Allora in tema di mer.a eccovi questo passo di alta filosofia [Lunghetto]:
Un uccellino nel gelido inverno di un paesello di montagna è nel suo nido al caldo insieme alla mamma, un colpo di vento fa scuotere il ramo del nido e l'uccello purtroppo cade a terra. Non sa volare rimane li a piangere per ore ed ore il freddo lo assale e comicia a temere per la sua vita ormai agli sgoccioli. Se la temperatura continua a scendere nella notte per lui non ci saranno possibilità di sopravvivenza. Passa di li una vacca, lui sorride e pensa di aver trovato un aiuto nell'enorme bovino ma lei, la vacca, lo guarda, ride, si volta, alza la coda e SPLAFT rilascia uno dei suoi enormi e puzzolenti escrementi. Povero uccello è con la me.da fino al collo strilla sempre più forte visto l'odore che lo sommerge, però a pensarci bene tanta cacca attorno lo fa stare al caldo può fargli passare la notte.... L'odore però è insopportabile e continua a strillare. Passano 2 ore l'uccellino ormai si è stancato di cantare e dorme beato nel caldo del ricordino lasciatogli dalla vacca, quando all'improvviso passa un lupo scorge la testolina del volatile lo prende una sgrullata per pulirlo dell'escremento una sciacquata in mezzo la neve e GLOM! un boccone e l'uccellino non c'è più.......
Embè? Direte voi, embe [dico io] non sempre chi vi lascia nella mer.a lo fa perchè vi vuole male come non sempre chi vi toglie dalla mer.a lo fa perchè vi vuole bene
Cià cià