sempre letto ovunque che ha una guida spettacolare tra le curve e nei "suoi percorsi" in grado di dare un piacere di guida eccellente e non essere seconda a nessuna SS


Allora non provarla, mi raccomando! Non ti perdoneresti mai l'errore commesso :mrgreen:

_sabba_
20/02/2016, 19:54
Paolo, nel tuo caso ci può stare, perché dietro alle apparenze (brutte o belle a seconda dei gusti) hai acquistato un oggetto unico.
Ma anche l'occhio vuole la sua parte.
Una giapponese ha già poco charme di suo, per cui se non è bella è meglio sorvolare e passare ad altro.
Le moto europee possiedono un carattere unico ed irripetibile, e qualche défaillance estetica ci può anche stare.
Ma nel caso degli orrori disegnati da Terblanche si passa il limite.
L'inguardabilitá di certe linee supera di gran lunga le più raffinate realizzazioni tecniche che formano la "sostanza" della moto.
Lo ripeto, quando scendi in garage alla vista della tua moto (per una ragione o per l'altra) il cuore deve pulsare di gioia, non sentire l'acido bolico salire nel garganozzo...

:shock:

Pave
20/02/2016, 20:22
Zio Sabba... credo che Terblanche sia in gran segreto il disigner di MT09 e Tracer [emoji16] [emoji16] [emoji16] [emoji16]

Lamps

_sabba_
20/02/2016, 21:10
Forse volevi dire MT-10 e Tracer.
La MT-09 non è affatto brutta, anzi...

;-)

spiritolibero
20/02/2016, 22:55
Allora non provarla, mi raccomando! Non ti perdoneresti mai l'errore commesso :mrgreen:

appunto per quello voglio sapere dove sta il suo segreto

voglio dire: le sospensioni stock delle naked giapponesi sappiamo tutti che sono nettamente inferiori come qualità

ma se si prende una FZ, la si alleggerisce di una decina di Kg (per andare oltre bisogna spendere troppo) e la si fa Ohlins completa come si rapporta a quel punto con la Multi?

_sabba_
21/02/2016, 09:39
Lo sapete vero, che per regolare le cinghie della distribuzione si deve usare uno Smartphone con su un programmino che misura le frequenze acustiche?
Qualsiasi cosa è più complicata sulle Ducati, anche quella che sembra semplice.
È questo il motivo per cui è praticamente obbligatorio affidare la propria moto a mani esperte.
Anche in questo caso io sono facilitato dalla mia "location", e potrei comprare una Ducati senza problemi.
Per la manutenzione andrebbe direttamente in fabbrica (ci lavora mio nipote).

:-D

katana
21/02/2016, 10:44
Ma nel caso degli orrori disegnati da Terblanche si passa il limite.
L'inguardabilitá di certe linee supera di gran lunga le più raffinate realizzazioni tecniche che formano la "sostanza" della moto.

mah, a me la multi 1000 è rimasta nel cuore :love_007:
riconosco il suo sound prima di vederla, e le rare volte che ne vedo passare una o la trovo parcheggiata mi fermo a guardarla.

come ho già raccontato, a me è capitato alcune volte sta scenetta:
- complimenti, bella la tua ducati, è un nuovo modello?
- no, è fuori produzione!!!!!

le linee di Terblanche sono "fuori dal tempo", poi possono piacere o meno, è una questione soggettiva.
inoltre nel disegnare le moto cercava di unire il design alla funzionalità, o all'obiettivo da raggiungere.
ad esempio, perchè ha fatto la parte superiore del cupolino della multi che gira insieme al manubrio? ah, gira pure la strumentazione insieme al manubrio e parte superiore del cupolino!
semplicissimo: fino a quel momento si rimproverava alle ducati di aver bisogno di un campo di calcio per fare un'inversione a u, con la multi si faceva inversione in un fazzoletto.

Oggi, l'ultima versione della multi 1100 S bianco perlato è molto ricercata, e se ben tenuta vale sui 6000 euro.


Non nego affatto che l'estetica sia un valore per una moto. Le MV a te care sono uno spettacolo per gli occhi come lo è la RSV4, Panigale...
Però è il contenuto che mi fa battere il cuore, più del contenitore.
è quello che ho imparato io utilizzando le moto.
prima di tutto la moto deve emozionarmi mentre la guido, altrimenti rimane chiusa e ferma nel garage in tutto il suo splendore estetico!
certo, se poi riesce ad unire gusto nella guida e bellezza estetica, allora si raggiunge il top ;-)

la multi 1000 era una di quelle moto che scendevi dalla sella e la guardavi un pò tra il sorpreso e l'ammirazione, e con un sorrisino beffardo stampato in faccia.
la prima cosa che ti veniva in mente è: guagliò, non sarai na' bellezza, ma come mi hai fatto godere tu, mai nessun'altra! :mrgreen:


appunto per quello voglio sapere dove sta il suo segreto


era facile!
dava tanta confidenza, anche nella guida sportiva risultava facile.
insieme ad un'impostazione di guida comoda, richiedeva un ridotto impegno psico-fisico per guidarla.
era molto agile (ma non agilissima come alcune maximotard odierne), pur mantenendo una buona solidità e precisione all'anteriore. Infatti andava benissimo nello stretto ma non si tirava indietro sul veloce.
Questo perchè era ben bilanciata, grazie al serbatoio a sviluppo orizzontale (passava sotto la sella ed arrivava al codino!), delizia per le doti di guida, croce per i meccanici! Dovevano spogliarla tutta per fare la manutenzione più importante.
Ciliegina sulla torta era il motore, perfetto per l'utilizzo in strada!
E qua tutti i pilotoni a storcere il naso: pochi cv, niente allungo!
si è vero, aveva pochi cv, e a 8000 giri tutto finito, in realtà già dopo i 7000 giri si era affievolita la giostra.
ma una coppia tra i 4000 e i 6000 giri che ancora oggi non ho trovato su nessuna moto che ho provato.
Nello stretto potevi girare con una marcia in più e come spalancavi il gas venivi letteralmente proiettato fuori dalla curva. Nel veloce chiaramente prendeva paga, io per provare a stare vicino ai 4 cilindri da 140 cv tiravo le staccate e aprivo il gas ancora in piega :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
sicuramente se avesse avuto pure potenza e allungo fino a 10000 giri era meglio (come la mia smt), ma non lo si può pretendere da un 2 valvole!!!
Ad andatura normale e in autostrada mi faceva quasi i 19 a litro, guida sportiva mai sceso sotto i 15.
Mai consumata una goccia di olio.
Cosa non mi piaceva: la frenata anteriore non era granchè (era pur sempre un impianto progettato più di 10 anni fa!), frizione dura, il mono nella versione base era una ciofeca (la forcella showa perfetta!).
Poi plastiche e verniciatura di bassa qualità, assemblaggio a pene di segugio.
Quasi impossibile riuscire a fare il pieno nel serbatoio, l'indicatore di benzina sballava.
La 1000 di serie strattonava e strappava sotto i 3500 giri.
Ora lo so che non mi crederete, ma io feci rimappare la centralina di serie e decatalizzare, mai provato un bicilindrico tanto fluido sotto i 3000 giri, per farlo strattonare bisognava scendere al regime del minimo! Solo la sesta, molto lunga, non riusciva a tenerla sotto i 3000 giri.
Mi sono tenuto quella centralina (mai venduta), e se non mi credete, procuratevi una multi 1000 e vi faccio provare la centralina :mrgreen:


Le Ducati son belle moto, ma hanno bisogno di mani esperte anche per una semplice manutenzione e i difetti sono abbastanza frequenti. La vecchia multi a me non ha mai dispiaciuto, la preferisco alle Triumph ad esempio, ma per il solo fatto di recarmi ogni volta in officina, mi ha fatto desistere dall'acquistarla.
esatto, per la manutenzione bisogna portarle in una officina ducati, possibilmente con un meccanico capace!
niente fai da te.
tagliandi con costi superiori alla media.
in merito ai difetti, dipende.
Ad esempio nel caso della multi 1100 S bianco perlato (ultima versione prodotta) al momento non si hanno notizie di problemi o difetti riscontrati.

Pave
21/02/2016, 11:16
La 1100 S bianco perla mi attira ancora oggi.

Lamps

vespantonio
21/02/2016, 11:29
Per me la più la più bella di sempre delle ducati e solo ed esclusivamente la 996. Tutto il resto esteticamente non mi fanno impazzire senza contare il resto. Una sola esperienza fatta in passato con ducati e mi auguro di non farne altre.

spiritolibero
21/02/2016, 12:04
Come ho scritto esteticamente non ho mai digerito il frontale (ma la cosa è analoga per la MV F4, non mi piacciono i ciclopi o gli "occhi" messi in verticale)
il posteriore e il laterale non mi dispiacciono per niente, il monobraccio è fantastico, è una moto con personalità

http://www.freevax.it/images/Cipressi1.jpg

chi l'ha se la gode tuttora e chi l'ha avuta e Katana è uno di questi, ne ha un bel ricordo

questo è un sito di un possessore dove si trovano descrizioni e schede tecniche

http://www.freevax.it/xmotostory.htm

spiritolibero
21/02/2016, 12:15
per il discorso cavalleria e allungo sarebbe bello pensare a cosa avrebbe potuto fare se al posto del 2V ad aria avessero montato il Testastretta da 130cv del Monster S4R

FumoBlu
21/02/2016, 13:14
Non ci siamo....................
Nessuno mete in dubbio i tecnici ducati e il fatto che non siano capaci di costuire moto....e' la capacita' e il gusto della singola persona di cui stiamo discutendo.
La 1100 S e' estremamente efficace, la 999 meglio della 998.....si ho capito e sono d'accordo.
Ma............se avessero preso chiunque altro...anche un bambino delle elemnetari avrebbe disegnato ste motine molto ma molto meglio.
Il signorino, ripeto, non gli farei zappare nemmeno le patate perche' sono sicuro che mi rovina il campo e tutte le patate.............:roll::roll::roll::roll:

Lud7587
21/02/2016, 15:49
per il discorso cavalleria e allungo sarebbe bello pensare a cosa avrebbe potuto fare se al posto del 2V ad aria avessero montato il Testastretta da 130cv del Monster S4R


Se ho fatto bene i compiti, sul multi dovrebbe montare il motore dell'ST3 con poche modifiche. Il traversino del telaio è curvo per far spazio all'iniezione e il forcellone monta facilmente con l'ausilio di boccole sul carter stretto dell'ST (il multi monta il carter largo. È più facile questo accoppiamento rispetto al contrario).

Pietro 2
21/02/2016, 19:53
Zio Sabba... credo che Terblanche sia in gran segreto il disigner di MT09 e Tracer [emoji16] [emoji16] [emoji16] [emoji16]

Lamps

Mi sa che anche Triumph le ha chiesto una consulenza per il frontale di street s speed triple.
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Sent from mai aifon iusing Tapatalc

Pave
21/02/2016, 22:22
Mi sa che anche Triumph le ha chiesto una consulenza per il frontale di street s speed triple.
[emoji12][emoji12][emoji12]


Sent from mai aifon iusing Tapatalc
Assolutamente si [emoji12] [emoji12] [emoji12] [emoji12]

Lamps

kanederlo
24/02/2016, 16:46
salvo solo la 999....la multi è probabilmente la moto piu brutta di tutti i tempi.

Inviato dal mio GT-I9105P utilizzando Tapatalk

Pave
24/02/2016, 16:50
salvo solo la 999....la multi è probabilmente la moto piu brutta di tutti i tempi.

Inviato dal mio GT-I9105P utilizzando Tapatalk

Se penso alla recente produzione Yamaha me ne vengono in mente almeno due più brutte...

Lamps

_sabba_
24/02/2016, 20:05
Forse vogliono vincere la gara (della moto più brutta), alla quale partecipa anche la Honda con la Vultus.
Ma i giappi trovano i designer nei bidoni del rusco?

:shock:

Pietro 2
01/03/2016, 08:41
Il bello ed il brutto sono soggettivi.
Se no a noi chi ci si pigliava?
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Sent from mai aifon iusing Tapatalc