Possiamo far qualcosa per migliorare il mondo! Facciamolo!

[esorciccio71]

Ho aperto questo 3D per mettervi a conoscenza della mia attività per conto di Amnesty International, la famosa organizzazione impegnata nella difesa dei diritti umani in tutto il mondo. Dopo un periodo in cui ho fornito solo un aiuto morale ed economico ho deciso di fare qualcosa in più ed ho scelto di aderire al Programma Azioni Urgenti. Naturalmente non vi dico questo per farmene un vanto ma perché vorrei coinvolgere anche tutti voi. Non vi chiedo soldi ma solo qualche minuto del vostro tempo. A volte basta veramente poco per fare qualcosa che possa migliorare il mondo in cui viviamo ma spesso non ce ne rendiamo conto perché pensiamo che tanto le persone comuni non possano nulla contro i potentati economico-finanziari e politici che governano il mondo. Ma non è così

Il Programma Azioni Urgenti si basa su un'organizzazione capace di distribuire tempestivamente informazioni a persone disponibili ad inviare rapidamente appelli su casi di arresti arbitrari, processi iniqui, tortura, pena di morte, esecuzioni extragiudiziali, sparizioni, detenzioni illegali, rifiuti di assistenza legale e medica durante la carcerazione, ecc... Amnesty International sperimentò per la prima volta questo tipo di azione nel 1973 quando appurò che il momento in cui le persone corrono il maggior rischio di subire torture e maltrattamenti corrisponde all’inizio della detenzione.
Il Programma venne avviato nel 1974, anno in cui Amnesty International emise 11 azioni urgenti riguardanti casi di tortura in Messico, Cile, Brasile, Uruguay e Spagna. Nel corso degli anni Amnesty ha sviluppato una rete che oggi conta 100.000 persone in 60 paesi ed è in grado di lanciare ogni anno centinaia di nuove azioni urgenti in favore di persone di circa 90 paesi diversi.

Questo programma mi sta molto a cuore poiché è effettivamente in grado di ottenere degli effetti concreti. La tempestività dell’intervento unita all’influenza che è in grado di esercitare la mobilitazione di cittadini di molte nazioni, soprattutto quelle occidentali, nei confronti delle autorità dei paesi in via di sviluppo permette di raggiungere dei risultati apprezzabili. Amnesty International stima che per più di un terzo dei casi su cui sono state emesse azioni urgenti ci siano stati dei miglioramenti per le vittime In altre parole, almeno un prigioniero su tre viene rilasciato, una persona "scomparsa" riappare, una pena di morte viene commutata, un prigioniero in difficili condizioni di salute riceve finalmente la prima visita di un medico, un prigioniero la cui detenzione era stata, fino ad allora, tenuta nascosta vede diminuire il rischio di subire torture ed ottiene il permesso di ricevere la visita di parenti e avvocati.

La mia idea è quella di segnalare tempestivamente in questa sezione del forum i casi che ricevo da Amnesty International e fornirvi il testo del messaggio che preparo e i recapiti dei destinatari in modo che chi vuole farlo, può comodamente e velocemente copiare e incollare il messaggio ed inviarlo per e-mail e/o stamparlo ed inviarlo per fax o per posta. Successivamente vi terrei informati sugli sviluppi delle vicende che vi ho segnalato.

Spero di poter contare sull’aiuto di qualcuno di voi.
Colgo allora l’occasione per segnalarvi l’azione che ho ricevuto ieri.
Si tratta di un caso di detenzione segreta di un cittadino tunisino, Houssine Tarkhani, da parte delle autorità del suo paese.
Houssine Tarkhani lasciò il proprio paese nel 1999 e si trasferì prima in Germania e poi in Italia. Il 5 maggio scorso fu fermato dalla polizia francese perché sospettato di fornire aiuto logistico ad un’organizzazione che si occupa di inviare in Iraq persone che intendono combattere contro gli eserciti dei paesi occidentali. Alla fine delle indagini nessuna accusa fu formulata dalla polizia francese, ma fu ugualmente arrestato poiché non era provvisto di regolare permesso di soggiorno. Egli chiese asilo politico alla Francia ma non gli fu concesso e, a seguito di un provvedimento di espulsione, fu rimpatriato il 3 giugno. Al suo arrivo fu arrestato.
Il suo avvocato e la sua famiglia non solo non hanno potuto visitarlo ma non hanno neanche ricevuto alcuna informazione da parte delle autorità. Amnesty International teme che Houssine Tarkhani si trovi nel dipartimento per la sicurezza nazionale del ministero degli interni a Tunisi e che egli corra il rischio di subire torture e maltrattamenti. La legge tunisina prevede che chi viene arrestato senza un’accusa possa essere detenuto per un periodo massimo di sei giorni, al termine del quale deve essere portato di fronte ad un giudice oppure rilasciato. In pratica però spesso accade che le forze di sicurezza non osservino la legge né la magistratura la faccia rispettare ed il risultato è un elevato numero di torture e maltrattamenti praticati con lo scopo di estorcere confessioni da utilizzare come prove in processi iniqui.

Di seguito troverete il testo dell’appello da inviare alle autorità tunisine ed i relativi recapiti.

Prego chi di voi invia l’appello di comunicarmelo sul forum o in privato in modo che io possa sapere quante persone l’hanno fatto. Inoltre vi prego di girarmi eventuali risposte che doveste ricevere dalle autorità alle quali avete inviato l’appello poiché io devo a mia volta consegnarle ad Amnesty International.

Your Excellency,
I would like to expresss my concern that Houssine Tarkhani has been held in secret detention since 3 June, when he was arrested on his return from France.
I urge you to disclose his whereabouts to his family and lawyer and, after the end of the garde à vue period, give him immediate access to his families and to any medical care they may require.
I strongly call on you to do everything in your power to release him immediately or else charge him with a recognizably criminal offence. If he is to be charged I also request that he be brought immediately before the judicial authorities to challenge the legality of his detention and given access to legal counsel of his choice, in compliance with Tunisian law and international human rights treaties which Tunisia has ratified.
In awaiting your reply, be assured of my most respectful sentiments

Chi di voi conosce bene il francese può inviare il messaggio in quella lingua

I recapiti sono i seguenti :

Minister of the Interior
Rafik Haj Kacem
Ministère de l'Intérieur
Avenue Habib Bourguiba
1000 Tunis
Tunisia
Fax: + 216 71 340 888
E mail: mint@ministeres.tn

Minister of Justice and Human Rights
M. Béchir Tekkari
Ministère de la Justice et des Droits de l’Homme
31 Boulevard Bab Benat
1006 Tunis - La Kasbah
Tunisia
Fax: + 216 71 568 106
E-mail: mju@ministeres.tn

Vi prego inoltre di inviare una copia del vostro messaggio per conoscenza a:

Official human rights body reporting to the President
M. Zakaria Ben Mustapha (Président)
Comité supérieur des droits de l’homme et des libertés fondamentales
85 avenue de la Liberté
1002 Tunis Belvédère
Tunisia
Fax: + 216 71 796 593
+ 216 71 784 038

Ambasciata di TUNISIA
Via Asmara, 7 - 00199 Roma
Tel. 068603060-8 - Fax 0686218204
E-mail: at.roma@tiscali.it

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