Anche questa settimana ho provato a partecipare alla competizione di GPONE.com ma stavolta sono andato "soltanto" a podio...
Avevo scritto questo, spero vi piaccia:![]()
Il tema era questo:
C’e’ un po’ da recriminare, in questo campionato, e non solo per le sfortune di Rossi, ma soprattutto per quelle di Capirossi. Così, comunque vada a finire il GP di Sepang, dite la vostra sulla Ducati. E’ L’OCCASIONE PER DIMOSTRARE CHE NON SIAMO SOLO TUTTI ALLENATORI DELLA NAZIONALE DI CALCIO, MA UN PO’ ANCHE TUTTI TEAM MANAGER.
Dunque esibitevi nella scelta del compagno di squadra di Capirossi. Volete che resti Gibernau? Preferite un giovane…o piuttosto un altro pilota esperto? E che dire delle Bridgestone?
Insomma da voi ci aspettiamo un commento che sia un CONSIGLIO per i vertici della Rossa.
"se" di Enrico Ercoli (Fenice72)
Un vecchio adagio recita “…se la vecchia non moriva, troppo campava!!”… “se”, “se”, “se”, “se” Capirossi non avesse avuto l’incidente in Spagna adesso avrebbe avuto una quarantina di punti in più e starebbe lottando per difendere il primato in classifica, almeno è quello che ragionevolmente si può immaginare vedendo le prestazioni di questo “vecchietto” e della sua desmosedici.
L’ultimo gran premio ci ha mostrato la lotta fotocopia di quella fantastica al Mugello, gli stessi attori le stesse moto, e se consideriamo anche il podio di Brno, vediamo che cambiando l’ordine dei contendenti il risultato non cambia; la premiata ditta Capirossi-Rossi offre sempre un gran spettacolo ed ormai lo sanno anche in Malesya visto il numero crescente di tifosi presenti anche così lontano dall’Europa. Alla luce di queste fantastiche prestazioni e di un inizio di campionato che lasciava sperare che non fossero i soliti noti a contendersi il titolo, hanno molto da recriminare Capirossi e la Ducati, specie “se” si pensa che ad innescare quella carambola spagnola fu proprio il compagno di squadra di Loris, “Se”te Gibernau. Le conseguenze sono state disastrose se le guardiamo dal punto di vista sportivo, è andata bene invece se riguardiamo quelle sequenze televisive e pensiamo che sono ancora tutti qui a raccontarla…
La Ducati è finalmente competitiva perché sui circuiti più congeniali al pacchetto Capirex-Desmosedici-Bridgestone lotta per il primo posto, ed in alcuni casi fa il vuoto (vedi Brno), mentre sugli altri circuiti riesce a contenere i danni raccogliendo comunque punti importanti. I prossimi gran premi sembrano essere del primo di questi due tipi di circuiti, e “se” tutto andrà, ossia non verrà a mancare uno dei tre componenti del “pacchetto”, la lotta per il titolo si farà sempre più spettacolare. Ma analizziamo i tre fattori uno per uno:
Desmosedici: gran motore, una potenza impressionante, forse anche troppa da imbrigliare ed è stato paradossalmente questo, fino a quest’anno, il limite di questa moto. Adesso sembra che il team Ducati sia riuscito a domare i cavalli selvaggi ed a farli andare dove si vuole. Pensando in proiezione futura alla nuova 800 già provata da Capirossi (che ne è entusiasta) c’è da essere ottimisti.
Gomme: la Bridgestone ha fatto un gran lavoro e si vede anche dal fatto che pure gli altri team che si servono di queste coperture, pur coi loro “limiti”, hanno fatto dei passi avanti notevoli. Nell’ultimo GP i piazzamenti per i gommisti giapponesi sono stati: secondo, quinto e sesto. “Se” facciamo un confronto con l’anno scorso si capisce di cosa parlo. La strada è sicuramente quella giusta e promette molto bene specie “se” pensiamo che con i nuovi regolamenti in tema di gomme la concorrenza francese non potrà più “fabbricare” gomme su misura il giorno prima della gara.
Pilota: la Ducati ha fatto il vero colpo di mercato del prossimo anno confermando il suo pilota migliore nell’uomo immagine della scuderia di Borgo Panigale. Un affarone che permetterà ad entrambe le parti di lottare finalmente per un titolo mondiale tutto italiano. Ma chi affiancare al “vecchio” Capirex? Sete Gibernau sta facendo di tutto, dopo il suo rientro in Malesya, per far dimenticare il disastro che ha provocato e per mantenere il suo posto di lavoro. E’ un pilota che sul giro singolo ha delle ottime prestazioni, sulla lunga distanza soffre un po’ la pressione degli altri contendenti, specie se pensiamo ai “nomi” che gli sfrecciano accanto; in ogni caso credo che come seconda guida, una volta recuperato del tutto fisicamente, possa ancora contribuire alla raccolta di punti mondiali per il titolo costruttori. Insomma merita una prova d’appello anche perché di alternative valide non se ne vedono molte: il pilota più giovane e promettente (Pedrosa) è già sotto l’ala della Honda, Stoner è ancora acerbo, altri galli italiani nello stesso pollaio sarebbero controproducenti (Melandri e Biaggi) ed è anche per questo che non credo che il dream-team con Rossi si farà mai, insomma non c’è nessuna alternativa così conveniente sul mercato da non lasciar confermare l’esperienza di Sete. Come alla roulette di Montecarlo puntiamo tutto sul “Rosso” ed incrociamo le dita per l’anno venturo!!
Per leggere il pezzo vincitore (meritato, bravo), vi potete collegare al solito su www.gpone.com