Visualizza Versione Completa : Concept Aprilia RS 660
Per ora parliamo solo di un Concept, ma non c’è dubbio sul fatto che l’Aprilia RS 660che debutta qui al Salone di Milano EICMA 2018è una proposta quantomeno allettante, capace di attivare le ghiandole salivari di tutti gli sportivi che non pensano troppo alle superpotenze, ma anche ai più giovani che, a differenza di qualche anno fa, non dispongono di troppa scelta nel segmento delle sportive più accessibili, economicamente e prestazionalmente.
Il concetto che sta alla base è quello di una moto sportiva ma non troppo estrema, capace di gratificare su strada ma anche in qualche occasionale uscita in pista, senza trascurare soluzioni attualmente allo stato dell’arte come le appendici aerodinamiche – mutuate dall’ammiraglia RSV4 – che campeggiano orgogliose sulla carenatura della RS 660 Concept.
Lo stile, figlio di uno studio in galleria del vento, è evidentemente pensato soprattutto per l’efficacia prestazionale ed è estremamente sportivo, pur tenendo in considerazione il comfort con una sella dalle dimensioni generose, pedane non eccessivamente rialzate e semimanubri sopra la piastra di sterzo.
Non abbiamo naturalmente dubbi in merito all’efficacia ciclistica, caratterizzata da telaio e forcellone in alluminio, con il motore sfruttato come elemento stressato. Il forcellone è asimmetrico, con sagomatura a banana del braccio destro per lasciare lo spazio necessario al passaggio dello scarico, con il monoammortizzatore in una posizione non tradizionale che consente comunque un lavoro progressivo pur rinunciando ai leveraggi.
Il propulsore del concept è un’assoluta novità su cui i tecnici stanno ancora lavorando: un bicilindrico parallelo frontemarcia derivato dal V4 da 1.100cc utilizzato su Tuono ed RSV4. Arriverà in versione di serie? Noi aspettiamo fiduciosi…
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Finalmente un segnale di vita nuova da Aprilia, e le premesse per un piccolo capolavoro ci sono tutte !!! Speriamo arrivi presto, anche se realisticamente si potrebbe ipotizzare fine 2019 o più probabilmente 2020.
Lamps
forse arriva prima la Tuareg :-D
Verissimo, ma senza rete vendita e post vendita, dove le compri? Ma la vera grande mancanza non è una ss che faceva volume di vendite oltre i 10 anni or sono, ma una nuova endurona, motore 1100 della tuonazza, non troppo pesante, in due versioni, con cerchio da 17 e da 19 o 21.
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Motorizzazione molto interessante.
La Aprilia inventa grandi cose, purtroppo si ferma lì...
:-(
Motorizzazione molto interessante.
La Aprilia inventa grandi cose, purtroppo si ferma lì...
:-(Concordo pienamente con Sabba
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Speriamo sia l'inizio di una nuova era.
Lamps
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Gli manca una tuonina 660, una caponord v4 1100 e v2 660 e una schifosa scrambler su base shiver.
E punti vendita...
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Vista dal vivo.
Bellezza da mozzare il fiato, altroché i manga giapponesi.
:-D
poi però quando pensi (qui da me) che l'assistenza è affidata alla concessionaria piaggio presso cui non porterei lo zip a cambiare la candela ti passa la voglia :-|
Sottoscrivo [emoji14]
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Vista dal vivo.
Bellezza da mozzare il fiato, altroché i manga giapponesi.
:-DZio Sabba hai perfettamente ragione, quattro linee apparentemente semplici e banali e vien fiori una moto bellissima, altro che i transformer giapponesi !
Lamps
ocreatur
09/11/2018, 14:52
Bellissima, però siamo sempre li, il problema è il post vendita...
Praticamente il 660 è il 1100 tagliato a metà, hanno affettato i cilindri posteriori :lol:
Più che affettato, rimosso....
:-D
https://www.motociclismo.it/aprilia-tuareg-arrivo-nuovo-modello-71293
Ipotesi di utilizzo del nuovo motore. Ma almeno potrebbero uscire una moto prima di lanciare la seconda. Vabbè... Tanto purtroppo se non cambia nulla nella presenza sul territorio... Ciaone!
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ocreatur
11/11/2018, 20:04
Più che affettato, rimosso....
:-D
Definizione più corretta ;)
Sento parlare di 110cv per 130kg, ma ci saranno due modelli, uno solo pista e uno stradalizzato. Non riesco a immaginare il prezzo...
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110 cv per 130 kg vuol dire una moto da almeno 20 mila euro... un bicilindrico in linea da 660 cc se vuoi che duri é già difficile fargli passare i 90 cv.
Lamps
Sento parlare di 110cv per 130kg, ma ci saranno due modelli, uno solo pista e uno stradalizzato. Non riesco a immaginare il prezzo...
Inviato dal mio Redmi Note 4 utilizzando TapatalkMi paiono numeri da race e anche bella tirata se riferiti ad un bicilindrico da 650 circa. A meno che non montino un turbo...
Roba buttata lì per far parlare, scommetto [emoji6]
Soprattutto il peso, perché oramai le potenze di un motore possono “tranquillamente” superare la soglia dei 200cv/l.
Il 660 deriva da un propulsore che “rispetta” la regola di cui sopra, per cui non vedo perché non possa erogare tutta quella potenza.
;-)
Se rileggete quello che ho scritto, dicono che sia intenzione farla uscire in 2 versioni. Sicuramente questi sono i dati della r... Niente minchiate ecologiche, niente gingilli stradali tipo gruppi ottici e specchietti e via di robba bbuona come se non ci fosse un domani!
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Soprattutto il peso, perché oramai le potenze di un motore possono “tranquillamente” superare la soglia dei 200cv/l.
Il 660 deriva da un propulsore che “rispetta” la regola di cui sopra, per cui non vedo perché non possa erogare tutta quella potenza.
;-)Perché un conto è un 4 un conto un 2.
Questo tipo di operazioni non sono sempre prevedibili nei risultati.
Poi magari si arriva alla potenza, bisogna però vedere l'erogazione, le norme antiinquinamento, ecc.
Sono dubbioso, fanno fatica ad arrivarci con i 4...
antonioaletta82
12/11/2018, 11:36
Solo io mi aspetto un ritorno della Tuareg con questo motore?
Solo io mi aspetto un ritorno della Tuareg con questo motore?
Praticamente certo ;-)
Lamps
antonioaletta82
12/11/2018, 12:30
Praticamente certo ;-)
Lamps
Sarebbe una bella alternativa a KTM e Yamaha [emoji6]
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Solo io mi aspetto un ritorno della Tuareg con questo motore?Tu che ne dici? Foto fatta stand aprilia, fonte: motociclismo (vedi anche mio post un po' più su)https://uploads.tapatalk-cdn.com/20181112/1d84dc609a16279d51528d58d6b3d968.jpg
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antonioaletta82
12/11/2018, 17:34
Tu che ne dici? Foto fatta stand aprilia, fonte: motociclismo (vedi anche mio post un po' più su)https://uploads.tapatalk-cdn.com/20181112/1d84dc609a16279d51528d58d6b3d968.jpg
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Me l’ero perso completamente questo indizio. Troppo macello nello stand Aprilia!
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Tra l'altro... Tra il nuovo 660 v2 e il 1100 v4 ci uscirebbe una bella gamma...
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Max biaggi, ambasciatore aprilia. Quello che dice lo sa, anche se deve stare abbottonato...
Ciao ragazzi. L’EICMA si è conclusa ieri e devo dirvi che mi ha fatto molto piacere ricevere tanto affetto da parte vostra. Grazie ragazzi!
Il salone è stato ricco di novità e a mio parere la più interessante è stata l’aprilia RS 660 Concept. Le winglets oltre che derivate da un attento studio aerodinamico sono parte integrante del design, rendendo la moto equilibrata esteticamente, oltre che bella. Il motore bicilindrico fronte marcia deriva da quello della RSV 1100, a cui è stata tolta la bancata posteriore, con un grande vantaggio sui costi di produzione e di sviluppo futuro. La parte ciclistica è costituita da un telaio in alluminio, stampato e opportunamente sagomato, in modo da ottenere la corretta flessibilità e da un forcellone anch’esso in alluminio infulcrato nel carter motore. La parte elettronica è condivisa con la sorella maggiore per cui è al top. La RS 660 ha una posizione di guida che garantisce una corretta ergonomia ed ha un peso piuttosto contenuto, a tutto vantaggio del confort e della facilità di guida. Io credo che il peso ridotto rappresenti la caratteristica più importante di questo Concept! Infatti con una potenza di circa 100-110 CV ed un peso di circa 160-170 kg, la moto sarà fruibile ad un maggior numero di utenti, rendendo la moto estremamente divertente. Secondo voi quali caratteristiche deve avere una sportiva di questo tipo e soprattutto qual è il particolare a cui non rinuncereste mai sulla vostra moto? Credete sia giusto produrre oltre alle Superbike delle moto sportive tecnologicamente avanzate, ma più ‘amichevoli’? Vi leggo e vi commento con piacere
Stay tuned
Max
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Ah ecco 170kg, ok fattibile.
A cosa non rinunceresti: il 4 cilindri, ovvio [emoji12]
se ha una potenza di circa 100-110 CV ed un peso di circa 160-170 kgin configurazione stradale, considerato che una r6 ha 120 cv e 190 kg, è una bella sfida...
anzi, se mai dovessi prendere un semimanubri, sarebbe più vicino al mio modo di pensare questa che un 4 cilindri...
Sì ma vedremo.
Bisogna considerare anche le norme antiinquinamento e per me non li fai quei cavalli (veri alla ruota, eh, non altre markettate [emoji6]) con un 650 zoppo in euro 4.
Anche solo per il rumore hai perdite fotoniche, e non solo di potenza ma per il contenimento del rumore in termini di peso e dimensionamento dei componenti.
Vedremo.
subteo80
14/11/2018, 10:07
i cavalli dichiarati sono certamente all'albero (tra 100 e 110 per me ci possono stare tranquillamente), quando mai le case costruttrici dichiarano quelli alla ruota? anche perchè sul libretto ci finiscono i kw erogati all'albero, su quelli ci paghiamo il bollo (almeno in Italia), e su quella differenza ci prendiamo l'eterna incùlata
spero che in Aprilia facciano le cose per bene, perchè questa moto mi garba veramente assai ... anche se poi la versione definitiva cambierà sicuramente, e bisognerà vedere di quanto !!
ovviamente concordo sulla estrema scarsità della rete assistenza e del post vendita in generale, se Aprilia vuole aumentare la gamma e fare qualche numero in più, su quel reparto ci dovrà per forza mettere mano, non può più rimandare ... altrimenti anche questo 660, nelle varie declinazioni, rimarrà un bellissimo esercizio di stile e tecnica, magari un'ottima intuizione su un possibile nuovo mercato, ma in giro ne vedrò si e no un paio ... che tristezza
Tratto dalla community di appassionati Aprilia "Be a racer"
C’è un brivido che corre lungo la nostra schiena da circa due mesi, più o meno da quando abbiamo messo gli occhi per la prima volta sulle linee inedite di Aprilia RS 660 Concept, durante la presentazione in anteprima mondiale a EICMA 2018: una sensazione che, noi racers, avvertiamo solo in momenti davvero speciali per il marchio Aprilia.
Il nostro DNA non mente: RS 660 è molto più di un esercizio di stile! Siamo di fronte al primo step evolutivo del nuovo concetto di sportività in chiave moderna marchiato Aprilia, un rinnovamento destinato ad ampliare la gamma e a ridefinire i valori Aprilia per la nuova generazione di motociclisti.
Un processo che noi di #bearacer club seguiremo più da vicino di chiunque altro!
Per cominciare alla grande, abbiamo chiesto a Diego Arioli – Product Marketing Manager Aprilia e appassionato motociclista – di raccontarci in esclusiva i primi passi e i prossimi sviluppi del progetto RS 660.
Prima di tutto: qual è il tuo ruolo in un progetto come questo?
«Il mio lavoro consiste nel mettere in comunicazione tutti gli enti aziendali per assemblare i concetti di nuovi prodotti in fase di sviluppo. Che tradotto significa: far andare tutti d’accordo. L’idea alla base di un nuovo progetto può venire da strade diverse: a volte dal Centro Stile, a volte dalla possibilità di sfruttare una nuova opportunità tecnica, altre ancora dalle richieste di uno specifico mercato, oppure può nascere come un’interpretazione di un bisogno del cliente. Io devo tenere sempre le orecchie tese su cosa bolle in pentola, per poi coinvolgere tutte le aree e sintetizzare le diverse esigenze in qualcosa che abbia senso logico. Aprilia RS 660 Concept è già stata accolta alla grande, ma è solo la punta dell’iceberg: quando andrà in produzione sarà un prodotto completo che terrà conto di tutte queste prerogative».
Com’è stata la genesi del progetto RS 660?
«Tutto il progetto è guidato da una missione ben precisa e piuttosto ambiziosa: “nuova sportività giovane nel mondo”. Magari suona male, ma questo è un vero spaccato di come si lavora dietro le quinte del marketing Aprilia. Il resto della moto invece nasce unendo i puntini, a seguito di alcune analisi:
1. La gamma attuale di prodotto Aprilia passa dalle cilindrate piccole e piccolissime alle “maxi”. Tra 125 e 900 cc abbiamo identificato lo spazio per posizionare la nuova gamma, che anche i fan Aprilia ci chiedevano.
2. Nell’offerta esistente nel segmento SS di media cilindrata abbiamo identificato 2 macro trend: da una parte quelle che potremmo definire le “vere supersportive”, tipicamente 4 cilindri giapponesi “pistaiole”, il cui incremento in prestazioni e tecnologia richiede ormai un impegno in termini di costi e capacità di guida paragonabile a quello delle 1000 cc; dall’altra alcune 600 e 650 cc che solo esteticamente richiamano il concetto di “racing”, ma all’atto pratico non garantiscono le performance per essere considerate vere sportive, almeno non come intende Aprilia.
Lo spazio nel mezzo è quello che ci interessa, per inserire una moto che nell’estetica sia chiaramente legata alle SS Aprilia da gara e da strada, ma la cui promessa di sportività si realizzi in contenuti tecnici in grado di far divertire in ogni situazione, senza mai arrivare all’esasperazione.
3. Il potenziale cliente. Abbiamo pensato ai giovani motociclisti che scoprono Aprilia, e le moto in generale, con 50 e 125 cc, ma che vorrebbero crescere di cilindrata con il passo giusto. Quali valori li guidano? Secondo noi la sportività nei giovani non è morta, è solo diversa da quella che guida le generazioni più mature: meno confronto con gli altri (meno gare, meno cronometri) e più sfida con sé stessi, migliorando il proprio limite, vivendo il momento sportivo come qualcosa che fa bene fisicamente, mentalmente e restituisce soddisfazioni.
Secondo noi questa è la moto giusta per rispondere a tutte queste esigenze e ristabilire il concetto di media cilindrata: in passato fu Aprilia RS 250, in futuro (molto vicino al presente) sarà Aprilia RS 660».
RS 250 è amatissima dai membri della community: ci possiamo aspettare un nuovo capostipite della dinastia RS?
«RS 250 è amata da tutti i motociclisti: è un’icona della sua generazione, come vorremmo che diventasse anche RS 660, e la sua eredità non è affatto stata ignorata. Certo, il 2 tempi è stato escluso, ma valori come compattezza, leggerezza e prestazioni accessibili sono stati trasportati in quello che per noi sarà il concetto di media sportiva del 2020.
Come 10 anni fa RSV4 ha inaugurato un nuovo filone di prodotto che ancora vince le comparative, RS 660 nasce per aprire un’era RS completamente nuova, che attinge dal meglio dell’esperienza e della tradizione Aprilia per creare una moto completa e versatile».
Quindi si punta alla strada, alla pista o a tutte e due?
«La “nuova sportività” che abbiamo identificato comincia dal quotidiano, e quindi dalla strada. RS 660 è pensata per accogliere il pilota e metterlo a suo agio, dalla sella di ampie dimensioni, alle pedane non troppo rialzate e i semimanubri montati sopra la piastra superiore di sterzo. La triangolazione sella-manubri-pedane diventa così sportiva ma comoda, a vantaggio del piacere e del comfort di guida su strada. La parola chiave sarà “divertimento”, e grazie a contenuti tecnologici e ciclistici elevatissimi, anche rispetto a moto di categoria superiore, manterrà ugualmente la promessa durante le uscite in pista. Dopotutto, anche se molti non lo sanno, “RS” non è altro che l’abbreviazione di “Rennsport”, che in tedesco significa “corse”: quel DNA ce l’ha RS 660, come lo aveva RS 250. Una sola moto capace di regalare emozioni quotidiane su strada e pronta a supportare il pilota anche in pista. E quando dico “una sola”, intendo dire che stiamo provando e collaudando diverse soluzioni, sia su strada che su pista, per arrivare a commercializzare una sola versione di RS 660, almeno inizialmente».
Parliamo un po’ del design: a cosa è ispirato?
«Sarebbe interessante approfondire l’argomento con i ragazzi del Centro Stile, ma posso dire che la scelta di svincolarsi dal mondo “racing” e dai regolamenti sportivi gli ha permesso di muoversi con una grandissima libertà. Lo stile innovativo e sofisticato visto sulla Concept è frutto di una serie di studi aerodinamici molto evoluti, quasi estremizzati. Il prodotto di serie non sarà identico, ma molti elementi verranno ripresi, visti anche gli ottimi feedback che abbiamo ricevuto a EICMA.
In generale il design richiama volutamente alcuni elementi della storia della famiglia RS, ma anche l’esperienza in MotoGP. Ad esempio, la Concept bike di EICMA interpreta le appendici aerodinamiche già viste su RS-GP e – per la prima volta su un prodotto di serie – su RSV4 1100 Factory, trasformandole in elementi ad alta riconoscibilità, perfettamente integrati nelle forme della carenatura».
E il motore invece? Se ne sta parlando moltissimo.
«L’altra grande novità è proprio questa: un parallelo frontemarcia derivato dal V4 di 1100 cc che equipaggia Tuono V4 e RSV4 1100 Factory. A dire il vero la cilindrata unitaria è leggermente superiore a quella del 1100, ma know-how e sfide rimangono uguali: prestazioni elevate a fronte di ingombri e pesi ridotti. Un motore ben sfruttabile in ogni situazione, al quale piace strillare in alto, pur senza disdegnare le aperture a bassi e medi regimi. Tanto equilibrio da apprezzare su strada come su pista, a differenza della quasi totalità delle sportive di media cilindrata offerte oggi dal mercato».
E la ciclistica?
«Proprio l’estrema compattezza del propulsore ha permesso ai progettisti di creare una ciclistica snella e leggera, nella quale il telaio sfrutta il motore come elemento stressato, contribuendo a formare una struttura compatta e rigida. Anche le scelte del forcellone, con il braccio destro curvato per consentire il passaggio ravvicinato del terminale di scarico, e del monoammortizzatore senza leveraggi, sono guidate dall’obiettivo di contenere il peso complessivo della moto: una garanzia di piacere nella guida!».
Cosa ami particolarmente del progetto RS 660?
«La cosa che mi ha fatto più piacere di tutto il progetto è stata la volontà iniziale di creare qualcosa di nuovo, piuttosto che di dare la caccia a un concorrente: questo ha reso tutto il processo molto più intrigante. Aprilia non ha pensato al fare la “follower”, ma a creare la sua strada; proprio su questo aspetto ho letto un commento post EICMA che mi è piaciuto molto: “oltre ad essere una bella concept, è anche un bel concetto”.
EICMA stesso ha significato un momento di grande soddisfazione, e non solo per il fatto di vederla lì, con Max Biaggi che la fotografava con lo smartphone; è stata una fondamentale occasione nella quale verificare quanto ci fossimo chiusi sulle nostre idee, con il rischio di estremizzarle, o avessimo invece mantenuto la mente aperta, identificando davvero le aspettative dei motociclisti.
Il responso è stato chiaro: la direzione è quella giusta, anche se il cammino è ancora lungo!».
Parliamo del futuro: RS 660 è solo l’inizio?
«L’abbiamo detto chiaramente, e lo ribadisco ai membri della community: RS 660 è la base per lo sviluppo di una gamma più ampia, che vuole portare Aprilia a essere protagonista di un segmento di mercato estremamente strategico sia in Europa che in Asia, così come nel mercato americano.
Per noi la cilindrata 660 ha l’equilibrio giusto per consentire questa crescita, e la sua architettura di bicilindrico frontemarcia garantisce una geometria molto flessibile, applicabile a tipologie e categorie di moto anche molto diverse…».
Stiamo parlando di quella famosa “T” con le palme e le dune, sulla pedana della RS 660 Concept a EICMA? Vedendola, molti hanno già pronunciato la fatidica parola “Tuareg”!
«Non è compito mio aggiungere altro, ma posso confermare che la base tecnica vista su RS 660 Concept si presta ad altri utilizzi che sono già in fase di studio.»
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Intervista secondo me molto interessante... e in questa moto rivedo molti tratti della mia Ducati SS.
Lamps
Tutti a tirare fuori sta cippa di tenerè che tanto scontenterà o la metà che vuole una vera enduro o la metà che vuole una crossover. E tirate fuori una tuonino, e vediamo con le vendite di mt07, ktm 690/790, street etc non si rosicchia una fetta di mercato.
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Secondo me partendo da questo concept faranno anche la baby Tuono ;-)
Lamps
antonioaletta82
18/01/2019, 10:48
Una Baby Tuareg stile Tracer 700 con un'abitabilità ottima per 2 e buona capacità di carico sarebbe veramente interessante specialmente considerando telaio, sospensioni e freni in stile Aprilia.
Ben venga il ragionamento, che condivido.
Vediamo lo sviluppo.
Speriamo che se si apre il mercato si tiri dietro anche qualche jap...
Ben venga il ragionamento, che condivido.
Vediamo lo sviluppo.
Speriamo che se si apre il mercato si tiri dietro anche qualche jap...
L' ammortizzatore posteriore senza leveraggi mi ricorda quello del FZ6....
ocreatur
18/01/2019, 19:34
Una Baby Tuareg stile Tracer 700 con un'abitabilità ottima per 2 e buona capacità di carico sarebbe veramente interessante specialmente considerando telaio, sospensioni e freni in stile Aprilia.
Me piace l'idea :-P
Anche a me.
Ora sta tutto nelle mani (o menti) degli uomini Aprilia.
Se la declineranno in vari modelli (naked, enduro stradale, Sport touring o quant’altro) andranno a ricoprire aree di mercato al momento poco popolate.
Potrebbe essere l’inizio di una rinascita, come è avvenuto per Yamaha con le moto delle serie MT.
;-)
Speriamo. Anche se resto perplesso sulla limitata potenza del motore, si sa che in Italia siamo tutti VR46 e ce l'abbiamo più lungo di tutti.
Lamps
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Progetto molto interessante, di fatto creano una base tecnica valida per vari modelli, colmando un buco di gamma e è crean nuovi filoni.
C'è da sperare che puntino su leggerezza, compattezza e cv rispetto alle avversarie.
Ciclistica e estetica senza dubbi saranno al top.
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antonioaletta82
19/01/2019, 17:10
Più che la potenza conta il tiro in basso. Ho guidato la tracer 700 in 2 e andava già abbastanza da essere divertente. Se siamo allo stesso livello sarà interessante
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Interessante prova su strada di un tester giornalista. Perdonate le parole a volte sconclusionate ma ho fatto tradurre da Chrome la pagina del sito tedesco che ha pubblicato la prova.
PRIMO GIRO CON LA NUOVA SUPERSPORTIVA
Compatto, leggero, vivace e abbastanza vapore per le curve sportive di campagna. Suona come il buon vecchio 600 degli anni '90 ? Esatto, ma lo si può fare anche in modo moderno. Aprilia ha reinventato questo con la RS 660.
Le code dei camion a nord est di Noale si sono finalmente sgombrate. Abbiamo frugato per quasi un'ora nella pesante ora di punta qui in Veneto, combattendo attraverso innumerevoli città con luci rosse e rotatorie affollate. Ma anche questo fa parte della vita motociclistica di tutti i giorni ed è utile per i tester in sella a una nuova macchina. Soprattutto con la RS 660. Dopo tutto, gli ingegneri e i product manager di Aprilia vedono il suo bambino più piccolo come un misto di vita di tutti i giorni, una sportiva spazzatrice stradale di campagna e di tanto in tanto una bici da pista. La vita quotidiana su due ruote significa anche ingorghi, modalità lenta, molti accoppiamenti, cambiate, frenate, accelerazioni, accelerazioni. Superbike e power naked lo odiano. Vogliono essere lasciati senza guinzaglio e amano riconoscere il pendolarismo con una reattività approssimativa a bassi regimi, un motore irregolare, un'enorme radiazione di calore dalla guida e così via - in altre parole: fa schifo.
IL MOTORE MERITA UN GRANDE RICONOSCIMENTO
L'Aprilia 660, invece, ha superato a pieni voti questa prova. Il bicilindrico in linea completamente ridisegnato fa le fusa, nuota con la colonna anche in quarta marcia a poco più di 2.000 giri / min e prende il gas con un gas notevolmente delicato. Gran parte della coppia massima nominale di 67 Nm sembra essere disponibile nelle regioni a bassa velocità. Ogni giro dell'acceleratore porta una propulsione immediata. Il motore ha carattere, suggerisce qualcosa del DNA Aprilia V4 attraverso l'offset del perno di manovella di 270 gradi e suona cresciuto senza essere in primo piano. Anche gli odiatori di motociclette con sensori di livello di rumore integrati dovrebbero essere in grado di affrontarlo. Il motore merita un grande riconoscimento e si cerca invano possibilità di confronto.
APRILIA RS 660 NEL RAPPORTO DI GUIDA
Quindi tutto si è rilassato. Il che è assicurato anche dai mozzi del manubrio che vengono tirati verso l'alto. In coppia con i poggiapiedi e la panca, il risultato è una posizione di guida decisamente sportiva, ma che non sottomette i polsi o le ginocchia in modalità scivolata. Che poi ricorda la Ducati Supersport. Quindi il test quotidiano ha superato sorprendentemente sovrano, ma ora le montagne invitano. All'improvviso la lima che passeggia si trasforma in un divertente razzo. Per fare ciò, fai una marcia indietro con il blipper, aumenta la velocità oltre i 6.000 giri / min e divertiti. Il gemello ama la velocità. In effetti, è molto atletico. Fino a ben oltre 10.500 / min continua ad aumentare, solo a 11.500 / min il limitatore pone fine alla questione.
100 CV ASSICURANO MOLTO PIACERE DI GUIDA
La RS 660 sottolinea in modo impressionante che 100 CV di potenza massima sono completamente sufficienti anche per il ritmo serrato sulla strada di campagna. Soprattutto quando vengono serviti dall'azionamento e vengono bloccati anche in un telaio del genere. Con tutta l'esperienza di 54 titoli iridati e con la certezza di essere all'avanguardia del telaio quando si tratta di grandi modelli sportivi, gli sviluppatori Aprilia hanno servito la RS 660 con un telaio meravigliosamente agile e allo stesso tempo neutro e stabile. Sulle serpentine, la RS sottolinea ogni aspetto: stabile sul freno Brembo superbamente regolabile prima della curva, poi entra giocosamente, precisamente sulla traiettoria mirata e esce di nuovo prepotentemente con un posteriore stabile - sport da strada di campagna nel miglior senso della parola. Che spazzatrice!
LA NUOVA RS 660 DOMINA A PIENI VOTI L'EQUILIBRIO TRA MOTO E ATLETA DI TUTTI I GIORNI.
Anche la configurazione degli ammortizzatori sembra essere ben fatta. L'equilibrio tra comfort sufficiente e robustezza sportiva è ciò che distingue i componenti Kayaba. Nonostante il montante incernierato direttamente, la RS ha dominato l'asfalto alpino irregolare senza calciare il guidatore. Anche il voto del fork USD rientra nel quadro. Tuttavia, la bici di prova non era ancora in stato di produzione. Le singole parti in plastica sono state realizzate su misura, gli stampi per la fase di produzione che stava iniziando erano ancora in fase di realizzazione. Anche l'elettronica era ancora in pre-produzione. Fatta eccezione per la modalità di guida "Dynamic", che abbiamo utilizzato solo e che rimarrà tale per l'omologazione. Questo è rassicurante, perché dalla risposta dell'acceleratore alla fornitura di potenza attraverso la gamma di regimi, le prestazioni erano semplicemente perfette per ogni scopo.
IL MODELLO DI PRODUZIONE RICEVE AGGIORNAMENTI
Altre quattro modalità vanno aggiunte a "Dynamic" fino a quando non sarà pronto per la produzione in serie, inclusa una per i viaggi in pista e parametri individuali che possono essere liberamente programmati. Quindi tutto può essere regolato individualmente, dal controllo dell'impennata a un ABS modulare al controllo della trazione. Niente di tutto questo era ancora disponibile per noi. Ma nella produzione di serie, la RS 660 avrà poi un pacchetto elettronico ancora più moderno di quello dell'attuale Aprilia Superbike. Ma è necessario anche con una moto da 100 cavalli ? abbiamo chiesto agli Apriliani. "Come argomento di vendita, soprattutto per chi è passato dal 125 cc alle superbike, ad esempio", ha risposto il product manager Diego Arioli. Quando abbiamo avvertito che una tecnologia così complessa avrebbe anche aumentato il prezzo totale, a Noale si sono limitati a scuotere la testa. L'elettronica ha rappresentato un massimo del dieci percento dei costi di sviluppo totali per la RS 660, poiché Aprilia aveva da tempo il know-how sulle corse interne. Quindi puoi mantenere il prezzo per l'RS 660 corrispondentemente basso. L'obiettivo è compreso tra 11.000 e 12.000 euro.
CONCLUSIONE
La RS 660 è diventata un'ottima motocicletta. Le persone di Aprilia meritano un ringraziamento per come hanno gestito l'equilibrio tra moto e atleta di tutti i giorni. C'era una volta la classe 600 con il quattro cilindri giapponese da quasi 100 CV per i motociclisti appassionati di sport su strada di campagna. Da quando questi si sono trasformati in organi a botte per la pista, tali contemporanei hanno avuto solo il passo verso le superbike con mega prestazioni o moto nude della classe medio-alta. Con la RS 660, gli atleti di strada di campagna amanti del divertimento sono tornati - questo è un bene!
Che dite ? A me me gusta :-P non a caso fanno riferimento alla mia SS bolognese [emoji38] per chi si fosse perso la veste definitiva della moto agevolo qualche foto
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Mi piace da matti !
Lamps
In Aprilia le moto le sanno fare.
Inviato seduto al bar
Su questo non c'è il minimo dubbio... la loro pecca è nel venderle e nell'assisterle...
Lamps
un'ottima moto che rivitalizza il segmento delle ss600 ammazzate dalle normative sulle emisssioni
Attenzione Giancarlo non è una ss 600... è un po' come la mia Ducati, molto meno estrema di quanto l'aspetto farebbe pensare. Non ha nulla a che vedere con R6 e simili.
Lamps
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