.....almeno con moto come la mia.
Di rientro dal Nazionale, decido di 'allungarmi' a Porto S. Stefano, con l'intenzione poi di circumnavigare il promontorio, 'uscire' a Porto Ercole e rientrare in autostrada passando da Orbetello.
All'inizio la strada da Porto S. Stefano si inerpica gradevolmente, ma via via che ci si addentra fra i costoni a picco sul mare diventa sempre più stretta, sporca e sconnessa.
Si arriva al punto che per girare alcune curve a gomito e/o tornanti bisogna mettere la prima e procedere (letteralmente!) a passo d'uomo, facendo continue gimkane per scansare tratti con sabbia riversata sulla strada e crateri via via sempre più numerosi e profondi, per non parlare della mancanza assoluta di protezioni a valle.
"Vabbeh", mi dico "ma tutto sommato anche così si può continuare"......e invece.....BAM! La sorpresa: arrivati a un bel punto quel poco di asfalto rimasto svanisce del tutto e un simpaticissimo cartello informa l'ardimentoso escursionista che i prossimi 3,5 km sono di sterrato e neanche dei migliori. Il che sicuramente avrebbe potuto fare la gioia di qualche endurista e/o giessista, ma quando si possiede una RT si fa presto a capire che con lo sterrato non ci va per niente d'accordo, per cui decido di tornare indietro. A questo riguardo la mia fortuna è stata che quel punto era in leggera salita, per cui con somma cautela e un centimetro alla volta (ci avrò messo quasi 5 minuti e non sto esagerando....) giro il balenottero sfruttando la pendenza per fare retromarcia e torno mestamente sui miei passi. Mi fossi trovato in discesa, forse starei ancora là, ora....
Ah quasi dimenticavo..... la zona è completamente isolata sia come copertura telefonica che (quasi) come segnale GPS, che infatti si perdeva ogni due per tre.....insomma un buco fuori dal mondo nel mondo civilizzato.....mondo nel quale il navigatore mi diceva che sarei rientrato dopo circa 35 minuti di ulteriore sofferenza.....non ho mai visto con così tanto piacere e sollievo un'autostrada, giuro!




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